A DON LUIGI FILANNINO
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NOTE BIOGRAFICHE DI DON LUIGI FILANNINO


Don Luigi Filannino nasce a Barletta il 17/09/1942 in via Porta Reale, 9, quale secondogenito di una famiglia di agricoltori, composta dal padre Angelo Raffaele, dalla madre Tupputi Grazia e dai fratelli Michele, Savino e Vincenza.
Cresciuto in una famiglia profondamente cristiana e aperta alla vita, egli sviluppò spontaneamente la sua fanciullezza secondo i valori evangelici e di solidarietà, per cui, dopo aver frequentato le scuole elementari presso la scuola "M. D'Azeglio" di Barletta dal 1948 al 1953, don Luigi entra nel Seminario dei Padri Cistercensi di Latiano (Br), dove frequenta le scuole medie fino al 1956.
Successivamente, frequenta i primi due anni delle scuole superiori presso il Seminario Arcivescovile di Bisceglie ed i restanti anni, fino al 1964 presso il Seminario Regionale di Molfetta.
Negli anni 1965/'66 frequenta i corsi di Teologia presso la Pontificia Facoltà dell'Italia Meridionale di Napoli e dal 1967 al 1969 presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, dove consegue la licenza in Sacra Teologia Dogmatica e successivo dottorato di ricerca.
A completamento di tutti gli studi teologici, il 29/06/1969, nella Cattedrale di S. Maria Maggiore di Barletta viene ordinato Sacerdote da Sua Ecc. Mons. Reginaldo Giuseppe M. Addazi.
La sua attività pastorale ha inizio nella borgata romana di Roma-Malagrotta, in qualità di vice-parroco della parrocchia di S. Rocco, dove don Luigi vi rimane per tre anni, dal 1969 al 1971, a contatto di una periferia degradata e difficile come quella delle borgate romane.
In questi stessi anni, egli si iscrive all'Università Statale degli Studi "La Sapienza" di Roma, conseguendo nel 1971 la laurea in Filosofia.
Terminato questo breve ma intenso periodo di "rodaggio" a Roma, il Vescovo locale lo richiama a Barletta nominandolo, nell'anno pastorale 1971/72, vice-parroco della parrocchia Spirito Santo ed in quello successivo vice-parroco della parrocchia Sacra Famiglia.
Infine dal 01/05/1973 viene nominato, dall'Arcivescovo Mons. Giuseppe Carata, parroco della nascente parrocchia di S. Maria degli Angeli in Barletta. E' in occasione di questo incarico che don Luigi si dimostra pastore zelante e tenace in mezzo ai suoi fedeli, nonchè strenuo difensore dei diritti dei vecchietti della annessa Casa di Riposo gestita dal Comune di Barletta, riuscendo ben a mediare tra i degenti e la locale amministrazione.
La sua operosità si concretizza subito, realizzando in poco tempo, su un relitto stradale ceduto dalla Distilleria, un oratorio per i ragazzi, con annesso un campo sportivo.
Nel frattempo don Luigi allarga la sua opera di annuncio del Vangelo cominciando ad insegnare Religione nelle scuole statali, dedicandosi alle problematiche giovanili tipiche del periodo fra gli anni 70 e 80, contraddistinto da una forte contestazione giovanile e da grandi cambiamenti della società.
A partire dal 1976, diventa docente di ruolo di Storia e Filosofia presso il Liceo Classico di Barletta, dove prosegue con maggior vigore il suo impegno civile e religioso a supporto della gioventù locale. I suoi ex alunni e gli stessi colleghi lo ricordano come uomo di profonda cultura che, però, sapeva nascondere benissimo, mettendo in luce una "grandiosa modestia".
Nel 1990, prepensionatosi dalle scuole statali, si dedica all'insegnamento di Teologia Dogmatica presso l'Istituto di Scienze Religiose di Trani, contribuendo in modo incisivo alla formazione dei futuri docenti di religione. Le sue lezioni erano saldamente ancorate all'insegnamento magistrale della Chiesa, dal quale non se ne discostò mai, intrise di spiritualità, pastoralmente tradotte in linguaggio accessibile a tutti, ravvivate da quella sapienza che viene dall'amore, tese a provocare gli studenti a un impegno di vita più incisivo.
Nel 1992 l'Arcivescovo Mons. Carmelo Cassati, considerata la grande capacità realizzativa di don Luigi, lo nomina parroco della parrocchia del SS. Crocifisso nel quartiere Patalini, affidandogli l'incarico di costruire la nuova chiesa parrocchiale. Egli si attiva immediatamente, con quella passione e concretezza che lo contraddistingueva, facendo approvare il progetto architettonico presso il Comune di Barletta, e dando inizio ai lavori della erigenda chiesa nel gennaio del 1995.
Questa "grande opera" è il segno e suggello della sua grande generosità e operosità, poichè l'edificio di culto viene completato a tempo di record nell'arco di tre anni, nel 1998, grazie al finanziamento della Conferenza Episcopale Italiana di Roma, nonchè a diponibilità finanziarie personali e di famiglia , messe a disposizione da don Luigi.
Durante questi ultimi anni, oltre allo zelo pastorale per costruire, insieme all'edificio di culto, la comunità parrocchiale, grande è stato il suo impegno nel campo civile ed in particolare nel promuovere tutte quelle iniziative volte alla valorizzazione culturale del territorio e di Barletta in particolare.
Infatti, entra a far parte del Comitato civico per Barletta Provincia, per l'istituzione della quale si batte strenuamente, in qualità di promotore e socio fondatore, organizzando riunioni e dibattiti e contattando tutti i maggiori uomini politici, sia locali che nazionali al fine di far valere un diritto, quale quello dell'istituzione della Provincia di Barletta.
Bisogna onestamente affermare che se la Sesta Provincia pugliese, oggi è diventata una realtà, moltissimo lo si deve all'impegno di don Luigi ed alla sua ferrea volontà di inseguire quella che molti ritenevano essere una chimera e che, invece, si è rivelata una splendida realtà. Agli scettici della Provincia egli usava rispondere con un motto latino: " nihil difficile volenti !" ; (nulla è difficile se davvero lo vuoi!).
Ed è proprio in questa frase che possono riassumersi tutte le qualitè umani e spirituali di quest'uomo: persona semplice e docile, ma nello stesso tempo tenace e volitivo; uomo di preghiera e di grande interiorità, sacerdote autentico a servizio di tutti gli uomini, per la cui causa non risparmiò fatiche.
Nel 1986, in seguito all'accorpamento dell'Arcidiocesi Nazarena di Barletta a quella di Trani, don Luigi si battè con altri validi sacerdoti e laici per rivendicare, fattivamente e con validi argomenti, ciò che nel passato era stato concesso alla nostra città dal Pontefice Pio IX.
Nel 1994, entra a far parte del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia, con la carica di vice-presidente, nonchè di assistente spirituale ed esperto di storia antica, facendo apporre nel logo del comitato proprio il motto latino sopra citato. Il suo contributo, in tal senso, fu del tipo sia storico-culturale che di natura religiosa, ed in particolare legato alla figura di S. Ruggiero Vescovo, Santo Patrono della città di Barletta. Egli si inseriva, così, nella lunga tradizione di studi religiosi che in precedenza hanno visto impegnati illustri sacerdoti di Barletta, come mons. Giuseppe Damato, mons. Franco Damato e mons. Salvatore Santeramo.
Il suo viaggio terreno si conclude improvvisamente il 28/11/2001 sul "campo di battaglia", da buon soldato di Cristo avendo, egli, appena terminato di celebrare l'ultima messa con i suoi "figli".