Si svolgeranno oggi pomeriggio, sabato 20 maggio, alle 15 nella basilica del Sepolcro i funerali di Pietro Digaeta, l'ex ferroviere amante della storia e della cultura di Barletta, spentosi improvvisamente all'età di 78 anni dopo aver dedicato una vita alla minuziosa raccolta ed alla pubblicazione di numerosi libri.
Aveva iniziato quasi per un disinteressato quanto sincero obbligo morale e per il sentito amore nei confronti della propria città poco prima di lasciare il servizio attivo nelle Ferrovie: come spesso diceva, il fatto di aver dovuto viaggiare per lavoro e quindi essere rimasto lontano dalla sua città il tempo necessario a ritornarci, gli imponeva di colmare un certo vuoto abbastanza grande nella conoscenza e nell'amore di barlettano verso Barletta che voleva trasmettere a tutti gli altri concittadini e non.
L'ultimo riconoscimento ufficiale gli é giunto a settembre scorso, col prestigioso Premio letterario internazionale "Maestrale-San Marco" marengo d'oro, conferitogli quale linguisa e storico a Sestri Levante dalla giuria composta, fra gli altri, dalla famosa scrittrice Maria Luisa Spaziani per il suo componimento in versi dall'emblematico titolo "Idillio barlettano", ovvero un vero e proprio panegirico in versi sulla storia barlettana dai primordi ai giorni nostri.
Pietro Digaeta ha pubblicato tanto (e sempre a spese sue) una intera collana di libri dal titolo "Nostalgia di Barletta", colpi d'obiettivo sul suo idioma e sul suo passato, di cui sono usciti i primi tre ponderosi volumi ("La grammatica barlettana" sul vernacolo cittadino e i due successivi tomi denominati "Nel mondo del lavoro", mille e uno proverbi e modi di dire barlettani, con integrazioni molto erudite sui diversi aspetti delle attività dell'uomo collegate al territorio, oltre che ad esemplari aneddoti sui personaggi e sugli avvenimenti storici).
Se n'é andato improvvisamente, purtroppo, poco prima di concludere l'intera sua opera con la mancata pubblicazione degli ultimi ben dodici volumi, puntigliosamente compilati con fatica ed ormai pronti per essere dati alle stampe: un autentico record per un nobile "dilettante" com'egli era, privo di titoli accademici ma ricco di tanta genuina passione e di amore per il loco natìo.
Alla famiglia le più sentite condoglianze del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia.

(Nino Vinella)


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