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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

29/11/2015.  BARLETTA - TRASPORTO FERROVIARIO E TERRITORIO: GIA' DAL 1875, IL BINARIO DOVEVA COLLEGARE ANDRIA E BARLETTA. MA IL CAMPANILISMO E LE RIVALITA' DELLA POLITICA DISSERO DI NO, ALLORA… ECCO LA TESTIMONIANZA DI QUELLA LEGGENDARIA FERROVIA MAI PIU' REALIZZATA .

Trasporto ferroviario: ripassare la storia del nostro territorio fa bene. Così eviteremmo che la coperta, spesso ritenuta corta, dei finanziamenti e delle progettualità classificate alla voce “campanilismo” finisca per frenare lo sviluppo piuttosto di orientarlo alla vera crescita di tutte le comunità. E senza troppi costi aggiuntivi…

Si è tenuto da qualche giorno il convegno sul grande progetto di ampliamento delle Ferrovie nord barese, epicentro la stazione di Barletta.

Fra i vari relatori, positivo il giudizio sulle parole del sindaco Cascella che, da giornalista in prestito alla politica, ha giocato al rialzo, nel senso di allargare il focus delle prossime cose da fare all’integrazione dei sistemi di trasporto su rotaia esistenti nella nostra Provincia.

A corredo di quanto evidenziato dal collega Cascella, offro all’attenzione dei Lettori alcune pillole storiche relative a quanto la storia ci abbia “consegnato” nel secolo scorso sui binari da queste parti. E’ molto più di un viaggio nel tempo: vuol essere la dimostrazione di come certe sterili rivalità fra campanili abbiano, in tutti questi decenni, davvero danneggiato la coesione territoriale e lo stile di vita delle nostre genti.

Il nostro Comitato da tempo va alla ricerca di questi documenti, assorbendo all’idea di una vera e propria “archeologia ferroviaria” la testimonianza civile dell’azione di una certa classe dirigente al potere che, invece di servire il territorio, lo ha costretto a recuperare il tempo perduto e soprattutto ingenti risorse finanziarie.

Andiamo al punto. L’immagine mostra il “Piano dimostrativo del progetto di ferrovia Barletta-Spinazzola e Spinazzola-Rionero” sottoposto all’esame dei sindaci delle città interessate nel 1875. Come state vedendo, il tracciato di questa leggendaria ferrovia mai realizzata - ma almeno progettata e consegnata agli archivi - si snodava da Barletta toccando Andria, da Andria a Canosa, da Canosa a Minervino, da Minervino a Spinazzola, dove avrebbe dovuto continuare fino a Rionero.

Il binario, nel 1875, dopo l’Unità d’Italia, avrebbe dovuto collegare Barletta e Andria: ma se vera fu l’unità del Paese sotto la monarchia sabauda, nulla invece si poté fare per l’unità… ferroviaria di questo nostro territorio. Che oggi avrebbe potuto godere di tutt’altro sviluppo rispetto a quanto poi realizzato, con lo sdoppiamento della linea da Barletta a Spinazzola (realizzata con l’attuale tracciato fra il 1892 ed il 1895, centoventi anni fa in un anniversario che la distratta politica amministrativa ha dimenticato) dal disegno unitario, a cui avrebbe rimediato l’istituzione della Bari Nord di cui da pochissimo si è festeggiato il compleanno.

Centoquarant’anni dopo, tutta questa storia è ancora, in buona parte, da completare, da documentare ancora di più e da scrivere ai fini di un oggettivo supporto storico-scientifico ad una certa politica talvolta impostata solo sullo strettissimo tempo presente (elettorale?).

Su queste colonne ci ha già pensato in alcune occasioni l’amico Michele Grimaldi, funzionario dell’Archivio di Stato, che ringraziamo per la sua passione divulgativa a tutto campo. Il nostro Comitato dà corpo e voce: abbiamo “investito” risorse di vario genere nell’attività di ricerca in tutta Italia, tenuto convegni e stabilito significative relazioni in rete dove Internet consente di navigare su numerosi siti telematici dedicati alle cosiddette ferrovie minori o ritenute secondarie o addirittura musealizzate. Ma da noi tutto il sistema è vivo e vegeto, e sotto i riflettori di chi governa. Ed allora? L’invito stavolta lo giriamo al sindaco-giornalista Pasquale Cascella: sui binari del tempo ma anche delle occasioni di crescita di tutto il nostro territorio. Diamoci da fare tutti quanti insieme, adesso.

Nino Vinella, giornalista
Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia
Venerdì 27 novembre 2015


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