Cosa resterà di quegli Anni ‘80? Lo cantava il salinaro Raf. Ed oggi me lo domando anch’io. Una Barletta ricca, opulenta, sfarzosa. Una Barletta spendacciona con tessile-abbigliamento-calzaturiero rampante nel made in Italy. Una Barletta gaudente com’era quell’Italia da bere…

Trent’anni dopo, cosa ci è rimasto di quegli Anni ’80? La promozione del Barletta Calcio (coi soldi dei calzaturieri) in Serie B: domani ricorre il trentennale (7 giugno 1987) di quel mitico 1 a 0 a Sorrento, gol di Roberto Rovani al 53’, e la città che fu invasa dalla tifoseria bancorossa di ritorno per entrare nel tunnel dei quattro campionati cadetti. Oggi ormai sbiadita memoria.

Ma c’è ben altro nell’archivio dei ricordi: quelli indelebili, quelli incancellabili, quelli scavati nel cuore. C’è Pietro Mennea, che in quello stesso stadio di Via Vittorio Veneto, in quella favolosa domenica pomeriggio del 17 agosto 1980, regalò alla sua Città, regalò a Barletta il 19’ 96 sulla distanza dei 200 metri, record mondiale. Ad appena una manciata di giorni dall’oro olimpico di Mosca.

Cosa ci è rimasto di quegli Anni ’80: un (inutile?) mega stadio nel deserto dell’impiantistica sportiva diffusa. Ed una pista, quella pista del record, tutta quanta rifatta…

Ma fu vera gloria?

Dal mio personale punto di vista.

Nino Vinella

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Raf - Cosa resterà di questi anni 80

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