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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

17/06/2017.  BARLETTA - STORIA E MEMORIA: IL BUON ESEMPIO DELLA TARGA DEDICATA AL GENERALE ETTORE FUCCI NEI GIARDINI DEL CASTELLO. LE ASSOCIAZIONI ANMIG-ANCR INSIEME PER VALORIZZARE RICORDO E FIGURA DEL MILITARE BARLETTANO PROTAGONISTA DI NUMEROSE PAGINE PATRIOTTICHE.

Il Comune di Barletta ha intitolato al generale Ettore Fucci l'omonimo vialetto nei giardini del Castello Svevo con una targa (recante tuttavia l'erronea data di morte) in seguito completamente imbrattata da vandali.

Lo scorso anno (maggio 2016) le Associazioni Anmig ed Ancr, presidente Ruggiero Graziano, si fecero promotrici dell’affissione di una lapide sul palazzo che gli diede i natali. Lo scorso 14 giugno, alla presenza del figlio del Generale, Antonio Fucci, e consorte, dei soci e dei cittadini si è proceduto allo scoprimento della targa rinnovata.

Questo gesto vuol rimarcare la memoria storica di coloro che hanno combattuto e si sono sacrificati nel nome della nostra amata Patria e soprattutto il senso del Dovere cui ognuno di noi è costantemente e quotidianamente chiamato ad operare per un Italia migliore, libera e democratica.

Per la realizzazione di questo evento, si vuole ringraziare la Presidente del Consiglio Comunale di Barletta Dott.ssa Carmela Peschechera e gli amici Alessandro e Dario Rizzi di Studio2 che hanno curato i dettagli dell’opera.

Ettore Fucci nasce a Barletta il 9 agosto 1895. Nel 1915, ventenne, col grado di sottotenente dei bersaglieri, parte per il fronte, mentre infuria la prima guerra mondiale. Durante la sua carriera militare nell'arco delle due guerre mondiali e coloniali, Ettore Fucci prese parte a quattordici molteplici campagne di guerra; fu ferito quattro volte in battaglia, due volte mutilato, alla gamba sinistra e alla gamba destra, dopo essere saltato su una mina anti-uomo.

Il colonnello Fucci al comando del Corpo Italiano di Liberazione (CIL) Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, per combattere le truppe naziste presenti in Italia, fu costituito il Corpo Italiano di Liberazione (CIL), organizzato in due brigate: la prima brigata, comandata dal colonnello Fucci, era costituita da un reggimento di bersaglieri, da un reggimento di alpini, con i battaglioni "Piemonte" e Monte Granero. La responsabilità della condotta dell'operazione "Chianti" sulla catena montuosa della Mainarde molisane, venne affidata al col. Ettore Fucci, Vicecomandante del C.I.L. e Comandante delle fanteria. Il col. Fucci poteva contare sulle seguenti unità di manovra: il 68° reggimento di fanteria con il I e II battaglione, il 4° reggimento bersaglieri con il XXIX e XXXIII battaglione, il 184° reggimento e il CLXXXV battaglione paracadutisti, il battaglione alpini «Piemonte» . A tali unità di manovra si aggiungeva l'11° reggimento di artiglieria.

Le unità del C.I.L , erano costituite da reparti di fanteria supportati da artiglieria, genio e servizi logistici, privi di mezzi corazzati. Queste unità erano idonee ad operare su terreni montuosi. Dopo l'operazione "Chianti" nelle Mainarde, a fine maggio 1944, l'opinione degli alleati di contenere la consistenza delle Forze Armate italiane era destinata gradualmente a mutare. Queste azioni ebbero il pregio di ridare dignità, fiducia e morale sia alla componente militare che civile del popolo italiano. Le azioni dei nostri militari avevano dimostrato che l'esperienza italiana nella guerra di montagna era superiore a quella inglese ed americana.

Nel settore adriatico, il C.I.L. ebbe una ininterrotta avanzata, che avrebbe contribuito alla creazione dei gruppi di combattimento e alla liberazione dell'Italia dalle truppe tedesche.

Durante una delle ultime azioni belliche, il colonnello Fucci rimane mutilato alle gambe, a causa dello scoppio di una mina. Durante la sua carriera militare, Ettore Fucci fu insignito di quattro Medaglie d'Argento, due Medaglie di Bronzo, due Croci di Guerra al valore militare e cinque Croci Ordinarie di Guerra, sei onorificenze estere.

Al termine della sua carriera militare, fu congedato col grado di generale di Corpo d'Armata e il 2 giugno 1960 fu insignito della onorificenza di Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Fonte: comunicato stampa

LA RASSEGNA STAMPA SUL WEB...

Le associazioni Ancr ed Anmig in ricordo di Ettore Fucci. Ripulita la targa nei giardini del Castello dopo gli atti vandalici

https://www.barlettaviva.it/notizie/le-associazioni-ancr-ed-anmig-in-ricordo-di-ettore-fucci/





 

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