www.comitatoprocanne.com

Meteo Puglia










CANNE DELLA BATTAGLIA:
RIPULIAMO DALLO SCEMPIO LA FONTANA DI SAN RUGGIERO
Vai al sito


Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

27/06/2017.  BARLETTA - DOMANI 28 GIUGNO PIETRO MENNEA AVREBBE COMPIUTO 65 ANNI... IL RICORDO DELL'AMICIZIA CON L'INDIMENTICABILE "FRECCIA DEL SUD" NELL'AFFETTUOSA TESTIMONIANZA DI GIUSEPPE ACQUAFREDDA, COMPAGNO DA SEMPRE DI VITA SPORTIVA E DI PROFONDA UMANITA'.

Domani, 28 giugno, Pietro Paolo Mennea, l'indimenticabile "Freccia nel Sud" avrebbe compiuto 65 anni.

Ecco il ricordo di Giuseppe Acquafredda, suo compagno di vita sportiva da sempre: "Sono passati già quattro anni da quando ci ha lasciati il più grande atleta della storia dell’atletica leggera italiana e mondiale. Naturalmente sto parlando di Pietro Paolo Mennea.

Io sono Giuseppe Acquafredda di Trinitapoli, uno degli staffettisti della 4x100 dell’Avis Barletta, che ha avuto il piacere e l’onore di conoscere il grande Pietro nel lontano 1968 quando avevo solo 16 anni.

Ho iniziato a fare atletica grazie al mio docente di Educazione Fisica, Francesco Pistone che tutti gli anni organizzava c/o il Liceo Scientifico di Barletta, i campionati a livello di istituto per poi formare la squadra titolare della scuola. Ho partecipato alla gara degli 80 metri piani in una pista allestita nel campo “Lello Simeone”.

Dopo aver vinto tutte le batterie sono arrivato in finale dove mi sono classificato terzo dietro Martucci e Lorenzo di Fidio più grandi di me di qualche anno. Subito dopo la finale, sono stato contattato dal Prof. Francesco Mascolo, allenatore dell’Avis Barletta, che fissa subito un appuntamento con mio padre a Barletta presso l’Avis del vecchio Ospedale “ Umberto I”.

Il giorno dopo ero un atleta iscritto all’Avis. Così è cominciata la mia amicizia con Pietro. Infatti tutti i giorni, con il treno alle ore 14.00, tornavo a casa da scuola per il pranzo e alle 14.55 riprendevo il treno per andare a Barletta per gli allenamenti. Puntuale alle ore 15.20 stavo sotto casa di Pietro in Via Pier delle Vigne dove alle 15.30 arrivava il prof. Mascolo, con la sua cinquecento bianca, per prenderci ed accompagnarci al campo per gli allenamenti.

Questa storia è durata circa tre anni. In questo lunghissimo periodo ho imparato a conoscere l’uomo Mennea. Pietro, appena conosciuto, mi ha dato l’impressione di essere introverso e riservato, ma dopo solo ,penso due mesi, di frequentazione( gare fuori regione, il dormire nella stessa stanza e lo stare sempre insieme) ha tirato fuori quello che era il suo vero carattere.

Pietro prima di aprirsi agli altri doveva conoscere bene chi aveva di fronte e solo dopo metteva fuori il suo vero carattere di estroverso. Sono tanti gli aneddoti che confermano quanto detto ma uno in particolare lo voglio raccontare.

Stavamo in un hotel di Cava dei Tirreni da dove il giorno dopo ci saremmo trasferiti a Salerno per disputare la finale nazionale dei campionati italiani AICS. A sera tardi io e Pietro siamo usciti dalla nostra camera per andare nella stanza di alcune atlete di Bari; siamo stati li più di un’ora in cui Pietro raccontava delle barzellette , con tanta bravura, da far ridere a crepapelle tutti i presenti. Allarmato dal baccano che procuravamo, si presentò il prof. Francesco Mascolo che , dopo averci rimproverati, ci ha accompagnati nella nostra camera dove ,andando via ci si è portato anche la chiave in modo da toglierci la possibilità di uscire.

Quanto detto dimostra che non è vero che Pietro era introverso, perché gli introversi stanno zitti e ascoltano. La frequentazione con Pietro è continuata anche dopo che io ho concluso la mia attività agonistica con l’Avis.

Ci vedevamo quasi sempre quando tornava nella sua Barletta. Negli anni ’90 gli ho dato una mano a Trinitapoli quando si candidò, come parlamentare europeo, nella lista di Di Pietro. Dopo la sua elezione sono stato invitato con altri amici a Bruxells al Parlamento Europeo dove Pietro doveva presentare una proposta di legge che rendesse punibili penalmente tutti i reati collegati all’uso del doping nello sport. Infatti su questo argomento ha scritto diversi libri.

Ci siamo visti per l’ultima volta, a dicembre 2011, nello stadio “Lello Simeone” di Barletta per girare alcune scene del film-documentario su Pietro del regista Sergio Basso, dal titolo 19 e 72 che rappresenta il tempo dei sui 200 metri piani record mondiale ottenuto a Città del Messico.

In quella occasione invitai Pietro che accettò a venire nella scuola dove insegno, l’istituto alberghiero di Margherita di Savoia, per avere un incontro con gli alunni delle classi quarte e quinte sul doping.

Quest’incontro doveva essere inserito nelle attività collaterali per il passaggio della carovana del Giro d’Italia di ciclismo a Margherita di Savoia nel maggio del 2013.

In questa situazione ho avuto la conferma della sua grande personalità. Infatti noi ci sentivamo spesso su Facebook ed io nell’approssimarsi dell’evento gli ho inviato, a gennaio 2013, un messaggio per chiedergli di farmi sapere la data dell’incontro presso l’Istituto Alberghiero; non ha risposto con la solita celerità e dopo la mia ulteriore richiesta fatta il 22 febbraio 2013 lui mi ha risposto con questo messaggio che riporto integralmente: “Caro Giuseppe, purtroppo ora non sono in grado di poter fissare date per incontri, naturalmente appena mi sarà possibile e con un certo anticipo, Te lo farò sapere. Pietro. PS Mi hanno informato che presenteranno il film-documentario al festival del cinema di Bari, per quanto riguarda invece la messa in onda televisiva, ancora non è stata fissata la data esatta.”

Questo messaggio mi è stato inviato esattamente un mese prima di morire.

Dalla sua attenta lettura si comprende ancora di più la GRANDEZZA morale del nostro caro PIETRO MENNEA che io porterò sempre nel mio cuore.

Prof. GIUSEPPE ACQUAFREDDA
Docente di Educazione Fisica





 

Stampa l'articolo

 
© Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia. Sede e Presidenza: Via Rizzitelli 62 - 70051 Barletta BT ITALY
Tel: (+39) 0883 532180 - Email: comitatoprocanne@oggiweb.com. Credits: OggiWeb www.oggiweb.com