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CANNE DELLA BATTAGLIA:
RIPULIAMO DALLO SCEMPIO LA FONTANA DI SAN RUGGIERO
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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

06/11/2017.  CANNE DELLA BATTAGLIA - QUEL BARBECUE DI POLEMICHE ACCENDE IL DIBATTITO SULL'USO CONSENTITO DEGLI SPAZI AD USO PUBBLICO NEI LUOGHI DI CULTURA. REGOLE DI BUON COMPORTAMENTO PER IL DECORO ED IL RISPETTO: A CHI, COME E PERCHE' SPETTA ESERCITARE IL CONTROLLO.

Il cibo nei luoghi di cultura. Investimento. Valorizzazione. Promozione. La ConfCommercio ha lanciato il progetto “Mangia la Cultura. Scopri i sapori, vivi le emozioni”: originale abbinamento fra visite gratuite in luoghi ben determinati e ristorazione alla tavola degli esercizi convenzionati con menù ad hoc. Ottimo per serietà dell’iniziativa e competenza dei rispettivi ambiti operativi.

Ma domenica 5 novembre 2017, questi medesimi concetti hanno fatto registrare una ben diversa declinazione o coniugazione (diremmo meno professionale ed abbastanza artigianale) in un luogo ad altissima visibilità: pochi giorni fa ci è passato Matteo Renzi, figuratevi.

Parliamo dell’area antistante l’Antiquarium di Canne della Battaglia, dove stamattina (nel piazzale che il prossimo 4 dicembre sarà ufficialmente intitolato a Sabino Castellano, valente studioso barlettano fra i primi del Novecento ad occuparsi del sito archeologico con una tesi all’Accademia Nazionale dei Lincei) si è conclusa un’affollata biciclettata parrocchiale “incoronata” dalla presenza di un barbecue adibito ad una maxi-salsicciata che, fotografato e postato su Facebook, ha fatto il giro dei social suscitando commenti - pro e contro - a valanga.

Nell’attesa che si plachi la marea montante, una riflessione. Nessuno impedisce di coniugare il cibo con i luoghi di cultura (ConfCommercio docet) ma occorre saper rispettare quegli stessi luoghi e garantire - specie se questi come l’Antiquarium di Canne della Battaglia, inaugurato lo scorso 2 agosto dopo un investimento di 1 milione e 400mila euro, rientrano nell’alveo del Polo museale della Puglia - il decoro, la funzionalità ed il rispetto dei medesimi. Tenuto pure conto di altri concomitanti fattori di criticità: i ridotti giorni di apertura del sito archeologico al pubblico (solo quattro in settimana, da giovedì a domenica) ed il ridottissimo personale impiegato (tre unità fisse più due in precariato fino a tutto novembre), nonché dell’accesso tuttora gratuito e purtroppo l’assenza di sinergia col vasto mondo del volontariato turistico-culturale.

Passi pure il concetto della familiarità di tantissimi nostri concittadini barlettani con il sito archeologico: Canne, dai tempi dei Romani, è stata sempre “pluralia tantum” (Cannae-Cannarum, ricordate?) ma proprio qui il sentirsi al plurale dev’essere mantenuto nello stile e nel format suggerito a livello europeo.

Istituendo cioè all’interno dei luoghi di cultura degli spazi ben individuati come aree di servizio (quell’area utilizzata stamattina è invece al bordo della strada provinciale ex 142, proprio in faccia al cancello varcato da Matteo Renzi…) e conformando eventuali permessi od autorizzazioni ad un protocollo operativo che manca da quando quello siglato nel febbraio 1999 Comune di Barletta-Soprintendenza archeologica di Taranto è stato dichiarato decaduto o reso di fatto obsoleto con l’avvento del Polo museale della Puglia nella riforma Franceschini.

A quando?

Nino Vinella, giornalista
a nome del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia
e dell’Archeoclub d’Italia Onlus Canne della Battaglia - Barletta

Barletta, 5 novembre 2017

SOLITA BRUTTA STORIA PER I BARBECUE A CANNE DELLA BATTAGLIA: DALL'ARCHIVIO...

LA GAZZETTA DEL NORD BARESE Mercoledì 15 Giugno 2005

BARLETTA / Incursioni segnalate dal comitato Pro Canne della Battaglia e dai soci della coop «L’Arca»
Terme di San Mercurio in balìa dei vandali
L’area archeologica adiacente Canne della Battaglia utilizzata per bivacchi e grigliate

L’area di Canne della Battaglia sempre vulnerabile alle incursioni di vandali e piromani. L’ultima brutta sorpresa l’hanno rilevata i volontari del Comitato italiano Pro Canne della Battaglia e della cooperativa sociale «L’Arca».
Nel corso di un giro di perlustrazione i volontari hanno scoperto i resti di una mezza dozzina di fuochi resti di altrettanti bivacchi con tanto di veri e propri «barbecue» utilizzati per grigliate all’aperto e, quindi, arrostire carne ed altri cibi.

La scoperta è stata fatta nell’area archeologica delle terme di San Mercurio, zona che, solo poche settimane fa, era stata al centro della prima Giornata nazionale dell’archeologia nel corso della quale vi erano state visite guidate e conferenza di presentazione pubblica sotto l’egida della Soprintendenza di Taranto.

Successivamente sul posto vi è stato un sopralluogo con il consigliere comunale delegato all’Authority, Michele Dicorato, nel corso del quale è stata fatta una verifica dei danni.

L’area di San Mercurio risale a circa duemila anni fa e si tratta dell’ultimo ritrovamento visibile di una domus romana di epoca imperiale venuta alla luce nel 2001. In tale contesto gruppi di ignoti vandali hanno appiccato il fuoco a sterpaglie e rami secchi, col risultato di deturpare con le tracce di fumo e diversi punti dell’area.

Sull’accaduto il presidente del Comitato italiano Pro Canne della Battaglia, Nino Vinella ha commentato: «Purtroppo l’abbandono richiama l’abbandono. Quell’area dev’essere immediatamente protetta e resa fruibile da cittadini, studiosi e turisti, con adeguate opere di difesa e di valorizzazione così co- me previsto dal progetto finanziato dalla Regione per un milione di euro in attesa di essere reso esecutivo».

E sempre in merito all’accaduto il consigliere comunale delegato Michele Dicorato precisa: «Abbiamo verificato con il dirigete del settore, Longano, l’entità dei danni ed abbiamo ringraziato il Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia e la coop. "L’Arca" per l’immediata segnalazione. Il progetto definitivo che mira a tutelare l’area è in fase di conclusione e sarà approvato quanto prima, così da garantire l’attivazione delle opere di appalto con i relativi espropri e l’immediata sistemazione delle terme di San Mercurio come concordato con la Soprintendenza di Taranto».

Durante il sopralluogo la delegazione del Comune ha raggiunto anche la vicina fontana di San Ruggero. Anche tale struttura si trova in uno stato precario e alla mercè dei vandali per cui è stata riscontrata la necessità di provvedere alle opere di manutenzione per garantire la visitabilità del sito e la risistemazione del tratturo che collega la vicina stazione di Canne della Battaglia alla fontana.

Pino Curci

Nelle immagini i resti dei fuochi appiccati all’interno della zona archeologica nota come "Terme di San Mercurio", sulla collina adiacente Canne della Battaglia





 

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