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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

15/12/2017.  BARLETTA – SABATO 16 DICEMBRE: A “LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO” IL PREMIO “PUGLIESI NEL MONDO” PER I SUOI 130 ANNI DI VITA (1887-2017). QUANDO LA MEMORIA FA NOTIZIA, DA CORRISPONDENTE E GIORNALISTA. CON AFFETTO A TUTTI I MIEI LETTORI. FIRMATO NINO VINELLA.

Oggi, 16 dicembre, nel Teatro Comunale “Curci” di Barletta (a due giorni dalla celebrazione del 40° dalla riapertura nel 1977), il nostro Giornale, La Gazzetta del Mezzogiorno riceverà – consegnato al suo attuale Direttore, il collega Giuseppe De Tomaso, l’ambito riconoscimento del Premio internazionale “Pugliesi nel mondo” a coronamento del suo formidabile 130° anniversario: quando, il giorno di Ognissanti 1° novembre 1887 uscì il primo numero.

Quasi venticinque anni di questo straordinario “giubileo” li ho trascorsi nella mia vita umana e professionale spalla a spalla della Gazzetta, e li festeggio da Corrispondente per Barletta fra il 1973 ed il 1997: mentre si approssima nel 2018 un altro, più grande traguardo. Ovvero i quarantatre anni di giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dal 22 settembre 1975.

Firma del Presidente di allora, il compianto Oronzo Valentini, mio primo Direttore a La Gazzetta del Mezzogiorno. Lo ricordo con una sua memorabile citazione: “La cosa più difficile per un giornalista è non scrivere”. Già, perché scrivere è il nostro lavoro, il nostro unico e solo dovere. Non farlo? Delitto di omissione: significherebbe tradire la gente che crede in te, venire meno al codice deontologico, cedere alla tentazione ed al (fin troppo facile) ricatto di fare commercio delle proprie parole anziché informazione. Completa, onesta, sincera, indipendente da ogni altro potere. Come afferma l’attuale Direttore Giuseppe De Tommaso. Da Valentini a Giuseppe Giacovazzo negli Anni Ottanta, quando la Gazzetta riconobbe la valenza territoriale del Nord Barese pubblicando la pagina con i più popolosi Comuni (Barletta, Andria, Molfetta, Trani) estraendoli dall’unica storica pagina “In Terra di Bari”, per approdare all’attuale edizione de La Gazzetta del Nord Barese battezzata dal Direttore Lino Patruno.

Di anni, la Gazzetta ne ha dunque compiuti 130. Io, che ne ho sessantatre di età, ne ho già registrati quarantadue da giornalista. Due esperienze, una vita… Aggiungendone i due previsti dalla nostra legge sulla professione per diventarlo ed altri ancora precedenti (cioé quando lo stai ancora sognando…), la somma finale si dilata a cifre da mezzo secolo fa, riportandomi indietro nel tempo ad un’epoca assai remota, della mia giovinezza… Saluto con affetto e stima particolare gli Amici e Colleghi barlettani Michele Cristallo e Giuliano Rotunno, miei compagni di strada nei primi passi… e anche adesso.

In tutto questo tempo, ne ho viste e scritte di tutti i colori, una specie di lotteria con pochi gratta e vinci ma tante, tantissime, fortissime emozioni. Tutte scandite da illustri colleghi e maestri del mestiere, dagli Amici come Voi tutti, dalla mia Famiglia e soprattutto dalla gente, quella gente alla quale dalle colonne della Gazzetta mi rivolgevo, come scriveva scherzosamente un mio assiduo Lettore, “in un dialogo muto” ma ricco di parole, punti, puntini sospensivi, capoversi dove ci capivamo bene, e come!.

Già, La Gazzetta del Mezzogiorno: dal 1973 al 1997, ventiquattro anni ininterrotti di collaborazione a tutele crescenti come nel jobs act di oggi. Prima da casa per telefono agli stenografi. Poi in Redazione, i computer, i colleghi: Daloiso, Curci, Dimiccoli, Balsamo, Pinnelli, Losito, Piazzolla. Nella lista, omicidi, rapine, furti, sindaci arrestati, i quartieri, la prima 167, elezioni anticipate, crisi comunali, mercati da trasferire, la Disfida, Eraclio, Canne della Battaglia, il Barletta calcio in serie B, gli speciali...

E poi una serie di prime pagine, dov’è andata a finire la mia firma, qualcuna col gusto del gossip: come ad ottobre 1985, quando pubblicammo la vignetta di Pillinini con Pippo Baudo che sorreggeva Katia Ricciarelli dicendo “Cara, stasera… all’opera!”. L’annuncio del loro fidanzamento fu dato dal regista Zeffirelli in un meeting mentre girava Otello (Placido Domingo) a Barletta, lei la bionda Desdemona. Dettai la notizia a braccio a tarda ora e fu scoop in tutta Italia il giorno dopo….

L’indimenticabile e sempre onnipresente, viva, autorevole Gazzetta. Dalla cronaca nera allo sport, dalla politica (quante notti trascorse in consiglio comunale per le ultimora dettate dal telefono!) alla cultura ed allo spettacolo: migliaia di notizie. Spaziando in lungo ed in largo nei campi del possibile giornalistico e dell’impossibile da cittadino. Ecco il mio vissuto di persona. Questo il mio impegno.

Abbiate, abbiamo il piacere, il gusto, la responsabilità di farci capire dalla gente, senza giri di parole, senza trucco e senza inganno, andando a scavare proprio là dove ci hanno fatto capire che non ne varrebbe la pena.

I miei primi quarantadue anni da giornalista. I 130 anni de La Gazzetta del Mezzogiorno.

Questo è il mio regalo per Voi tutti: per noi che… il Giornalismo vale tutta una vita!

Nino Vinella

Barletta, 16 dicembre 2017





 

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