Prima giornata da Senatore nella XVIII legislatura repubblicana. E, giustamente, primissima intervista a Palazzo Madama. Qui dove inizia a vivere la sua nuova esperienza parlamentare. Qui, a Palazzo Madama. Così…

“Dario Damiani. Regione di elezione: Puglia. Nato il 21 giugno 1974 a Barletta (Barletta-Andria-Trani). Professione: Bancario. Incarichi, cariche e titoli al momento della candidatura: Consigliere comunale città di Barletta. Elezione: 4 marzo 2018”.

Ecco la sua scheda personale sul sito web del Senato. Aggiungo io: eletto per Forza Italia, quel partito dove ha sempre militato, discretamente giovane (44 anni) ma già con un passato da amministratore negli enti locali come assessore provinciale al bilancio. In sala stampa, Maurizio Gasparri mi aveva detto: “Di Barletta? Bravi. Voi adesso avete lui”.

Oggi, mercoledì 28 marzo, la conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari è convocata alle 11 mentre, come comunicato nella seduta del 24 marzo da Maria Elisabetta Alberti Casellati, Presidente del Senato, l'Aula è convocata alle 15 per l'elezione dei quattro Vice Presidenti, dei tre Senatori Questori e degli otto Senatori Segretari.

Torniamo alla seduta inaugurale di venerdì scorso, 23 marzo: nella pausa concessa dal Presidente provvisorio Giorgio Napolitano prima della votazione, quando cioè avrebbe poi compiuto il suo primo atto ufficiale, verso le 13 e quindici minuti, Dario Damiani mi raggiunge all’ingresso della sala Caduti di Nassirya.

Ha lasciato in tribuna da ospite la famiglia che lo sta osservando nei suoi primissimi gesti al suo posto e che lo ha seguito a Roma condividendo l’affetto, l’emozione, l’orgoglio di queste ore.

Abito blu, cravatta a pois, appena appena emozionato, sorride alla rituale domanda di partenza sull’aria da… primo giorno di scuola.

“Lo stato d’animo è sicuramente di grande emozione – mi dice al microfono – in questo primo giorno di scuola, in questo giorno di insediamento. Emozione dosata anche bene, proprio per l’esperienza di tanti anni come militante e come amministratore locale. Tutto sommato, gli stessi rapporti di oggi con i colleghi senatori del mio partito erano rapporti consolidati da militante e da amministratore locale che aveva dei punti di riferimento a livello nazionale.

Rapporti di lavoro che qui, a Roma, in questi primi giorni, si stanno consolidando sempre più. Mi auguro che proprio in questo rapporto già presente e che si va consolidando fra colleghi si possano fare cose importanti per il territorio. Fare in modo che Barletta, rappresentata da me come anche da altri senatori barlettani che sono stati eletti, Barletta possa avere da oggi veramente avere risposte importanti per quanto riguarda la città, per tutto il territorio di riferimento”.

Vogliamo allora scegliere tre, appena i primi tre problemi che vengono in mente?...

I problemi sono molti, molti più di tre… Se dobbiamo prendere alcuni spunti di riferimento relativamente alle battaglie che sono state fatte, per quanto riguarda non soltanto Barletta ma tutto il territorio, sicuramente si parla molto negli ultimi tempi anche di trasporti: uno dei problemi principali per il Mezzogiorno d’Italia è la rete stradale, autostradale, infrastrutturale, e soprattutto quella ferroviaria che ha dei grossi problemi. La cosa più importante da sostenere per il Mezzogiorno d’Italia è questa.

Poi sicuramente abbiamo molti, ma molti problemi anche ambientali… Ed anche in questo caso, sicuramente, il Parlamento può dire e può dare delle risposte importanti per la nostra città.

E poi la possibilità affinché ci possano essere degli investimenti importanti. Investimenti importanti per quanto riguarda la rete portuale, che non va trascurata soprattutto per i nostri porti: il porto di Barletta ed il porto di Manfredonia sono dei riferimenti che non vanno trascurati. Bisogna sicuramente svilupparli, anche questi.

Come dicevo, degli investimenti che possano portare la possibilità di poter dare posti di lavoro, quindi sviluppo sul territorio. Poi, ovviamente, ci sono quei problemi di richiamo nazionale, che sono stati i punti cardine del nostro programma politico della campagna elettorale, e che adesso ci accingiamo comunque a portare avanti, nel momento in cui è partita questa legislatura. Che sono i problemi fiscali, che sono le tasse…”

Ultima domanda sulla Provincia di Barletta-Andria-Trani: appena nata, ha avuto vita molto difficile. Quali prospettive possiamo restituire al nostro territorio?...

Lo spiegavo ad un collega proprio mentre eravamo seduti in aula, poco fa, in attesa che iniziasse la seduta di insediamento. Gli spiegavo della mia esperienza, che è stata la prima e l’ultima! Così come è nata la Provincia di Barletta-Andria-Trani, quindi con le elezioni che si sono tenute nel 2009, così come nel 2014 sono stato il primo e l’ultimo assessore al bilancio della Provincia. Come tutta la Giunta è stata la prima e l’ultima… Un’esperienza, dunque, abbastanza particolare…

Anche questo è un capitolo importante: per cui questa riforma che è stata fatta negli anni passati non ha portato ancora assolutamente a nulla. Oggi le Provincie esistono sui territori e non sono state assolutamente da Renzi cancellate. Quindi anche su questo bisognerà assolutamente intervenire perché ci sono delle grosse responsabilità, ed il Parlamento dovrà agire immediatamente proprio per decidere se le Provincie vanno tenute, quindi devono continuare a svolgere la loro attività politico-amministrativa o altrimenti devono essere completamente abolite”.

Senato della Repubblica
Palazzo Madama Dall’inviato (molto) speciale…
Nino Vinella

GUARDA L'INTERVISTA SU YOUTUBE...

Per "Barletta a Palazzo Madama" il giornalista Nino Vinella intervista Dario Damiani (Forza Italia) nel suo primo giorno da Senatore della Repubblica. Roma, venerdì 23 marzo 2018

https://www.youtube.com/watch?v=M-LxYNqiwIc&feature=share

GUARDA L'ALBUM FOTOGRAFICO SU FACEBOOK...

BARLETTA A PALAZZO MADAMA: CON DARIO DAMIANI (FORZA ITALIA)

https://www.facebook.com/pg/ProCanne/photos/?tab=album&album_id=2113286045567708

LA RASSEGNA STAMPA IN RETE...

Senato della Repubblica, "primo giorno di scuola" per Dario Damiani: l'intervista. ?Prima giornata da Senatore nella XVIII legislatura repubblicana. E primissima intervista a Palazzo Madama, un'ora dopo l'insediamento

http://www.barlettalive.it/news/politica/707898/senato-della-repubblica-primo-giorno-di-scuola-per-dario-damiani-lintervista

PER SAPERNE DI PIU’…

SEN. DARIO DAMIANI

http://www.senato.it/leg/18/BGT/Schede/Attsen/00032747.htm

SENATO DELLA REPUBBLICA

1ª Seduta pubblica - Venerdì 23 marzo 2018 alle ore 10:32

http://webtv.senato.it/4625?seduta_assemblea=1

RESOCONTO

HTTP://WWW.SENATO.IT/SERVICE/PDF/PDFSERVER/BGT/1066733.PDF

ORDINE DEL GIORNO

HTTP://WWW.SENATO.IT/URI-RES/N2LS?URN:NIR:SENATO.REPUBBLICA;ASSEMBLEA:ORDINE.GIORNO:18.LEGISLATURA;1

Nelle prime due votazioni per l'elezione del Presidente del Senato nessun senatore ha conseguito la maggioranza assoluta dei componenti l'Assemblea. Nel primo scrutinio ci sono state 312 schede bianche e 5 voti dispersi; nel secondo scrutinio 255 schede bianche e 3 nulle, la senatrice Bernini ha avuto 57 voti, la senatrice Bonino 2, il senatore Calderoli 1 e il senatore Napolitano 1. Il Senato tornerà a riunirsi domani alle ore 10,30 per la terza votazione, nella quale è richiesta la maggioranza assoluta dei presenti.

In apertura della prima seduta della XVIII legislatura il Presidente provvisorio, senatore più anziano di età, Giorgio Napolitano ha rivolto un cordiale saluto e un augurio ai neoeletti componenti dell'Assemblea e ha svolto alcune considerazioni sul voto, partecipato e appassionato, del 4 marzo che ha rispecchiato un forte mutamento del quadro politico. Gli elettori hanno premiato le forze della contestazione più radicale, che hanno interpretato l'inquietudine diffusa derivante dal disagio sociale, dallo squilibrio nord-sud, dall'insicurezza, dall'instabilità degli equilibri mondiali. Il PD ha subito una drastica sconfitta ma nessuna forza politica ha conquistato la maggioranza assoluta dei seggi; nel rispetto della volontà popolare e delle prerogative del Presidente della Repubblica occorre dunque dare un governo al Paese facendo leva sull'interesse generale, sul comune destino italiano e europeo. Sebbene sia apparsa agli elettori come un insieme di costrizioni anziché di ideali e di opportunità, l'Europa ha garantito pace e diritti civili e rimane l'unico ancoraggio per un'Italia che voglia contare nello scenario globale. Nel confronto politico occorre scongiurare la violenza in tutte le sue forme e varare tutte le riforme che contribuiscano a rendere più partecipata ed efficiente la democrazia.

Il Presidente provvisorio ha poi comunicato: la nomina a senatrice a vita di Liliana Segre, l'elezione di Giorgio Lattanzi alla presidenza della Corte costituzionale, la nomina di Francesco Viganò a giudice della Consulta.
Costituito l'Ufficio di Presidenza provvisorio, formato dai senatori più giovani d'età, e costituita la Giunta provvisoria per la verifica dei poteri, formata dai membri della Giunta della precedente legislatura presenti in Aula, la seduta è stata sospesa e, alla ripresa, sono stati proclamati i senatori subentranti a quelli eletti in più collegi.