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CANNE DELLA BATTAGLIA:
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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

22/11/2018.  CANNE DELLA BATTAGLIA - COSA C'E' DIETRO LO STATO DI AGITAZIONE DEL PERSONALE NEI LUOGHI DELLA CULTURA OLTRE IL MALCONTENTO, LA SCARSITA' DELLE RISORSE, I TANTI DISAGI? INTERVIENE MICHELE GRIMALDI, SEGRETARIO PROVINCIALE NELLA BAT DEL SINDACATO FLP-BAC .

Chi non ha seguito quello che in più occasioni ho denunciato, potrebbe etichettarmi quale seguace di Guglielmo Giannini e del suo “Uomoqualunquismo” nel momento in cui intervengo nell’articolata ed accesa discussione che si è innescata intorno ai luoghi della cultura e al momento critico che attraversano.

Ho perseguito, da un po’ di anni a questa parte, un obiettivo che ultimamente, pare, sia molto in voga (vero interessamento o solo un modo di farsi facile pubblicità?) tra i politici e le rappresentanze sindacali appartenenti a tutti i livelli istituzionali e cioè la tutela dei “nostri” beni culturali ed il loro futuro.

Il valzer di responsabilità e lo “scaricabarile” da parte dell’amministrazione pubblica (priva di fondi per le varie manutenzioni e soprattutto per l’assunzione di personale) non ha sortito altro effetto che quello di  veder degradare i luoghi della cultura con la miserrima prospettiva di vender tutto come un cimelio qualunque.

E ci sono ancora tanti che, versando vere e proprie lacrime di coccodrillo, si rammaricano per l’atavica non curanza per la cultura nella nostra Città, fingendo di attaccare la mala amministrazione, quella stessa che fino a ieri osannava partecipando alle varie inaugurazioni e defilé. Ma c’è ancora qualcuno che gli presta fede? Solo i mammalucchi, con tutto rispetto per questi mercenari!

In questi giorni si è veramente ascoltato di tutto e di più con figure istituzionali e non, che si sono ed hanno posto domande legittime, per carità, ma ripetitive sul futuro di Canne e la sua valorizzazione, bensì nessuno ha fatto il seppur minimo cenno alle voci, strane, che circolano su tanti dipendenti del MiBAC ai quali, in questi periodi critici (l’approssimarsi delle feste), vengono chieste prestazioni straordinarie che poi non vengono retribuite come da contratto o che siano stati dimenticati i pagamenti delle indennità di turno nel calcolo delle retribuzioni. Sarebbero questi i temi su cui dibattere e pensare seriamente a delle soluzioni.

La situazione è ancora più grave soprattutto in un momento storico come questo che vede i lavoratori del MiBAC con un incremento stipendiale a sostegno del reddito che è stato un vero e proprio insulto e l’incertezza sui fondi per il rinnovo del contratto. Di contro solo giri di vite a tutto campo, con ulteriori limitazioni alle progressioni economiche e la negazione in assoluto, per il personale interno, di poter scorrere in graduatoria per i passaggi d’area.

Nei vari incontri avuti con i responsabili del Ministero, tutte le sigle sindacali di settore, hanno evidenziato il caos e l’incertezza che penalizza molti Istituti periferici (Polo Museale Pugliese fra gli altri) nonostante gli sforzi di colleghi e dirigenti seri e responsabili. La carenza di organico in tutte le aree e relativa a tutti i profili professionali, è ad oggi superiore alle 2.550 unità (non una decina!). Le stime dei prossimi pensionamenti, già effettuate fino al 2020, porteranno la cifra ad oltre 6.000 unità.

Non valgono nemmeno come le Non valgono nemmeno come classiche soluzioni tampone (quasi niente) le assunzioni “temporanee e straordinarie” di un paio di addetti perché il punto cruciale della critica (a voler essere ottimisti) situazione di Canne, non è la chiusura sino a fine anno nelle giornate festive, bensì il nodo gordiano è quello della gestione visto che attualmente il personale di custodia incardinato a Canne è di soli e miseri tre addetti alla vigilanza. Credete stia scherzando? è molto facile verificarlo, basta recarsi sul posto e chiedere al personale stesso.

Se si continua così, andrà sempre peggio e sarà ulteriormente più difficoltoso continuare ad usare i dipendenti della cultura come bassa manovalanza (se non peggio!) senza aspettarsi reazioni forti.

Il Consigliere regionale Ruggiero Mennea, al quale bisogna rendere giusto e lodevole riconoscimento per quanto (da solo!) sta facendo per il sito annibalico, ha affermato “L’unione fa la forza e mai come in questo caso, determinante risulterebbe la collaborazione tra le strutture del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dal Segretariato Regionale al Polo Museale della Puglia e dell’Amministrazione comunale. Il sito archeologico di Canne rappresenta un patrimonio da valorizzare e riscoprire, ogni sforzo messo in atto deve andare dunque in questa direzione”.

Spero solo che ora passi decisivi vengano fatti dal Ministero culturale, dagli organismi regionali, provinciali e soprattutto comunali, per rendere verosimile un interessamento che sino ad oggi è stato espresso esclusivamente con semplici e sterili parole che il vento ha portato via.

Da parte mia continuerò ad imitare il cieco del brano evangelico Bartimèo il quale, al passaggio di Gesù, gridava per farsi ascoltare da Lui e “[...] Molti si misero a sgridarlo per farlo tacere, ma quello gridava ancora più forte”.
Cercherò di gridare sempre più forte, anche se sarà difficile, per riuscire, come Bartimèo, ad ottenere ciò che spero.

Michele GRIMALDI
Segretario Provinciale Sindacato FLP-BAC Provincia BAT





 

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