Al palazzo del Muse di Trento la presentazione, in conferenza stampa alla presenza del mondo sportivo, la seconda edizione del “Festival dello sport”, unicum a livello nazionale dove vivere lo sport attraverso i ricordi dei grandi campioni, quei personaggi capaci di far appassionare milioni di persone.

Dopo il successo dell’edizione inaugurale svoltasi ad ottobre 2018, elogiata a livello giornalistico anche al di fuori dei confini nazionali, la Gazzetta dello Sport ha il difficile (ma non impossibile) compito di riconfermare l’exploit travolgente di un festival con numeri da capogiro: 115 eventi, ben 198 gli ospiti di rango nazionale ed internazionale, tra cui spiccano la partecipazione di personaggi di fama mondiale come Carlo Ancelotti, Pep Guardiola, Maurizio Sacchi, Federica Pellegrini, oltre 600.000 interazioni social registrate in soli tre giorni, l’85% proveniente da Instagram, il social network più diffuso tra i ragazzi che praticano sport come pane quotidiano.

Risultati ottenuti attraverso grande attenzione ed impegno nella scelta dei temi e degli ospiti d’onore, capaci di dare una testimonianza delle loro imprese.

Impegno che sicuramente non mancherà anche in questa seconda edizione, visto il grande anticipo con cui si è messa in moto la macchina organizzativa della Gazzetta dello Sport, che ha dato notizia del nuovo festival non appena tre mesi dopo la conclusione della prima edizione.

Alla presentazione, svoltasi in un clima di grande giustificao entusiasmo degli ospiti presenti, sono stati resi noti gli obiettivi che la “rosea” intende raggiungere nella prossima edizione e il tema che verrà trattato.

Secondo le parole di Gianni Valenti, vicedirettore vicario del quotidiano, l’obiettivo è quello di fare un ulteriore passo in avanti per quanto riguarda la qualità del festival, dato che l’affluenza è già ai suoi massimi livelli di saturazione, come testimoniano il 95% degli eventi della scorsa edizione andati sold-out nel giro di poco tempo. La scelta del tema affrontato quest’anno sembra proprio confermare quanto appena detto.

Questa seconda edizione, che avrà luogo ancora una volta nello scenario della città di Trento dal 10 al 13 ottobre 2019, sarà improntata sul tema “Il fenomeno, i fenomeni”. È stato impossibile non notare il grande clima di stupore davanti alla rivelazione del tema, in quanto il sostantivo “fenomeno” è sempre stato accostato alla figura di Ronaldo, celebre attaccante brasiliano che, nel corso della sua carriera costellata di vittorie e sventurati infortuni, ha militato tra le file dell’Inter per cinque stagioni(1997-2002) lasciando un ricordo indelebile nel cuore dei tifosi nerazzurri.

Proseguendo, Gianni Valenti ha specificato come il tema sia stato pensato per parlare sia di imprese individuali che di imprese di squadra, capaci di cambiare il modo di vedere lo sport o una sua singola disciplina. Inoltre non è stata esclusa la possibilità di rivedere sul palcoscenico personaggi ed eventi già presenti nella scorsa edizione del festival.

Data l’importanza già data nel festival a Pietro Mennea, l’uomo che riuscì a battere ogni record e perfino il Tempo (come ricorda il titolo del volume presentato l’anno scorso, scritto dal barlettano Tommy Dibari, Cairo Editore, madrina d’eccezione Emanuela Olivieri Mennea), che con la sua dedizione e tenacia ha impresso un deciso cambiamento al come allenarsi nella disciplina dell’atletica leggera.

Immaginare un suo nuovo ricordo all’interno del nuovo festival: proprio in occasione del 40° anniversario di quel leggendario primato sui 200 metri col tempo (rimasto imbattuto per ben diciassette anni) di 19”72 alle Universiadi di Città del Messico, il 12 settembre 1979.

Nella sua scia, le stupefacenti prestazioni di Filippo Tortu (giovane atleta classe 1998 capace di percorrere i 100 mt piani in 9”99). Due storie per la grande rincorsa: traguardo nella storia dello Sport…

Paolo Centaro jr.