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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

19/04/2020.  BARLETTA - EPIDEMIE NELLA STORIA: LA GRANDE PESTE DEL 1656 E LA “FASE DUE” DI ALLORA. PROSEGUE IL VIAGGIO DI MEMORIA E DI MEMORIE FRA LIBRI E DOCUMENTI CON IL GIORNALISTA NINO VINELLA, FRA CRONACHE DEL TEMPO ED ATTUALITA'. OGGI LA TERZA PUNTATA.

“Fase due” per l’emergenza Coronavirus: cause ed effetti della grande peste nel 1656 sono il tema della terza puntata a proposito di epidemie a Barletta nella Storia, memoria e memorie fra libri e documenti. Prosegue il ”viaggio” con il giornalista Nino Vinella (Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia, Archeoclub d’Italia Onlus Canne della Battaglia Barletta) per ripercorrere tutte quelle pagine nei secoli spesso dimenticate ma utili al patrimonio identitario collettivo.

Ormai ce lo sentiamo dire sempre più spesso: pronti alla “fase due” nel dopo emergenza Covid-19? Da Governo su scala nazionale e Prefettura, con i tavoli tecnici istituiti su scala provinciale fra le categorie nel mondo dell’economia, delle attività produttive, del lavoro. Conta senz’altro la salute. Ma bisogna cominciare a fare i conti con la ripresa.

La storia - documentata e più dettagliatamente studiata rispetto ai precedenti contagi - della grande peste (luglio 1656 - marzo 1657) ci aiuta a capire cause e conseguenze su di una città che aveva registrato 35.000 abitanti nel 1528, scesi a poco più di 20.000 anime appena pochi mesi prima: “La popolazione ridotta a 7 od 8mila abitanti, il Municipio fallito, il Capitolo indebitato per non aver ricevuto le entrate da Napoli, di Foggia e della Dogana di Barletta. Gli amministratori di enti religiosi e civili morti, famiglie intere scomparse e le loro proprietà lasciate in balia dei più astuti. Il prezzo delle case e dei terreni è rinvilito, e quello dei generi alimentari su alcuni diminuito, su altri aumentato”. Monsignor Salvatore Santeramo descrive così lo stato della comunità cittadina nella sua monografia citata grazie all’ormai introvabile volume di circa 600 pagine “Barletta: leggere la città” di Ruggiero Mascolo (lo studioso ex direttore di biblioteca e pinacoteca) e di sua moglie Rita Ceci, Edizioni Libreria Liverini per i tipi di Ars Graphica Barletta, settembre 1986.

Efficace anche la descrizione più generale dell’abitato in quegli anni di boom demografico e di devastazione ambientale entro le mura fortificate: “Dopo la distruzione dei borghi e delle chiese fuori la città, avvenuta nel 1528, sia il Cleto sia gli abitanti dovettero ritirarsi dentro le mura… Ma quel che influì più gravemente fu il moltiplicarsi degli abitanti, i quali circoscritti per ragion delle guerre, dalle murra, che davan adito alle cinque porte di San Leonardo, della Marina, Porta Reale, Porta Croce o Santo Sepolcro, Porta Nuova o San Sebastiano, per abitar case occupavan l’area di centinaia di giardini e pomari, non escluse le piazze da Santa Maria a San Giacomo, facendo perdere alla città il suo aspetto gaio e variopinto delle case bianche, circondate dal verde degli alberi e dall’odor balsamico dei pomi”.

Come vedremo meglio nella prossima puntata, la peste partì via mare dalla Sardegna per approdare a Napoli donde si diffuse nel Regno contagiando oggetti e uomini con cui l’ultimo moribondo era venuto a contatto. Il silenzio dei governanti che dovevano mandare soldati in Lombardia assalita dai Francesi, ed il contagio - non apertamente dichiarato per ragion di Stato – moltiplicò gli effetti letali del morbo devastando i sovraffollati quartieri popolari dalla capitale. Molti morivano, ma moltissimi altri fuggivano da Napoli portandosi appresso i germi della malattia che giunse così a Barletta…

NINO VINELLA

3^ PUNTATA (continua)

Barletta, 19 aprile 2020

LA RASSEGNA STAMPA SUL WEB...

Epidemie a Barletta nella Storia: la grande peste del 1656 e la “fase due” di allora. Un’altra tappa del viaggio di memoria e memorie fra i libri e documenti con Nino Vinella (terza puntata)

https://www.barlettanews.it/epidemie-a-barletta-nella-storia-la-grande-peste-del-1656-e-la-fase-due-di-allora-unaltra-tappa-del-viaggio-di-memoria-e-memorie-fra-i-libri-e-documenti-con-nino-vinella-terza-puntata/





 

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