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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

04/05/2020.  INCHIESTA - COME RIPARTE BARLETTA DOPO L’EMERGENZA COVID-19. VIAGGIO NELLE ATTESE DELLA GENTE TRA I FATTI E GLI ATTI DELLE ISTITUZIONI CON IL GIORNALISTA NINO VINELLA. 3^ PUNTATA: COMUNE DI BARLETTA, SILOS DEL PORTO DAL RESTYLING ALLA DEMOLIZIONE.

Nel giro di poco tempo, fra un’amministrazione e l’altra a Palazzo di Città, la storia dello scalo marittimo barlettano sembra aver… perduto la bussola di un orientamento sicuro: nessuna rotta definita sulle carte del Comune di Barletta. Prosegue il viaggio di approfondimento con il giornalista Nino Vinella tra i fatti della vita e gli atti delle istituzioni pubbliche dopo l’emergenza Covid-19.

Ma che cos’è successo nel giro di soli tre anni? Come mai i silos granari del porto di Barletta sono potuti passare dal visionario “restyling artistico-creativo” 2017 alla “demolizione prossima ventura” 2020 dobbiamo leggerlo in chiaro negli scritti amministrativi pubblicati o decodificando quegli altri invece nella forma di comunicato-stampa quale solerte “presa d’atto” di altrui decisioni. Come il seguente, pubblicato - in data 3 ottobre 2017 - all’albo pretorio informatico municipale con allegata scansione dall’originale del Protocollo d’intesa siglato fra le parti, dove si leggono altre cose molto… interessanti e che conviene rileggere oggi (senza fretta) per memoria storica.

“Il binomio arte-mare non può che risultare vincente per le nostre città”. Così il sindaco Pasquale Cascella in occasione della firma del protocollo d’intesa per la valorizzazione dei silos granari nelle aree portuali di Barletta e Bari che prevede la realizzazione di interventi di restyling artistico in grado di attivare un processo di reinterpretazione creativa del paesaggio industriale urbano contribuendo così a migliorare l’attrattività delle due città costiere. A sottoscrivere il documento, questo pomeriggio nella Sala Giunta del Comune di Bari, insieme al sindaco Cascella, il sindaco di Bari, Antonio Decaro, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, Ugo Patroni Griffi, il presidente dell’Accademia delle Belle Arti di Bari, Ennio Triggiani, e l’amministratore unico della Silos Granari della Sicilia S.r.l., società Gruppo Casillo, Davide Campanile. E’ una esperienza – ha affermato il sindaco Cascella – che Barletta ha già sperimentato due anni fa in occasione della Dis?da con delle suggestive installazioni proprio sui silos. Credo dunque che ciò possa rappresentare una soluzione di continuità nell’ottica non solo di richiamo turistico ma anche di valorizzazione di un patrimonio artistico che parte dal centro urbano e arriva naturalmente al mare".

Approfondendo, vale infatti la pena di curiosare in quel “PROTOCOLLO DI INTESA PER LA VALORIZZAZIONE DEI SILOS GRANARI NELLE AREE PORTUALI DI BARI E BARLETTA” allegato e sottoscritto tra Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, Comune di Bari, Comune di Barletta, Accademia di Belle Arti di Bari, Silos Granari della Sicilia S.r.l. (società del Gruppo Casillo) dove “intenzione delle parti è migliorare l'impatto dei suddetti silos sul paesaggio urbano, realizzando, in via sperimentale e già entro l'anno 2017, un intervento di miglioramento estetico e di rielaborazione artistica di questi manufatti nel contesto dello spazio industriale urbano”. Ma nulla fu realizzato entro la preannunciata scadenza sulla base di quel Protocollo rimasto lettera morta…

Infatti. Mentre, sempre a parole veniva scritto nella premessa (cioè: “collaborare al fine di migliorare il rapporto delle Città di Bari e Barletta con i loro rispettivi porti, valorizzando i silos granari che campeggiano sullo skyline delle due aree portuali”) dopo si affermava pomposamente: “E’ interesse ed obiettivo comune, attraverso la sperimentazione di modelli di interpretazione operativa e prevedendo l’acquisizione dei necessari pareri di competenza, promuovere la realizzazione di interventi di restyling artistico dei depositi granari presenti nei porti di Bari e di Barletta, in modo da attivare un processo di reinterpretazione creativa del paesaggio industriale urbano che possa contribuire a migliorare l’attrattività complessiva dello skyline delle due città costiere, anche in occasione di eventi di particolare rilevanza quali l'annuale Fiera del Levante”.

Ancora più di tono via via elevato e tecnicamente nello specifico artistico i successivi articoli, tutti descrittivi di “chi” doveva fare “cosa”:

Articolo 2 - E' impegno comune e condiviso dai sottoscrittori della presente intesa avviare - tramite la costituzione di un tavolo/comitato tecnico composto dai rappresentanti individuati dai soggetti sottoscrittori - l'iter progettuale per la definizione delle soluzioni più adeguate alla valorizzazione dei suddetti silos nel contesto delle rispettive aree portuali. Tale comitato tecnico dovrà in particolare individuare quelle soluzioni (a titolo esemplificativo, il videomapping, ovvero il painting, ovvero la realizzazione di strutture luminose a basso impatto ambientale) che - salvaguardando la funzione dei silos - inseriscano gli stessi, nel modo più appropriato possibile, all'interno del paesaggio urbano.

Articolo 3 – L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale s’impegna, per quanto di competenza, a consentire tutte le operazioni necessarie allo svolgimento degli interventi di miglioramento estetico dei silos, provvedendo alle necessarie autorizzazioni ed all'acquisizione di eventuali pareri degli organi di competenza. Il Comune di Bari s’impegna a dare la più ampia diffusione al progetto e supporto alla comunicazione di tutte le attività, fornendo, ove necessario e di sua competenza, eventuale supporto organizzativo ed amministrativo, di concerto con i sottoscrittori dell'intesa, attraverso le proprie competenti ripartizioni tecniche e amministrative. Il Comune di Barletta s’impegna a dare la più ampia diffusione al progetto e supporto alla comunicazione di tutte le attività, fornendo, ove necessario e di sua competenza, eventuale supporto organizzativo ed amministrativo, di concerto con i sottoscrittori dell'intesa, attraverso le proprie competenti ripartizioni tecniche e amministrative. L'Accademia di Belle Arti di Bari s’impegna a fornire il supporto di carattere artistico alla individuazione e realizzazione degli interventi di restyling dei silos, attraverso il coinvolgimento attivo dei propri allievi e dei docenti. La Silos Granari s’impegna a realizzare, con risorse finanziarie a proprio carico, gli interventi di restyling, così come individuati e condivisi in sede di tavolo tecnico, avendo cura preliminarmente di ottenere gli eventuali pareri necessari dagli organi di competenza. Le parti s’impegnano a costituire un comitato tecnico, composto da propri rappresentanti, per definire e condividere le tipologie degli interventi, i tempi, le modalità e le azioni operative del progetto. E' compito del comitato tecnico valutare, tenendo conto delle esigenze e degli obiettivi di tutti, le soluzioni proposte e validare un progetto complessivo di interventi, anche individuando, ove necessario, la configurazione di ulteriori collaborazioni con soggetti esterni e risorse finanziarie aggiuntive.

Conclusione finale all’articolo 4, che oggi sembra davvero beffarda: “Il presente Accordo ha durata di anni tre (3) ed è immediatamente esecutivo”.

Mai successo…

Nino Vinella

3^ PUNTATA (continua)

Barletta, 2 maggio 2020

LA RASSEGNA STAMPA SUL WEB...

nchiesta – Come riparte Barletta dopo l’emergenza Covid-19; 3^ puntata con Nino Vinella: Silos, dall’incerto restyling alla demolizione?

https://www.barlettanews.it/inchiesta-come-riparte-barletta-dopo-lemergenza-covid-19-3-puntata-con-nino-vinella-silos-dallincerto-restyling-alla-demolizione/





 

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