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06/03/2021.  SANREMO 2021 - INTERVISTA ESCLUSIVA A FEDELE BOCCASSINI: QUEI DUE MIEI FESTIVAL CON PIPPO BAUDO. INTERVISTA ESCLUSIVA AL CANTAUTORE BARLETTANO FRA AMARCORD DELLE EDIZIONI 1995 E 1996: "ESPERIENZE INDIMENTICABILI PER LA VITA". OGGI FA L'IMPRENDITORE.

Sanremo 2021: termina il 71° Festival dall’Ariston senza pubblico per l’Italia in emergenza sanitaria ma con Amadeus e Fiorello (fra spettacolo e polemiche nel balletto degli ascolti) a tenere alto il morale nonostante tutto.

Ne abbiamo parlato - in questa intervista esclusiva - con Fedele Boccassini, l’unico barlettano salito come cantautore su quel palcoscenico, e per ben due volte.

Arrivato in finale al Festival Voci nuove di Castrocaro nel 1989, ci doveva andare già nel 1990, ma solo dopo qualche anno ha partecipato al 45° Festival di Sanremo 1995 nella sezione "Nuove Proposte" con la canzone Le foglie, classificandosi all'8º posto. L'anno seguente, presentatosi nuovamente alla manifestazione canora semplicemente come "Fedele", interpretò il brano Non scherzare dai che viene eliminato dopo la prima esecuzione, mancando l'accesso alla sezione "Campioni". Attualmente possiede un lido sulla litoranea di Ponente, e sicuramente sarà stato preso da ben altri pensieri quando scambiamo con Fedele Boccassini imprenditore due chiacchiere e tre domande su quell’altro Fedele cantautore...

Innanzitutto auguri per il tuo compleanno appena festeggiato mentre finisce Sanremo 2021. Ma quali ricordi sono rimasti di quella doppia esperienza sanremese 1995 e 1996?

Nel 1995 e 1996 non esistevano i talent, né internet né Youtube. I demo o provini si registravano in casa. La tecnologia non consentiva le facilitazioni odierne. Far ascoltare un provino ad un discografico comportava continue e costanti peregrinazioni tra Roma e Milano spesso senza essere ascoltati o ricevuti.

Partecipare a Sanremo era più difficile che vincere una lotteria. Fiorello attuale conduttore partecipò come concorrente nel 1995 con un brano scritto da Max Pezzali degli 883. Aveva appena concluso il suo tour per le piazze italiane seguito da folle oceaniche con la trasmissione Karaoke trasmessa su Italia 1 (passando anche da Margherita di Savoia, dove vinse il barlettano Pasquale Di Lernia, ndr).

La mia esperienza di quegli anni mi ha consentito di scoprire il mondo e non solo musicale. Le tante relazioni personali e professionali maturate mi hanno consentito di vedere tutto con occhi diversi. Di capire tante cose che senza l'esperienza e la conoscenza diretta avrei ignorato. Quelle esperienze mi sono utilissime ancora oggi nei miei molteplici interessi personali e professionali.

C'era Pippo Baudo come direttore artistico: solo storia di altri tempi?

Pippo Baudo mi ha personalmente voluto al Festival. Io ero fuori dal giro dei produttori e delle case discografiche. Avevo fatto una finale di Castrocaro nel 1989 con Ravera ed ero naturalmente destinato al Festival di Sanremo del 1990. Quell'anno l'organizzazione del festival di Sanremo passa da Ravera ad Aragozzini e tutti gli artisti provenienti da Castrocaro non vengono presi in considerazione…

Ho fatto anni di demo e di cassette inviate alle case discografiche. Nel 1993 frequento con Mogol il primo corso per autori del Centro Europeo di Toscolano. Riesco a far presentare un mio provino da una casa discografica con la quale non avevo alcun contratto e vengo selezionato per Sanremo giovani, trasmissione televisiva di selezione a Sanremo dove arrivo secondo e nella quale vengono eliminati Morgan e i Bluvertigo.

Delle qualità di Baudo direttore artistico del festival parlano chiaramente gli ascolti televisivi mai raggiunti, i nuovi artisti lanciati e ancora in carriera (negli anni 95 e 96 sono partiti da Sanremo Giorgia, Bocelli, Grignani, Daniele Silvestri), gli ospiti internazionali (mi emoziono ancora ricordando di aver incrociato nel retropalco Madonna, Bruce Springsteen, Robbie Williams dei Take That.

Dati i tempi dell'emergenza, Renzo Arbore aveva lanciato l'idea di un Sanremo 2021 come festival "radiofonico" ma poi lo vedremo come trasmissione televisiva…

Con Renzo Arbore condivido parzialmente l'idea di un festival esclusivamente radiofonico. È chiaro che l'assenza del pubblico limiterà significativamente lo spettacolo televisivo e probabilmente le performance degli artisti.

Ma a mio modesto avviso da sempre Sanremo é stato non solo il festival della canzone italiana ma un fenomeno del costume italiano. Non credo si possa escludere l'immagine che a Sanremo hanno imposto alcuni artisti come Anna Oxa, Patti Pravo, Loredana Bertè e in tempi più recenti Achille Lauro.

Il Festival di Sanremo é il festival della canzone ma non solo della canzone.

Vi proponiamo i video di entrambe le edizioni...
Fedele Boccassini: Le foglie (Sanremo 1995) http://www.youtube.com/watch?v=ZBKnObk4KE0&feature=share
Fedele: Non scherzare dai (Sanremo 1996) https://www.youtube.com/watch?v=m4HsSXGMTmU





 

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