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CANNE DELLA BATTAGLIA:
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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

08/04/2021.  SU "LINEA VERDE LIFE" (SABATO 1O APRILE RAI UNO) SENZA CANNE DELLA BATTAGLIA ESCE “MUTILATO” IL TURISMO DI BARLETTA: COLPA DI SCELTE SBAGLIATE E APPROSSIMATIVE SENZA UNA LOGICA DI PROGRAMMAZIONE ED IL COINVOLGIMENTO DI TUTTE LE FORZE SOCIALI DELLA CITTA'.

Ma al Comune di Barletta ci tengono proprio a non far sapere che Canne della Battaglia è nel territorio di Barletta.

Ripetere (a pappagallo) quanto abbiamo letto nell’autoelogiativo (e ruffiano) comunicato stampa diffuso dal Comune di Barletta sulla trasmissione di Rai Uno Linea Verde Life in programma sabato prossimo è ormai diventata un’abitudine.

Anche questo contribuisce al crollo della fiducia nell’operato dell’amministrazione Cannito, disastrosamente arroccata su se stessa nel sempre più goffo tentativo di chiudere fuori ogni possibile contributo al buon nome della Città pur di aggrapparsi all’idea di tutelare la propria sopravvivenza campando di rendita sulla vanagloria e sul conformismo di facciata.

Le scelte nel campo del turismo (basti pensare al Progetto Themis per il porto, solo ultimo in ordine di tempo a dispensare buoni consigli sul futuro di uno scalo legato ormai solo alle minicrociere di lusso…) vanno di pari passo alle cosiddette politiche nel campo della cultura. Nessuno sa ancora quanto valgano veramente i quadri della collezione De Nittis (le cifre magicamente appaiono e scompaiono nelle varie determine del settore sul pagamento dei premi sulla polizza assicurativa) mentre si concedono in prestito due suoi capolavori assicurati da chi li esporrà in Belgio per cifre fuori mercato, irrisorie. Per non parlare poi della Disfida, di cui si giura e spergiura sulla presentazione della proposta 2021 per il fondo rievocazioni storiche ma poi si accantona la Fondazione per acquistare a spese del bilancio comunale un (inutile?) appartamento posizionato sulla storica Cantina mentre si cofinanzia il progetto vittorioso in campo nazionale per il city branding a Palazzo Bonelli come sede dell’esposizione permanente…

Campioni della coerenza e della linearità nella più assoluta mancanza di rispetto per la tradizione identitaria, loro se la cantano e loro se la suonano. Ovvero mettere (in ginocchio) la città di fronte al fatto compiuto (come nel recente caso del supermercato vista Castello), approfittando biecamente dello stato emergenziale della pandemia per eludere a regola d’arte ogni forma di democratico e trasparente coinvolgimento di tutte le forse associative operanti sul territorio, desertificandone l’energia vitale e cooptando per determinate e singole occasioni chi pare e piace a lor signori in funzione di una paternalistica concezione del servizio e della rappresentatività.

Inutile domandare al sindaco od ai vari assessori “competenti” che funzione abbiano le Consulte: i “dottorsotuttoio”, spesso transfughi da precedenti e disastrose esperienze (vedi Patto Territoriale) o calati su poltrone per rattoppare una sempre più traballante maggioranza (diciotto consiglieri per il si al bilancio di previsione suonano come anticamera del fallimento), spiccano – almeno nei comunicati stampa cuciti sulle loro misure – per ignoranza e presunzione.

Gabellare una trasmissione importante come Linea Verde Life per vetrina di eccellenze dimenticandosi dell’esistenza di Canne della Battaglia è un’offesa, un insulto, uno sfregio. Ma è soprattutto la violazione di un patto assunto con il Ministero della Cultura tramite la Direzione regionale per la Puglia, patto che si chiama convenzione per la gestione del sito archeologico e dintorni. Dove per dintorni s’intende quella campagna dove Pietro Mennea andava ad allenarsi, e che fa parte (come quell’immenso polmone verde ricco di attività produttive e green quanto basta a giustificarne la presenza nella trasmissione ed oltre) del più vero ed autentico giacimento della ricchezza cittadina: l’agricoltura.

E dove solo chi sa veramente raccontare le bellezze del nostro paesaggio e della nostra storia merita di avere cittadinanza. Ivi compreso coloro che, abusando della loro ingordigia politica, hanno sbandierato la proposta di “Barletta Città della Disfida e di Pietro Mennea” in campagna elettorale, hanno votato le linee di mandato all’unanimità in consiglio comunale e se ne infischiano ripetendo, a pappagallo, le stesse parole di sempre pur di legittimarsi agli occhi della gente.

Nino Vinella, giornalista
Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia ODV
Archeoclub d’Italia APS Canne della Battaglia Barletta Barletta, 8 aprile 2021


IL comunicato stampa del Comune....



 

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