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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

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13/04/2021.  LA GRANDE BELLEZZA DI BARLETTA OFFUSCATA DALL’ASSENZA DI CANNE DELLA BATTAGLIA NELLA TRASMISSIONE LINEA VERDE LIFE DI RAI UNO: DI CHI LA COLPA? IL SERVIZIO PUBBLICO OFFRE UNA VISIONE LIMITATA DEL PATRIMONIO STORICO E CULTURALE DI UN TERRITORIO UNICO.

La grande bellezza di Barletta offuscata dall’assenza del sito archeologico e paesaggistico di Canne della Battaglia. Questo il risultato, questo l’amaro commento dopo aver visto su Rai Uno la puntata di Linea Verde Life andata in onda sabato scorso 10 aprile.
Negare al pubblico di tutta Italia la visione unitaria ed inclusiva del nostro Territorio: di chi la colpa?
A giudicare dal comunicato stampa diffuso come annuncio dal Comune, le responsabilità (oggettive e soggettive) dell’amministrazione sembrano ricondursi agli autoelogiativi commenti di sindaco ed assessore al turismo. Entrambi accomunati nelle dichiarazioni di un compiacimento autoreferenziale di dubbia sostanza se paragonato agli effetti provocati in termini di restituzione al grande pubblico nazionale del “chi siamo”.
Ben diverso era nella visione che ha accompagnato lo sviluppo del turismo sul Territorio quando la terzietà di scelte, idee, concetti ed operatività pratica era affidata all’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Barletta e Canne della Battaglia. Dove, nello stesso nome, l’unitarietà del Territorio era posta come indice di un coinvolgimento totalizzante e che offriva ai visitatori le opportunità complessive dell’accoglienza a 360° gradi.
E che poi questa dose di autoreferenzialità sia stata iniettata nell’opinione pubblica durante le ore della polemica sul caso del supermercato in costruzione vista Castello sembra davvero il massimo di un atteggiamento presuntuoso quanto discriminatorio proprio verso la cittadinanza.
A chi spetta la valorizzazione di Canne della Battaglia se non al Comune di Barletta in forza della convenzione stipulata nell’assegnare i rispettivi compiti, doveri e funzioni con il Ministero della Cultura? Una domanda che resterà senza risposta.
L’assenza di un minimo riferimento al sito archeologico e paesaggistico di Canne della Battaglia è stata una caratteristica dello “story board” in questa trasmissione, servizio pubblico Rai, dedicata alla Provincia di Barletta Andria Trani dove l’unico sito archeologico a conduzione dello Stato è proprio il Parco archeologico di Canne della Battaglia.
Oltre che chiedere spiegazioni e doverosi chiarimenti direttamente alla Rai (cosa che abbiamo fatto), resta l’amara constatazione che, proprio dal Comune e per esso dall’amministrazione comunale e per essa dai dirigenti (gli stessi coinvolti nel caso del supermercato vista Castello), la frattura di Canne della Battaglia dalle unitarie politiche del turismo e della valorizzazione dei Beni Culturali come forza attrattiva del Territorio nella ripresa post Covid-19 inchioda la Giunta Cannito ad ulteriori e ben più gravi di responsabilità dovute al totale crollo della fiducia presso la Cittadinanza. Un’altra presa in giro ad allungare l’elenco delle brutte figure che nemmeno l’emergenza sanitaria può far digerire.

Nino Vinella, giornalista
Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia ODV
Archeoclub d’Italia APS Canne della Battaglia Barletta

Barletta, lunedì 12 aprile 2021





 

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