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12/07/2006.  Museo acqua e pietra, due progetti a Gravina .

La realizzazione di percorsi naturalistici nell’area della 'gravina' e il Museo della pietra e dell’acqua: sono i due progetti che verranno realizzati a Gravina in Puglia con un finanziamento complessivo di 850 mila euro previsto dalla Provincia nell’ambito del "Piano di attuazione degli interventi previsti dal Programma regionale per la tutela dell’ambiente”.

I progetti sono stati presentati questa mattina dal presidente della Provincia Vincenzo Divella, dal sottosegretario all’ambiente Laura Marchetti e dal sindaco di Gravina Rino Vendola. Gli obiettivi sono quelli della valorizzazione di un’area di enorme importanza sotto il profilo naturalistico, paesaggistico, antropologico, storico, archeologico, idrogeologico come la gravina, che l’amministrazione comunale ha chiesto di mettere sotto tutela così com’è previsto dalla normativa regionale in materia di aree protette.
Una iniziativa tempestiva, visto che già qualche settimana fa, nel corso di un intervento di riqualificazione dell’area a ridosso dell’antica cattedrale di San Michele delle Grotte e' stato portato alla luce un altro straordinario ipogeo. Una scoperta che conferma come l’habitat rupestre di Gravina è un bene di grande importanza per l’umanità per delineare la storia dell’uomo a partire da epoche antichissime. "Tant’è vero che Gravina è una città a cinque strati, con cinque città diverse che vivono e convivono", sottolinea il sindaco Vendola. Lo scopo e' anche la realizzazione dei percorsi naturalistici con punti di sosta e di osservazione attrezzati per favorire la fruizione corretta delle ricchezze naturalistiche del sito da parte dei visitatori. Il Museo dell’acqua e della pietra non vuole essere l’ennesimo progetto di raccolta ed allestimento museale di materiale in uno spazio al chiuso, bensì la messa in luce della civiltà della natura. "E proprio dove l’azione dell’uomo, i materiali utilizzati, le strutture edificate marcano una completa sintonia con il paesaggio e con l’ambiente di cui accentuano le qualità e le caratteristiche – dice il sottosegretario Marchetti - si da' vita ad una architettura che si sente figlia e non nemica della natura”.

Un museo che veramente permetterà di valorizzare un’architettura che ha saputo creare giardini di pietra, strade di acqua, città di vento e di luce, irregimentazioni e riciclo delle acque, la produzione di energia tramite il sole e il vento, lo smaltimento integrati dei rifiuti. "Così si viene ad assecondare un pezzo del nostro grande sogno", dice il sindaco di Gravina Vendola. Per questo museo il Comune di Gravina mettera' a disposizione tutti i territori di sua proprietà, e l’ex monastero di Santa Maria da adibire ad uffici.


Pasquale Dibenedetto

Fonte: Notizie On Line 10 luglio 2006







 

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