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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

24/11/2022.  CANNE DELLA BATTAGLIA - NEL 130° ANNIVERSARIO DALLA PROGETTAZIONE ESECUTIVA (1892) UNA NUOVA VITA PER LA LINEA FERROVIARIA BARLETTA-SPINAZZOLA CON LE OPERE IN CORSO. LE "MERAVIGLIE " INGEGNERISTICHE DI FINE OTTOCENTO NEGLI SCENARI NATURALI SULL'OFANTO .

Nel 130° anniversario dalla progettazione esecutiva (1892) una nuova vita per la linea ferroviaria Barletta-Spinazzola con le opere in corso. Una nota del giornalista Nino Vinella, a nome del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia ODV.

“L’attualità delle importanti opere in corso sulla Barletta-Spinazzola (che riaprirà al traffico su rotaia il 30 gennaio 2023 come preannunciato da Rete Ferroviaria Italiana) coincide con la storia di questa importante linea ferroviaria a 130 anni dalla sua originaria progettazione nel 1892 e che in appena due anni e mezzo portò alla sua inaugurazione nell’estate 1895 mostrando orgogliosamente l’esecuzione di manufatti che risolvevano altimetrie differenti nel paesaggio premurgiano dalla costa verso l’entroterra come i famosi “Sette ponti” in prossimità di Canne della Battaglia”.

Ed è nei pressi del cantiere in svolgimento al kilometro 11 sotto la Cittadella, dove è in corso la sostituzione di una travata metallica, che sono stati rinvenuti dei contesti archeologici tuttora allo studio per accertarne l’importanza. L’omonima Stazioncina (gestita come presidio e base logistica dal Comitato ormai da oltre vent’anni) si trova infatti all’interno di un’area che restituisce tracce del passato. La complessità degli interventi richiede che le attività di cantiere si affianchino a quelle degli archeologi al fine di preservare eventuali ritrovamenti. In fase di completamento i lavori di consolidamento delle gallerie Lamacchia e De Marinis, gli interventi di riqualificazione di quindici ponti dislocati lungo la linea e l’ammodernamento di tutti i passaggi a livello tra Barletta e Spinazzola. Per garantire la mobilità durante gli interventi, la circolazione ferroviaria continuerà ad essere sostituita con bus.

Durante i lavori e per il tempo necessario alle attività di studio degli archeologi, l'accesso dalla strada provinciale "Salinelle” resterà chiuso. In alternativa si potrà utilizzare la strada provinciale 142 con innesto dalla statale 93 (Barletta-Canosa di Puglia).

Il Regno delle Due Sicilie, grazie alla meritoria lungimiranza di re Ferdinando II, fu il primo stato italiano a dotarsi di una linea ferroviaria. La realizzazione di nuove linee ferroviarie proseguirono anche dopo l'annessione dei territori nel neonato Regno d'Italia.

Risale al 1846 il primo progetto di dotare la città di Barletta di una linea ferroviaria. Tale progetto, presentato da Emmanuele Melisurgo, ipotizza la costruzione di una linea ferroviaria Napoli - Brindisi - Barletta. Stando al progetto, sarebbero seguiti altri collegamenti con l’Abruzzo, la Calabria e infine la Sicilia. Poiché il progetto non comportava alcun onere finanziario per lo Stato, le richieste del Melisurgo non furono respinte; ma re Ferdinando II pretese una riduzione delle tariffe proposte dal progettista, il trasporto gratuito dei militari e la limitazione della concessione alla sola linea per le Puglie.

Il 2 marzo 1846 fu emanato il decreto di concessione della Napoli-Barletta con la possibilità, per il M., di prolungare la linea fino a Otranto (cfr. Collezione delle leggi e de’ decreti reali del Regno delle Due Sicilie, 1846, 1° semestre, Napoli 1846, legge n. 10005, 2 marzo 1846: Decreto con cui si approva la costruzione di una nuova strada ferrata da Napoli a Barletta, con facoltà di prolungarla per Brindisi ad Otranto, in corrispondenza degli annessi trentadue articoli de’ capitoli di concessione). Il 21 marzo di quell’anno, la Commissione sulle Ferrovie Napoletane, insediata dal Ministro dei Lavori Pubblici De Vincenzi, sancisce la necessità e l'importanza di realizzare una linea ferroviaria lungo la costa adriatica, dal fiume Tronto per S. Severo, Foggia, Spinazzola e Taranto, con proseguimento per Lecce ed Otranto. Sempre nello stesso anno viene redatta una convenzione fra il Ministro dei Lavori Pubblici Peruzzi, il Ministro delle Finanze Bastogi ed il barone Talabit per la costruzione della ferrovia Ancona – Otranto”.

Conclude Vinella: “Nella convenzione era previsto che i lavori per la Foggia - Barletta dovessero terminare il 1° gennaio 1864, mentre quelli della tratta Barletta - Bari il successivo primo luglio. Il 18 settembre 1862 si costituisce intanto la Società per le Strade Ferrate Meridionali, che avrà il compito di gestire tutte le linee ferroviarie del meridione d'Italia. Per vedere una prima bozza di progetto riguardante la costruzione di una ferrovia da Barletta a Spinazzola occorre attendere il 1871, quando viene presentato un progetto a cura dell'Ing. Roberto Sangiovanni. Ma il tutto resta solo sulla carta. Dopo decenni di discussioni, però, il 20 giugno 1888 viene finalmente stipulata una convenzione a favore della Società Strade Ferrate Meridionali per la costruzione delle linee ferroviarie Rocchetta S. Venere (attuale Rocchetta S. Antonio) - Gioia del Colle e Barletta - Spinazzola. Tale convenzione viene resa esecutiva con la legge 5550 del 20 luglio 1888, con una spesa prevista di 7.994.460 lire dell'epoca. A soli due anni dal progetto del 1892, la ferrovia viene ultimata già nell’anno 1894: il primo agosto 1895 viene inaugurata la linea Spinazzola - Barletta, e si viene così a realizzare il collegamento tra la ferrovia Foggia - Rocchetta - Gioia del Colle e Foggia - Barletta – Bari”.

Barletta, 23 novembre 2022





 

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