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24/07/2006.  De Nittis e Tissot Pittori della vita moderna. Conferenza Stampa di chiusura della mostra..

Chiude la mostra di Barletta dedicata a De Nittis-Tissot: successo oltre ogni aspettativa


Un successo oltre ogni aspettativa. Sono tutti d'accordo gli organizzatori e i promotori della mostra «De Nittis e Tissot - Pittori della vita moderna», riunitisi ieri mattina, in conferenza stampa, nella sede della Presidenza della Giunta regionale, per trarre il bilancio dei tre mesi di attività espositiva. Inaugurata il 12 marzo, a Barletta, nella splendida cornice di Palazzo della Marra, fresco di restauro, la mostra chiude i battenti domani. «Quarantamila visitatori, dei quali il sessanta per cento provenienti dalla Puglia e il resto dalle altre regioni d'Italia, ma anche dall'estero, Francia e Inghilterra in testa, con un indice di gradimento molto alto - ha detto Iole Siena, amministratore delegato della Arthemisia, società organizzatrice dell'evento. La mostra ha dialogato con la città di Barletta, con una positiva ricaduta sul territorio in termini di commercio e turismo».

Dello stesso parere il sindaco di Barletta, Nicola Maffei, che si è detto felice del fatto che Giuseppe De Nittis sia diventato finalmente profeta in patria. «È stata un'iniziativa dal valore superlativo - ha aggiunto il sindaco - ottenuta grazie alla efficiente collaborazione tra più soggetti, pubblici e privati e corredata dal sapiente coordinamento delle curatrici». E proprio una delle curatrici, Emanuela Angiuli, ha continuato: «Negli ultimi venti anni la Puglia non ha dato alcuna importanza al genio di De Nittis. Questa mostra che lo ha visto vicino a un suo sodale, James Tissot, ha messo in evidenza il suo essere profondamente attaccato al sud e al tempo stesso essere cittadino del mondo».

«Il merito principale di questa mostra - ha detto Silvia Godelli, assessore al Mediterraneo della regione Puglia, che ha promosso l'iniziativa - è stato quello di aver tirato fuori De Nittis dai sottoscala di Barletta, in cui era relegato. Abbiamo vissuto quest'evento in un'ottica di riparazione sia verso il pittore che verso le popolazioni della Puglia e di Barletta alle quali era stato impedito di accedere a questo mirabile poeta della luce. È stata una sfida vinta».

Improntato invece alla riflessione sui fatti di cronaca di questi giorni, l'intervento del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola. «Lo sfregio alla cattedrale di Trani, che ci ha insultato profondamente, deriva dall'inconsapevolezza collettiva e anche istituzionale delle ricchezze culturali della nostra regione. L'esempio del successo dell'esposizione a Barletta deve diventare sistemico, perché ha coniugato due operazioni, la mostra e il restauro di Palazzo della Marra e soprattutto perché è stata una riuscita operazione di sprovincializzazione. Difficilmente dimenticherò l'emozione di quello sguardo alla Colazione in giardino di De Nittis, finalmente tornato nella sua città. Un ritorno che però è anche una ripartenza. A Barletta - ha concluso Vendola - abbiamo scoperto che si possono fare operazioni di grande raffinatezza aiutando anche l'economia, perseguendo così una modalità intelligente per recuperare il tempo perduto».

Maria Grazia Rongo

Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno 22/07/2006


«Colazione in giardino» si trasforma in «Colazione in cortile»

Mostra di De Nittis e Tissot con piacevoli rinfreschi


Barletta - Se il buon Peppino fosse vivo (De Nittis, s'intende), probabilmente avrebbe rinunciato ad immortalare Leontine e Jacques nella sua celebre «Colazione in giardino». O avrebbe affiancato, a quella che è ritenuta una tra le sue opere più riuscite, anche «Colazione in cortile», ritraendo - perché no - il banchetto che s'è consumato sabato sera proprio nel cortile del Palazzo Della Marra. Quel palazzo che sino a domenica ospita la mostra dedicata al pittore barlettano e al francese Tissot. Che male c'è, si dirà: nessuno, se non che il rinfresco non era previsto dalla convenzione stipulata tra Comune di Barletta e Arthemisia, che la mostra l'ha organizzata. Almeno non lì dove s'è celebrato.

Il progetto di destinare un locale del polo museale (fronte mare) a luogo destinato a cene di gala s'è già concretizzato, dunque, anche se in forma diversa. Il fronte mare sarà anche splendido, ma è noto: d'estate, se soffia il dolce zefiro, è più piacevole l'aria aperta. Detto fatto: nel cortile, quando ancora non erano scoccate le 19 del giorno 15 del mese di luglio dell'anno del Signore 2006, son piombati camerieri, tavoli, sedie e piatti. Il furgone del catering, con lo stemma dell'Hotel Palace di Bari (quello di proprietà dell' ex sindaco del capoluogo, Di Cagno Abbrescia, tanto per intenderci) ha scaricato capolavori per buongustai e quelle fresche bevande effervescenti che i supermercati non espongono in scaffale.

Quindi son arrivati gli invitati, una sessantina - si dice - molti dei quali (raccontano i bene informati), ignari di dove fosse il luogo deputato al felice convivio. «Dov'è il Palazzo Della Marra?», chiedevan spauriti. E i cittadini a indicargli la strada maestra. L'appuntamento con il buon bere e il mangiare moderato non poteva andar perso, anche per i soliti ritardatari: han gustato - indugiando nel viaggio - solo i piaceri della tavola, senza soffermarsi sui piaceri che solo l'arte dona. Chi invece era lì per De Nittis e il di lui collega ha accelerato il passo, chiudendo a tempo di record la visita guidata: sfortunato gruppo di ventidue persone che avevan scelto l'ultimo turno (dalle 18 alle 19) per concentrarsi sui capolavori dell'impressionismo. «Fate presto», gli han detto quel sabato, e il via vai di camerieri gli ha illustrato il perché. Chiuse le porte, il buffet «allargato» (dicon così i ristoratori della plebe) s'è infine consumato felicemente: l'intrusione dei cronisti che chiedevano il perché è diventato una seccatura d'affidare al «non son fatti vostri».

Il sindaco Maffei ha così celebrato l'evento, ospite d'onore e padrone di casa. Ospite d'onore, perché i denari per la colazione son usciti dal pantalone della Svimservice, sponsor della mostra; padrone di casa, perchè il tutto è accaduto a Barletta dove accade appunto tutto e il contrario di tutto.

Ruggero Cristallo

Fonte: La Gazzetta del Nord Barese 21/07/2006


Clicca qui per visionare il comunicato ufficiale diffuso a conclusione della Mostra dopo la conferenza-stampa











 

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