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Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

20/09/2006.  Barletta e il monumento ai Caduti in guerra.

Il giorno 12 settembre di 63 anni fa, le truppe tedesche in ritirata, occuparono Barletta seminando lutti e distruzione. In tale infausto evento, protrattosi per tredici giorni, si ebbero nella nostra città, tra militari e civili, 71 morti, 92 feriti e diverse centinaia di militari deportati nei tempi di prionia germanici.

Per commemorarne la memoria, il 12 settembre scorso l’Amministrazione Comunale, con la partecipazione delle Autorità ed Associazioni d’Arma, ha deposto, come di consueto, corone di alloro al Monumento ai Caduti.

Detta commemorazione, di per sè lodevole e doverosa, viene sminuita dallo stato di abbandono del monumento in questione, sfociando in una sterile retorica.

Dal 1943, infatti, esso fu privato delle sculture in bronzo che lo adornavano, per ricavarne materiale bellico. Sulla sua facciata principale, una piccola lapide marmorea ricorda lo scempio perpetrato, con le parole «Demmo anche il bronzo che eternava il nostro sacrificio».

Queste parole, scaturirono dai cuori di coloro che, pur volendone il restauro, furono impediti dall’indigenza dell’Italia del dopo guerra, abbisognevole di interventi prioritari.

I tempi sono cambiati. Farlo permanere nell’attuale stato di degrado, dovrebbe farci arrossire di vergogna.

Nel corso degli anni, svariate volte è stato proposto il suo ripristino (risale al 1981 la richiesta formulata dal Comm. Giuseppe Romanelli, presidente dell’Associazione Reduci e combattenti), ma puntualmente i fondi occorrenti hanno preso tutt’altre direzioni. Il 13 dicembre 1983, sindaco l’ing. G. Lionetti, fu approvato un preventivo di spesa di 180 milioni. Non si fece nulla.

Nel 1996 tale impegno fu assunto dall’allora sindaco dott. Ruggiero Dimiccoli, il quale assicurava l’Associazione Combattenti e l’Associazione Marinai che era suo intendimento ricostruire quello stesso monumento bronzeo. Il 27 febbraio 2001, sindaco il dott. Francesco Salerno, fu approvato il progetto preliminare per il restauro. Puntualmente tutto si dissolse nel nulla.

Nel 2003, l’ing. Sebastiano Longano, dirigente il Settore Manutenzioni del nostro Comune, rappresentò al sindaco dott. Salerno, che, per il ripristino del Monumento, occorreva una spesa di 120mila euro, da prevedersi nel bilancio del 2004. Come sempre non si diede seguito.

Il 3 maggio 2006, rappresentanze delle Associazioni d’Arma, evidenziarono al commissario prefettizio dott. Antonio Nunziante Nunziante, la volontà popolare del restauro, palesandogli le promesse mai mantenute nel tempo.

La sua promessa di stornare un primo stanziamento dagli avanzi di amministrazione, si è dimostrato vana.

I cittadini si chiedono quando verrà posta la parola «fine» a questa miserevole storia.

Situazione analoga non è riscontrabile in nessun Comune d’Italia.

Pertanto, anche a nome dell’apposito istituto Comitato, rivolgiamo una ulteriore richiesta al sindaco e agli amministratori comunali affinché i nostri Caduti siamo degnamente onorati e non ricordati solo in qualche celebrazione, perché essi, immolando le loro giovani vite, ci hanno assicurato progresso ed una Italia libera e democratica.

Ci piace ricordare l’efficace intervento di restauro e sistemazione del luogo ove furono trucidati i vigili urbani svolte da lei quale assessore durante l’Amministrazione comunale 1996-97.

E questo precedente nella sua attività e di attuale sindaco è motivo di buona speranza per il restauro del Monumento ai Caduti in tutte le guerre.


Giuseppe Doronzo, Socio fondatore del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia, e Geremia Stella

Barletta

Fonte: La Gazzetta del Nord Barese 19.09.2006







 

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