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23/09/2006.  CANOSA - Sì al Ponte Romano sull'Ofanto più pulito .

«Puliamo il mondo» di Legambiente interesserà domani l’area monumentale romana: In azione i piccoli volontari con rastrelli e sacchetti

Il volontariato ambientale si è dato appuntamento domani, alle 10, sul ponte romano dell'Ofanto, per liberare l’area monumentale dai rifiuti abbandonati. L’iniziativa, organizzata da Legambiente in collaborazione con l’Anci, ha ottenuto il patrocinio dei Ministeri Ambiente e Pubblica istruzione, nonchè dell’Upi. A Canosa è curata direttamente dagli assessorati all’ambiente e alla pubblica istruzione, d’intesa con Legambiente, e si avvale del supporto logistico-operativo della ditta «Ecolife», che ha in appalto il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

Guanti, rastrelli, ramazze e tanta voglia di fare: così si presenteranno domani nelle vicinanze del ponte romano sull'Ofanto gli alunni delle medie «Foscolo-Marconi» e «Bovio», insieme a tante persone di tutte le età che hanno fatto pervenire agli uffici comunali la loro adesione. «Puliamo il mondo» è un’azione simbolica ma concreta che ha come obiettivo quello di recuperare i luoghi al degrado e, allo stesso tempo, di romuovere il corretto smaltimento dei rifiuti e l’attenzione al territorio.

L’Of anto: testimone di un habitat fluviale nel tempo dimenticato, bistrattato ed abusato; il ponte romano: simbolo di storia antica e meno antica che richiama valori, risorse e vitalità. Attualmente l’intera area è invasa da ogni tipo di rifiuti, che «offendono » l’importanza storica della zona, ridotta ad una discarica a cielo aperto.

La massiccia adesione ottenuta dimostra, per fortuna, quanto la popolazione, spinta dalle istituzioni, sia sempre più sensibile ai problemi del territorio e quanto successo ottengono le iniziative legate alla salvaguardia dell’ambiente.

«Per l’Ofanto - ha ricordato l’assessore all’ambiente, Francesco Patruno - nell’ambito del "Life nature 2003" abbiamo presentato uno specifico progetto che ha visto il nostro Comune acquisire l’intesa con i limitrofi Comuni rivieraschi dell’Ofanto e di alcuni del sub-appennino dauno. Il progetto, inizialmente approvato ma non finanziato per mancanza di fondi in sede Comunitaria, ha poi trovato positivo inserimento nel PIS Regione Puglia».

Perchè è stato scelto come obiettivo strategico il ponte romano sull'Ofanto? Perchè il Ponte è simbolo di storia antica e meno antica che richiama valori, risorse e vitalità che vorremmo sempre più attuali. Posto sul tracciato della via Traiana, ha consentito per molti secoli il collegamento tra Canosa e la Daunia, favorendo il superamento del fiume Ofanto. Situato a circa tre chilometri dal centro cittadino, si presenta con la sua imponente struttura a schiena d’asino. Il fiume Ofanto, l’Aufidus per i romani, è il più importante corso d’acqua della Puglia.

La sua importanza storica è significativamente testimoniata da un immenso patrimonio capace di ipercorrere l’età evolutiva dell’uomo.

Antonio Bufano

Fonte: La Gazzetta del Nord Barese 22/09/2006







 

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