Sospensione delle autorizzazioni per la realizzazione di discariche di rifiuti speciali nella regione Puglia, finché non sarà pronto il “Piano provinciale dei rifiuti speciali”. È questo l’impegno chiesto dal sindaco di Canosa e vicepresidente regionale dell’Anci Puglia (Associazione nazionale comuni italiani), Francesco Ventola, nel corso dell’incontro avvenuto a Bari, lo scorso 20 settembre, presso il gabinetto del Commissario delegato per l’emergenza rifiuti della Puglia, Nicola Vendola. All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, l’assessore regionale all’Ambiente, Michele Losappio, e gli assessori all’Ambiente delle cinque Province pugliesi, alla presenza dei relativi dirigenti.

L’incontro era finalizzato al rientro nell’ordinario dalla fase dell’emergenza dei rifiuti in Puglia. Tra i tanti temi trattati, di grande rilievo quello relativo alla disciplina della delega delle funzioni alle Province in ordine alle modalità per il rilascio delle autorizzazioni per i rifiuti speciali.

In attesa che si pervenga alla definizione del “Piano provinciale per i rifiuti speciali”, la normativa non consentirebbe il blocco del rilascio delle autorizzazioni ma la Regione, convenendo sull’opportunità rappresentata dal sindaco Ventola, chiederà alle Province di soprassedere al rilascio delle autorizzazioni.
La proposta di Ventola è stata, pertanto, condivisa dal commissario delegato e da tutti i rappresentanti degli enti preposti, intervenuti all’incontro, che ha avuto luogo presso la Presidenza della Giunta regionale.

L’iniziativa del sindaco, intesa anche alla salvaguardia delle future scelte della istituenda Sesta provincia pugliese, è coerente con quanto espresso dal Consiglio comunale di Canosa ai fini della realizzazione del parco naturale in Contrada Tufarelle, dove per anni si è operato in mancanza di una disciplina ambientale a tutela del territorio.

"Canosa, come altre realtà del territorio pugliese, ha sofferto un peso ambientale non ponderato – ha detto Francesco Ventola - . E per Canosa, come per tutte le altre realtà regionali, è necessario studiare la giusta strategia da adottare per intervenire sull’ambiente. L’auspicio è che si crei una rete di dialogo tra le Province e le Amministrazioni locali, affinché si possano conoscere i problemi reali legati all’ambiente di ogni zona così da gestire consapevolmente ed efficacemente il territorio, pur nel rispetto delle diverse competenze. L’intesa raggiunta oggi è il miglior inizio di una nuova fase di dialogo tra le diverse istituzioni. In attesa della adozione dei Piani provinciali per i rifiuti speciali, è opportuno che non vi siano dunque ulteriori autorizzazioni per la realizzazione di nuove discariche di rifiuti speciali”. Un impegno che i rappresentanti regionali e provinciali hanno condiviso.


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