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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

26/10/2006.  Comune di Canosa di Puglia - PRESENTATA LA 2^ PARTE DEL PIANO DI ZONA.

Con l’invio al competente Assessorato Regionale al fine di ottenere il relativo finanziamento, in data 16 u.s., l’Ambito Territoriale n. 3, composto dai Comuni: Canosa di Puglia (capofila), Minervino Murge e Spinazzola, ha completato la 2^ Parte del Piano di Zona.
Il Coordinamento Istituzionale, nella seduta dell’11.10.2006, infatti, ha deliberato tutti gli atti propedeutici ai fini del completamento della 2^ Parte del Piano di Zona per poter beneficiare della 2^ tranche del finanziamento (2001/2003 del F.N.P.S. e relativo F.G.S.A. anno 2005) .
“In questa seconda fase, il lavoro svolto dall’Ufficio di Piano – ha dichiarato la Responsabile Leonarda MATARRESE - non è stato facile, anzi molto complesso, considerata la scelta operata dai tre Sindaci dei rispettivi Comuni dell’Ambito, cioè quella di convogliare nel citato Piano di Zona tutti i Servizi/Interventi in essere e quelli innovativi programmati dal Tavolo Istituzionale, con la concertazione dei vari soggetti pubblici e del privato sociale territoriali. Inoltre, a partire dal 1° Gennaio 2007, partirà la gestione del Fondo Unico di Ambito attraverso il quale i tre Comuni si sono dotati di apposito Regolamento con indubbi vantaggi in termini di economicità nella gestione dei servizi, concertazione della gestione in capo ad un solo Comune, maggiori servizi che possono essere offerti agli utenti con esperimento di gare a livello di Ambito, corretta gestione nella rendicontazione, omogeneizzazione dei vari Servizi/Interventi rivolti ai cittadini appartenenti all’Ambito Territoriale n.3”.
Nelle schede di progettazione di dettaglio (circa 75), oltre ai servizi in essere, sono stati previsti Servizi/Interventi innovativi a scala di Ambito nelle seguenti aree prioritarie:
Politiche per la famiglia, per i Minori, Abuso e Maltrattamento (Istituzione Servizio Affidi e Adozioni, Assistenza Educativa Minori “Home Maker”, Centro di ascolto antiviolenza). Politiche per Anziani (Servizio assistenza Domiciliare Integrata - ADA e ADI - per un numero di 80 utenti anziani e/o disabili, Servizio Trasporto Urbano sociale Anziani, Servizio telefonia sociale anziani a scala di ambito.
Politiche per i Disabili (Comunità Socio Riabilitativa residenziale “Dopo di Noi”, la cui realizzazione sul territorio del Comune capofila è prevista a fine anno 2007, progettata per l’accoglienza di n. 20 disabili gravi, privi di sostegno familiare o la cui permanenza in famiglia risulti pregiudizievole con il progetto individualizzato, Assistenza per l’integrazione alunni scuola primaria con handicap grave, Trasporto sociale urbano disabili Piscina riabilitativa Ospedale di Minervino Murge che dovrà essere realizzata con fondi “ad hoc” da parte dell’AUSL.
Politiche per la Salute Mentale (Progetto terapeutico riabilitativo di assistenza domiciliare area salute mentale).
Politiche per le Dipendenze: - Struttura intermedia a bassa soglia di accesso residenziale e semiresidenziale temporanea per soggetti “dipendenti” in grave stato di disagio e bisogno - ex Casa Michele di Spinazzola - che rappresenta la prima fase di aggancio e presa in carico del soggetto dipendente; - In coerenza con l’analisi dei bisogni sociali presenti e tenendo conto della realtà socio-culturale di riferimento, si è scelto di optare verso la messa a regime del Servizio di Unità di strada, in quanto le giovani generazioni si rivolgono con difficoltà ai servizi sociali e sanitari del territorio e, pertanto, devono essere implementate quelle forme di “acconcio” dei giovani già dipendenti e/o a rischio di dipendenza.L’Unità di strada si caratterizza come unità mobile che offre prestazioni e servizi atti a ridurre i danni ed i rischi individuali e collettivi che l’uso di droghe e le situazioni di marginalità e di disagio ad esse correlate procurano in campo sociale e sanitario.
E’ di prossima pubblicazione apposito “Avviso Pubblico” riservato ai soggetti del Terzo Settore che invita i medesimi a presentare progetti in tale direzione, così come previsto dalla vigente normativa.
Politiche per Contrasto alla povertà (Politiche d’inclusione sociale: SAL - Servizio di Accompagnamento al Lavoro)

Progetto quadro: Servizio Sociale di base e Professionale a scala di Ambito – Sportello della Cittadinanza e Porta Unica di Accesso
L’innovazione di servizio è tradotta dal Piano di Zona nella definizione e applicazione del Modello innovativo del Servizio Sociale e professionale a scala di Ambito e l’avvio in tutti i territori di ambito degli Sportelli di Cittadinanza. Entrambi concorrono a garantire modalità di universalizzazione del sistema dell’offerta. Come ogni azione del Sistema territoriale, tale modello è supportato da regolamenti, procedure, definizione e applicazione di strumenti dedicati.
“L’obiettivo del Piano di Zona – hanno evidenziato gli Assessori ai Servizi Sociali dei Comuni di Canosa Salvatore Simone, Minervino Giovanna RENNA e Spinazzola Franca CARBONE - è quello di promuovere un Servizio Sociale che non si attiva esclusivamente su domanda, ma si fa carico dell’intera comunità di riferimento, sviluppando altresì modalità di lavoro innovative, dove il Servizio Sociale incontra i cittadini e codifica i bisogni sociali, a partire dai luoghi dove i cittadini vivono.
Lo Sportello di Cittadinanza permette a tutti di accedere alla funzione pubblica senza appartenere alla categoria del “bisogno” tradizionalmente inteso e rappresenta, inoltre, la Porta di Accesso alla rete ed un servizio a forte integrazione, in linea con quanto presente nel Piano Sociale Regionale”.
Il modello di servizio in capo agli enti locali così delineato costituisce la Porta d’Accesso al sistema di protezione sociale nonché al Servizio Sociale territoriale, è il punto di riferimento per le famiglie e le persone della comunità locale supportandone le strategie di vita, attua politiche sociali volte allo sviluppo umano, alla promozione del benessere dei cittadini ed alla soddisfazione dei loro bisogni, promuove e coordina la rete dei servizi.
Questi i risultati attesi:
 Messa a regime del Servizio Sociale e professionale in capo ai Comuni a scala di Ambito;
 Costituzione della Porta Unica di Accesso ai servizi territoriali;
 Messa a regime dei livelli essenziali delle prestazioni su tutto il territorio di Ambito;
 Definizione e formalizzazione del Regolamento di accesso ai servizi (omogeneo nei tre Comuni dell’Ambito);
 Sperimentazione degli Sportelli di Cittadinanza sul territorio di Ambito;
 Avvio a scala di ambito del Sistema Informativo sociale;
 Riqualificazione dei servizi attualmente esistenti;
 Riqualificazione degli operatori del pubblico e del privato sociale coinvolti nei processi di riforma.





 

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