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CANNE DELLA BATTAGLIA:
RIPULIAMO DALLO SCEMPIO LA FONTANA DI SAN RUGGIERO
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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

22/11/2006.  BARI - Mostra su San Nicola. Splendori d’arte d’Oriente e d’Occidente.

La mostra è un grande viaggio; viaggio attraverso quindici secoli di storia; viaggio attraverso i continenti e le culture dall'Asia Minore a Costantinopoli, dall'impero bizantino alla Russia ortodossa, dal Levante multireligioso all'Italia cattolica, dall'Albania e dalla Turchia musulmane all'Olanda protestante e da lì, per una singolare serie di eventi, fino all'isola di Manhattan. Un viaggio quindi compiuto attraverso la storia dell'arte, soffermandosi sui più grandi artisti che ne hanno rappresentato le storie e i miracoli, eternandone l'infinita universalità. Solo per citame alcuni: Beato Angelico, Paolo Veneziano, Lorenzo Monaco, Andrea Orcagna, Lorenzo Lotto, Corrado Giaquinto, Alvise e Bartolomeo Vivarini Jan Steen, fino ad Andy Warhol.

Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, promossa dall’Assessorato alle Culture del Comune di Bari, dall’Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia, dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia


San Nicola, che in Italia è noto soprattutto per il suo strettissimo legame con la città di Bari, è una figura di estrema importanza nella storia culturale e artistica del Mediterraneo e dell'Europa.

Il fascino di San Nicola è in parte alimentato dalle sue origini, non supportate da un numero sufficiente di testimonianze storiche concrete. Per certo si sa che fu vescovo della città di Myra, in Asia Minore, tra il III e il IV secolo, all'epoca dell'imperatore Costantino; che si distinse per la sua generosità, giustizia e capacità di intervenire in modo deciso ed equo a favore del suo gregge; che un fortissimo culto, destinato ad espandersi velocemente nel bacino del Mediterraneo, si sviluppò intorno al suo sepolcro, da cui fuoriusciva un liquido portentoso noto ovunque come il santo ,nyron. Una fisionomia storica ancora più complicata dal fatto che, nella letteratura agiografica, egli subì una contaminazione con un altro santo resosi illustre, nel VI secolo, nella stessa zona dell'Asia Minore, ovvero San Nicola, abate del monastero di Sion e vescovo di Pinara.

L'intento della mostra è illustrare al grande pubblico le diverse fasi della lunga e affascinante vicenda che, nell'arco dei secoli, ha portato la figura di San Nicola, per molti versi enigmatica, ad assumere il ruolo di santo universale e transconfessionale, capace di suscitare la devozione di migliaia di fedeli e di adattarsi a tradizioni, contesti e fùnzioni anche molto diversi tra loro. Questa vicenda viene illustrata ponendo l'accento sulla diffùsione a vasto raggio della sua immagine e delle sue differenti interpretazioni. Un percorso affascinante che, attraversando esperienze e momenti storici diversi, giunge fino all'età contemporanea.

La mostra è resa ancora più eccezionale dalla presenza straordinaria di otto antichi dipinti su tavola, provenienti dal Monastero di Santa Caterina al Monte Sinai: le più antiche icone conosciute in onore del santo, nonché le sue più antiche rappresentazioni pittoriche. Si tratta di oggetti molto rari che si sono conservati sino a noi solo grazie all'ubicazione remota e alle condizioni climatiche estreme del monastero del Sinai, che è collocato al centro di un'arida valle desertica con un bassissimo tasso di umidità: mai esposte prima in Europa, queste icone si caratterizzano per la vivacità dei colori e per la resa formale che ancora risente della tradizione pittorica di matrice tardoromana e permettono di rendersi conto della potenza e dell'impatto emozionale che la più raffinata arte di Bisanzio era in grado di trasmettere.

Oltre a questo prestito del tutto eccezionale, la mostra offre l'opportunità di ammirare numerosi capolavori noti e meno noti della storia dell'arte europea e mediterranea, tra cui: una serie di avori e oggetti in oreficeria bizantini dei secoli X e XI; un gruppo di icone cipriote in cui la tradizione bizantina si combina con elementi di derivazione occidentale; straordinarie sculture di età romanica come la statua-colonna di St.-Maur-des-Fossés e il capitello istoriato del Museo nazionale della Catalogna; la splendida casula duecentesca del Museum fùr angewandte Kunst di Vienna, ricamata con un ciclo di storie del santo che si rivela essere il più ampio e dettagliato a noi noto; e ancora: pregevoli manoscritti miniati austriaci e fiamminghi; tre tavole del pittore rinascimentale tedesco Sebastian Dayg, già appartenenti a un polittico dipinto, che vengono qui riunite assieme per la prima volta; da non perdere altresì i polittici di Andrea Orcagna e Pietro Alamanno; la monumentale pala di Lorenzo Lotto con la Gloria di san Nicola, abitualmente collocata nella chiesa dei Carmelitani di Venezia, e le due tele di Corrado Giaquinto illustranti storie del santo, anche queste ultime per la prima volta esposte assieme.


Data Inizio: 07/12/2006
Data Fine: 06/05/2007
Costo del biglietto: 9,00 euro (mostra + Castello compresa audioguida)

Prenotazione: Nessuna prenotazione

Città: Bari
Luogo: Castello Svevo
Indirizzo: Piazza Federico II di Svevia
Provincia: Bari
Regione: Puglia

Orario: tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30
Telefono: 080/5286219
Sito Web: http://www.mostrasannicola.it/





 

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