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CANNE DELLA BATTAGLIA:
RIPULIAMO DALLO SCEMPIO LA FONTANA DI SAN RUGGIERO
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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

17/01/2007.  SU RADIO RAI IL TRENO DELL'ARCHEOLOGIA E DELL'AMBIENTE IN VALLE D'OFANTO.

Domenica 21 gennaio, Radio Rai ospita ancora una volta il territorio di Puglia Imperiale Turismo dedicando la puntata di "Capitan Cook" in onda su Radio Uno a partire dalle ore 8,36 all'iniziativa "Il Treno dell'Archeologia e dell'Ambiente nella Valle dell'Ofanto".
Ospiti il Direttore di Puglia Imperiale, Alessandro Buongiorno, e il Presidente del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia, Nino Vinella, che anticiperanno una sorpresa per i turisti: l'utilizzo del Treno storico sulla ferrovia Barletta-Spinazzola per domenica 27 maggio a conclusione della IX Settimana della Cultura.

Per maggiori approfondimenti: http://www.radio.rai.it/radio1/capitancook/index.cfm


La scheda:

Nella valle dell’Ofanto: “il Treno dell’Archeologia e dell'Ambiente”



Il treno dell’archeologia corre sulle rotaie della ferrovia da Barletta a Spinazzola, quel serpeggiante tratto di binario lungo una settantina di chilometri costruito verso fine Ottocento per collegare l’alta Murgia alle grandi linee di comunicazione attraverso la valle dell’Ofanto, che costeggia nella parte terminale fino all’Adriatico.
Toccando Canosa di Puglia verso Minervino Murge e Spinazzola per poi innestarsi sulle terre lucane, è un viaggio dove le suggestioni della storia si mescolano alle tradizioni, il folklore s’intona alla buona cucina ed all’ambiente in un paesaggio dove questo lembo di splendida campagna pugliese regala immagini da cartolina durante ogni stagione dell’anno. In appena nove minuti, immergendosi attraverso lussureggianti vigneti ed oliveti secolari, il treno dell’archeologia lascia Barletta per la stazioncina di Canne della Battaglia, unica struttura ferroviaria di tutta Italia dove turisti e passeggeri scendono direttamente non in un paese abitato ma nell’area archeologica di un sito di fama mondiale, segnata indelebilmente dalle tracce del passaggio di Annibale il Cartaginese, che qui, nell’agosto del 216 Avanti Cristo durante la Seconda Guerra Punica, distrusse le legioni romane con la sua avvolgente manovra a tenaglia replicata dagli americani nella Guerra del Golfo nel 1991 contro Saddam Hussein. Una lezione di strategia e di geniale tattica militare tuttora insegnata in tutte le accademie militari del mondo.
Dallo sperone calcareo che domina il teatro naturale di quella sanguinosa disfatta nella pianura ofantina, Canne ( importante sede episcopale legata alla figura del Santo Vescovo Ruggiero) sovrasta tutto l’orizzonte fino al Gargano con la sua cittadella, ed è essa stessa lo spettacolo di un agglomerato urbano tuttora in fase di scavo, dove si allineano nell’Antiquarium reperti di civiltà che spaziano dal VI millennio prima di Cristo fino al XIII secolo. Dalla stazioncina si può proseguire verso l’antica fontana di San Ruggiero ed i vicini scavi di San Mercurio, sull’omonima collinetta, o presso il vicino menhir oppure recarsi nella zona dei Sepolcreti, dove le numerose testimonianze della presenza umana organizzata si concentrano nei resti dei villaggi protostorici ben documentati da pannelli didattici illustrativi e sussidi multimediali.
(A cura di Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia – Trenitalia)


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