Le opere di conservazione proseguiranno fino a settembre: ma per l’ultimazione dei lavori molto dipenderà dalle donazioni dei fedeli

Tornerà all’antico splendore la chiesa dell’Immacolata Concezione. I lavori di restauro della facciata, più complessi del previsto, proseguiranno almeno fino a settembre. Il progetto di recupero, restauro e messa in sicurezza è ampio ed interessa sia il luogo di culto, sia le opere d’arte sacra, contenute nell’interno. Sino ad ora è stato risanato il tetto e rimessa a nuovo una parte della facciata. Nei prossimi mesi si dovrà procedere alla pulizia, messa in sicurezza e restauro di alcuni locali interni e risanare la parte rimanente della facciata. Per il prosieguo molto dipenderà dalle donazioni dei fedeli, un contributo prezioso che ha consentito di avviare i lavori e completare il restauro di molte opere, che altrimenti sarebbero state rovinate dall’incuria del tempo.

«Si sta cercando - ha detto don Mimmo Francavilla parroco dell’Immacolata e direttore della Caritas diocesana - di valorizzare un luogo di culto che fa parte però del patrimonio storico-culturale di tutta la comunità minervinese. Se si crede nelle opportunità turistiche di un territorio, è necessario partire dalla salvaguardia e dal recupero del preesistente, dei siti culturali e storici. Va poi sottolineato che la facciata di questa chiesa svolge un ruolo importante nel contesto architettonico della piazza in cui è collocata, per cui i lavori di restauro acquistano più rilievo. La valorizzazione del patrimonio artistico resta lo strumento privilegiato per rendere fruibili e accessibili al pubblico i luoghi di culto e le opere d’arte». L’obiettivo del restauro è duplice: conservare le caratteristiche estetiche originarie della chiesa e intervenire per risanare i danni causati dal tempo, da fattori fisici, biologici e atmosferici. Nel contempo si punterà a consolidare l’impianto della facciata dal punto di vista architettonico, valorizzando gli aspetti storici e salvaguardo l’immagine originale di questa splendida chiesa del XVII sec.

Tra le altre iniziative, ce n'è una davvero interessante. Don Mimmo sta lavorando alla stesura di una pubblicazione che racconterà gli aspetti più significativi del progetto complessivo di restauro delle antiche tele sacre conservate all’interno della chiesa, un vero e proprio scrigno dell’arte cristiana. Il senso del loro recupero - sia per la Chiesa che per la comunità - è di gran valore. Il deterioramento delle tele, dopo secoli di storia senza restauro (dovuto a polveri, fumo delle candele, precedenti restauri, caduta di colore) rischia di danneggiare opere di rara bellezza. Grazie all’impegno della parrocchia, dai fedeli e dal parroco, don Mimmo, negli anni, sono state restaurate diverse tele sacre, tra cui la tela settecentesca del “Matrimonio della Vergine” della scuola giordanesca e la “Natività ” di Gennaro Scanno.

Rosalba Matarrese

Fonte: La Gazzetta del Nord Barese 20.02.2007