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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

25/03/2007.  Comune di Barletta - INCONTRO DI STUDI PUGLIA IN-DIFESA E PRESENTAZIONE LIBRO “IL SIGNORE DELLA PAURA”.



Barletta, venerdì 23 marzo 2007 - Il 28 marzo 2007, dalle ore 16.30, presso la Sala Rossa del Castello di Barletta si terrà l’incontro di studi Puglia In-Difesa. Beni ambientali e culturali che scompaiono: che fare? Il programma prevede i saluti del Sindaco di Barletta Nicola Maffei, quelli del professor Raffaele Licinio (Università di Bari e Direttore del Centro di Studi Normanno - Svevi), e gli interventi del prof. Franco Cardini (Università di Firenze) su Il mosaico pavimentale di Pantaleone nella Cattedrale di Otranto, della prof.ssa Maria Teresa Rauzino (Centro studi Martella di Peschici) su L’abbazia benedettina di Kàlena, e del prof. Andrea Salvemini (Università di Potenza) su Il fiume Ofanto. A coordinare la discussione sarà il giornalista del Corriere della Sera Marco Brando.
L’incontro di studi pone l’attenzione su un caso per ogni antica circoscrizione amministrativa pugliese (Terra di Bari, Terra d’Otranto e Capitanata) ed ha come obiettivo l’avvio di una discussione seria sulle necessità di recupero e salvaguardia delle risorse culturali, sia come patrimonio storico da mantenere che come veicolo di ricchezza per il territorio. L’incontro rappresenta, inoltre, un ulteriore passaggio nella collaborazione tra Comune di Barletta e Centro di Studi Normanno - Svevi di Bari, avviata già nell’ottobre 2006 e in continua crescita.
Il Sindaco Nicola Maffei aveva dichiarato già durante le ultime Giornate Normanno - Sveve che “un’istituzione locale, preliminarmente ad ogni altra considerazione sulle politiche di sviluppo del territorio, ha il dovere di avviare un precisa e seria analisi delle vocazioni che quel territorio offre oggi ed ha offerto nel corso della sua millenaria storia ai propri abitanti. Quelle vocazioni costituiscono le possibilità che sono offerte dalle politiche culturali e di turismo, o dalla formazione seria e impegnata dei giovani”.
É per questo che, insieme al coinvolgimento diretto dei grandi centri di cultura del territorio, di cui il Centro di Studi Normanno - Svevi di Bari è esempio, il Comune di Barletta ha acconsentito all’avvio di una riflessione sulla nostra terra di Puglia. Si pensi al caso dell’abbazia di Kàlena, patrimonio di primissimo ordine e di storia millenaria, oggi in serio pericolo o al fiume Ofanto, in questi mesi oggetto di discussione per una tutela e salvaguardia ambientale che stentano a trovare una programmazione oculata da parte dei comuni che sono bagnati dal fiume stesso. Non ultimo il mosaico della Cattedrale di Otranto, uno degli emblemi della cultura e della storia del Mezzogiorno, oggetto prezioso sia per i significati teologici ad esso legati che per quelli artistici e della vita materiale. La nostra storia ha parlato chiaro. La Puglia, terra di frontiera per millenni, deve riappropriarsi del ruolo centrale che il Mediterraneo le impone, e farlo significa anche valorizzare l’immenso patrimonio culturale che conserva, quale biglietto da visita per lo scambio culturale tra paesi.
Anche per questo Franco Cardini ha scelto Barletta per presentare in prima nazionale il suo ultimo libro, Il signore della Paura. Tre cavalieri verso la Samarcanda di Tamerlano, Mondadori 2007, il 28 marzo 2007 immediatamente dopo l’incontro di studi, alle ore 19.30 presso il Punto Einaudi di Barletta. L’autore ha scritto un romanzo affascinante, denso di suspance e di colpi di scena, ambientato nel mondo Mediterraneo del Quattrocento, tra Firenze, la Castiglia, le nostre coste Adriatiche, la Terrasanta sino, seguendo l’antica via della seta, alla capitale del regno di Tamerlano, ultimo grande sovrano erede di Gengis Khan. A discutere con lui di storia e cultura, di interazione tra popoli e integrazione, con una profonda riflessione anche sui giorni nostri, ci saranno il prof. Vito Bianchi (Università di Bari) e il Centro di Studi Normanno - Svevi di Bari. La serata costituirà inoltre il primo appuntamento di Barletta Bibliofestival 2007, manifestazione di invito alla lettura attraverso iniziative legate ad incontri con autori e avvenimenti culturali con protagonista il libro. L’intesa tra Comune di Barletta e Centro di Studi Normanno-Svevi è su questi temi piena e costituisce oggi uno dei punti di partenza per il rinnovo delle politiche culturali di ampio respiro che il Comune intende attuare con il sostegno pieno della comunità scientifica internazionale legata al Centro di Studi Normanno Svevi e all’Università di Bari.

Informazioni - Centro di Studi Normanno Svevi di Bari. Direzione 080-571.4317. Segreteria: 3280169937; 3497514788






 

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