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Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

12/07/2007.  BARLETTA - "SIGNORA NAPOLETANA" DI DE NITTIS: E' SEMPRE POLEMICA FRA ARTE E BUSINESS.

Il Sindaco Maffei apre la sottoscrizione pubblica ma non mancano le reazioni


“SIGNORA NAPOLETANA”: C’È UN CONTO CORRENTE PER I VERSAMENTI.
IL DIPINTO A PALAZZO DELLA MARRA TRA ALCUNE SETTIMANE


Martedì 10 luglio 2007 - Ha avuto luogo questa mattina a Palazzo della Marra la conferenza stampa del Sindaco di Barletta, Nicola Maffei, per un aggiornamento sugli sviluppi del possibile riacquisto del dipinto di De Nittis “Signora napoletana”, battuto all’asta londinese “Cristhie’s” lo scorso 26 giugno e aggiudicato al barlettano Lino Tatò, anch’egli presente all’incontro odierno. Ufficializzate, per la circostanza, le coordinate bancarie dove far confluire i versamenti di quanti fossero interessati a collaborare con l’Amministrazione comunale di Barletta per la riuscita dell’iniziativa.
“Le manifestazioni d’interesse per aderire ad una pubblica sottoscrizione non sono mancate – ha spiegato Maffei nel corso della conferenza stampa – ed è questa una testimonianza di grande orgoglio da parte dei barlettani e, più in generale, dell’attenzione che è stata dimostrata verso quest’opera d’arte non soltanto dai miei concittadini. Confermano quanto dico le disponibilità in tal senso pervenute oltre che dal territorio della sesta Provincia, anche da province contermini. Tutto questo fa senza dubbio ben sperare”. Come anticipato, per l’occasione il Sindaco ha reso note le coordinate bancarie necessarie per cominciare ad accogliere concretamente i versamenti: da giovedì prossimo sarà attivo presso Banca CARIGE il

CONTO CORRENTE n° 8624/80 (ABI 06175, CAB 41350, CIN Z)
“SIGNORA NAPOLETANA – FONDI PER QUADRO DE NITTIS”.


L’attuale proprietario del quadro, Lino Tatò, ha tenuto ha precisare che non chiederà rincari sulla cifra corrisposta (365.000 Sterline, comprensive di commissioni) per aggiudicarsi all’asta il prestigioso olio su tela di De Nittis, e che contribuirà egli stesso a sostenerne il riacquisto con 25.000 Euro.
“Il Comune – ha precisato il Sindaco Maffei, che ha dato il via all’operazione offrendo parte della propria indennità di primo cittadino – delibererà successivamente, in sede di bilancio di previsione, l’integrazione per colmare la differenza rispetto a quanto ricevuto attraverso il contributo dei cittadini. Uno sforzo che auspico minimo per l’Ente, a fronte di una collaborazione da parte di imprenditori e professionisti sulla quale contiamo molto. Già disponibili, tra gli altri, il Patto Territoriale Nord Barese – Ofantino e molti privati”.
Il dipinto, attualmente, è ancora a Londra in attesa di ottenere la licenza di esportazione “Con recapito – ha precisato Tatò – Palazzo della Marra”. Infatti la “Signora napoletana” sarà esposta in visione gratuita per alcuni mesi prima di arricchire la dotazione della Pinacoteca “Giuseppe De Nittis”, sede permanente della collezione dell’artista barlettano. Questo, presumibilmente, tra quattro – cinque settimane. Il Sindaco Maffei, in chiusura di conferenza stampa, ha ribadito il personale ringraziamento ai mass media che sono stati e saranno “determinanti per mantenere viva l’attenzione su questo avvenimento”.

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Alto e forte era e resterà il mio deciso “no” protestato come cittadino-contribuente all’acquisto del quadro “Signora Napoletana” che il Comune intenderebbe fare suo con una offerta pubblica di acquisto rivolta all’attuale detentore di quest’altro De Nittis.
Un no razionale e consapevole, dati anche i tempi difficili della finanza locale ed i costi della politica che fanno venire i mal di pancia ai tantissimi cittadini appena uscita dal salasso dell’Ici e quant’altro. E’ questione di metodo (è proprio giusta una simile linea di condotta? Può un ente pubblico impegnare se stesso ed impegnare soggetti terzi in una siffatta cordata artistico-finanziaria?) nonché questione di contenuto: se dovessimo allora quantificare l’intera collezione conservata a Palazzo Della Marra e dare un prezzo finale in corrispettivo ad eventuali maggiori entrate, il Comune di Barletta potrebbe emettere direttamente i propri Boc garantiti dal patrimonio denittisiano e ripristinare di colpo (con tali e tante garanzie) il deficit di bilancio!!!:::
Ma andiamoci piano. Se anche putacaso l’attuale normativa offrisse degli spiragli alla civica amministrazione per acquisire a titolo oneroso l’ennesimo quadro di De Nittis, quali vantaggi a lunga distanza ci deriverebbero a fronte dell’immediato esborso di circa 600.000 euro al possessore?
Non è mica… la Gioconda: di De Nittis ne abbiamo tanti, e ciascuno di loro racconta l’avventura artistica di un pittore che oggi, grazie ad Artemisia, la società organizzatrice dell’evento-mostra che chiuderà il 15 luglio, si può conoscere sotto ogni punto di vista al modico costo di un biglietto d’ingresso a Palazzo Della Marra.
Quale altro vantaggio di natura estetico-critica ne ricaveremmo dal vedere appeso alle mura restaurate della Pinacoteca un dipinto denittisiano espertizzato a Londra e proveniente da un’anonima “collezione privata romana”.
Stando così le cose, vorrei pertanto offrire io stesso una via d’uscita sia al Comune sia all’attuale detentore di “Signora napoletana”: che il primo accetti pure dal secondo il quadro in questione ma solo sotto forma di donazione gratuita e previa autentica notarile, contribuendo con questo gesto, bello quanto disinteressato, a ristabilire l’equilibrio tra il denaro investito nell’asta londinese e l’incommensurabile valore dell’arte di Giuseppe De Nittis. Ovviamente noi barlettani ci addosseremmo il costo della targhetta in ottone smaltato da esporre sotto il quadro in bella evidenza ed a perpetua memoria della donazione. Ci state?

Nino Vinella
Presidente Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia
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Clicca qui per visionare l'articolo di Nino Vinella apparso sulla Gazzetta del Nord Barese lunedì 10 luglio 2007







 

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