Nasce in Puglia il registro nazionale delle associazioni di promozione sociale. La terza commissione consiliare approva a maggioranza il ddl

"E' una legge che la Puglia aspetta sin dal 2000, sin da quando cioè fu approvata la legge nazionale n.383. Finalmente quindi anche la nostra regione avrà una normativa sulle associazioni di promozione sociale, attesa da molto, troppo tempo". Soddisfatta l'assessore alle politiche sociali della regione Puglia Elena Gentile al termine della seduta della terza commissione consiliare che ha approvato a maggioranza, con il voto di astensione dei partiti della minoranza, il disegno di legge sulle "norme di attauzione della legge 7 dicembre 2000, n.383, disciplina delle associazioni di promozione sociale". Nove articoli per dotare la Puglia di un registro nazionale delle associazioni di promozione sociale "con il fine di consentire il riconoscimento di queste organizzazioni - ha detto il presidente della commissione Dino Marino - e l'accesso ai benefici che tale atto offre, sul piano fiscale, della interlocuzione con le istituzioni pubbliche, dello stimolo a sviluppare nuove attività". Importante l'istituzione dell'Albo per l'assessore Gentile "perché così si consente alle associazioni di promozione sociale di poter intercettare quelle opportunità di crescita legate anche, per esempio, al concorso per il riparto delle risorse del 5 per mille del gettito dell'imposta sui redditi delle persone fisiche. Stiamo costruendo una Puglia solidale ancora una volta, dove il volontariato diventa realmente protagonista". La legge prevede anche l'istituzione, all'interno dell'Osservatorio delle politiche sociali, di un'apposita sezione dedicata all'associazionismo di promozione sociale. Nel corso dell'esame del testo del disegno di legge, il presidente della commissione Dino Marino ha accolto e fatti propri alcuni emendamenti, quelli ritenuti più importanti, presentati, nel corso delle audizioni, dal Forum terzo settore, dal Forum associazione famiglie e dall'Associazione famiglie numerose. Il ddl ora deve essere approvato dall'Aula consiliare entro trenta giorni. (su.nap.)

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dell'Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie
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