www.comitatoprocanne.com

Meteo Puglia










CANNE DELLA BATTAGLIA:
RIPULIAMO DALLO SCEMPIO LA FONTANA DI SAN RUGGIERO
Vai al sito


Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

20/12/2007.  NATALE - MESSAGGIO DI DON MARIO PELLEGRINO, PARROCO DELLA PARROCCHIA BRASILIANA DI SANTA HELENA GEMELLATA CON L'ARCIDIOCESI DI TRANI-BARLETTA-BISCEGLIE.



"Pace in terra alle persone che Dio ama"


Carissimi amici, fratelli e sorelle in Cristo, e benefattori della missione di Santa Helena,
siamo ormai vicini a celebrare la festa del Natale e ad intraprendere un nuovo anno di grazia con il Signore Gesù. Ecco perché, anche a nome di tutte le persone che fanno parte della famiglia cattolica di Santa Helena, sento la gioia ed il dovere di ringraziarvi per tutto ciò che fate per noi e di darvi gli auguri di una santa ri-nascita in Cristo.
In quest'ultimo periodo ho vissuto la gioia di forti esperienze che mi hanno fatto già "celebrare" nella vita il Natale, anche se so quanto sia difficile descrivervi l'infinito e tenero amore di Dio Padre-Madre che ama i suoi figli. Fra i tanti casi che mi sono accaduti voglio condividere con voi e raccontarvi la rinascita di Jaciane, una bambina di 11 anni che viveva incatenata in casa, e di Raimundo Fausto, un giovane tossicodipendente che è uscito dalla morte della droga e dell'alcool.
Infatti, quando ci domandiamo angosciati: perché il dolore e la violenza, perché l'umiliazione e l'abbandono, perchè l'indifferenza e tanto male attorno a noi, sembra che perfino Dio rimane silenzioso. E così per "distrarci" abbiamo trasformato il Natale dalla festa della nascita del Bambino Gesù alla festa della Tredicesima, dalla ricerca di un Dio fattosi carne alla ricerca affannosa di regali da scambiarci, dalla Luce del nostro Salvatore che viene alla luce di tante lampadine ad intermittenza che avvolgono le nostre strade, dall'Attesa del nostro Messia all'attesa di un "babbo natale".
Oggi, però, in questo Natale, Dio vuole parlarci. E noi dobbiamo rimanere in silenzio, non fare più domande: ascolta tu il racconto dell'evento colmo di dolcezza divina e umana: Dio è nato bambino, Dio si è fatto storia. Dio non risponde al perché della nostra sofferenza: soffre con noi. Dio non risponde al perché del dolore: si è fatto l'uomo dei dolori. Dio non risponde al perché dell'umiliazione: si umilia.
Non siamo più nella nostra solitudine immensa: Egli è con noi. Tacciono gli argomenti della ragione. Parla il racconto del cuore: viene narrata la storia di un Dio che si è fatto bambino, che invece di interrogare agisce, che invece di rispondere vive una risposta.
E così ho avuto la gioia di vivere quest'anno la Nascita del bambino Gesù in Jaciane, una bambina di 11 anni che viveva incatenata nella sua casa di fango e paglia tutte le volte che la madre (abbandonata anche lei dall'uomo che l'aveva messa incinta) era costretta ad uscire in cerca di un tozzo di pane per sfamare i suoi figli. La prima volta che sono andato nella sua casa, Jaciane era tutta sporca, incatenata al piede destro con una catena di circa un metro e mezzo fissata al legno che fungeva da colonna della casa. La sua stanza aveva semplicemente un'amaca dove dormiva, un orinale dove faceva i suoi bisogni, uno sgabello ed un contenitore d'acqua. A farle compagnia c'erano unicamente una miriade di insetti, di galline e di maialetti. Due anni fa, mi raccontava, Jaciane era stata stuprata e da allora lei ha abbandonato la scuola e gli amici per fuggire da questa non-vita. La madre, disperata e senza nessun appoggio, non sapeva più come "tenerla in casa", visto che varie volte sua figlia era stata incontrata girovagando senza meta e addirittura incontrata nella foresta, e per questo, presa dalla disperazione, aveva trovato come unica soluzione quella di incatenarla a casa. Dopo aver visitato Jaciane, mi sono rivolto ai servizi sociali del municipio, ma questi hanno alzato le mani e chiesto cosa la Chiesa poteva fare. La risposta non poteva tardare e oggi Jaciane vive con un'altra famiglia (una specie di affido), tentando di dimenticare il passato e nascendo a una nuova vita. La famiglia affidataria è diventata così per Jaciara la visita dei Magi che le hanno offerto l'oro della solidarietà e della calorosa accoglienza, l'incenso della condivisione della sua sofferenza e la mirra di una nuova vita carica di tenerezza e d'amore.
Grazie a Dio, quest'anno ho vissuto il Natale nel Bambino Gesù Raimundo Fausto, un giovane di circa 25 anni che viveva di mille espedienti (anche di furto) per sopravvivere alla giornata. La sua casa, avendo per tetto le stelle del cielo, era sotto il ponte di Santa Helena, alla riva del fiume Turiaçu, senza nessun amaca o vestito da cambiare: aveva solo un paio di short ed una maglietta; il suo cibo molte volte era unicamente la droga e l'alcool che comprava dalla vendita di biciclette rubate e i suoi amici erano unicamente i cani che passavano lungo il fiume. Diverse volte, aveva bussato alla porta della casa parrocchiale per chiedere un aiuto economico e poter mangiare qualcosa; quando però l' ho scoperto usare i soldi per comprare una bottiglia di cachaça (alcool allo stato puro), gli dissi che stava tradendo la mia fiducia e che non avrebbe più ricevuto un mio aiuto. Un giorno però, pieno di ferite e lividi, bussa sanguinante alla casa parrocchiale e con le lacrime agli occhi mi chiede non un aiuto economico, ma una maniera di uscire da questa non-vita. Mi raccontò che era stato picchiato a sangue da un gruppo di ragazzi, mandati dal loro leader al quale aveva sottratto la bicicletta, che mille volte preferiva essere colto in flagrante nei suoi furti per poter avere almeno le mure di una casa, quella carceraria, dove poteva ricevere un piatto caldo al giorno e farsi una doccia. Mi diceva che certamente nell'inferno si trattano i dannati meglio di come lui stava vivendo e mi confidava che tutte le volte che mi veniva a trovare ritornava nella sua "casa" sotto il ponte, con un pizzico di felicità non per aver ricevuto un aiuto economico o avermi preso in giro un altra volta, ma per la stretta di mano che gli davo come segno di fiducia che per lui era segno di vita. Nacque così l'idea di inserirlo in una casa di recupero; ora, dopo vari mesi di trattamento, lui oggi ha trovato un lavoro, ha riacquistato una famiglia, in quanto la sorella lo ha riaccolto nella sua casa, ha ritrovato un Dio che lo ama: è ri-nato. Come allora non festeggiare anche con lui il Natale?
Guardando a Dio, divenuto tenerezza in Raimundo Fausto e gioiosa povertà in Jaciane, che condivide la nostra vicenda umana, è possibile anche quest'anno augurarci Buon Natale, nella certezza che, proprio grazie alla Sua presenza, nasce ogni giorno per noi la speranza di un mondo più giusto e più bello!
Per questo ricordati:
"Quando al mattino ti svegli col desiderio di amare il Signore e i fratelli,
quel giorno è Natale.
Quando t'incontri con qualcuno che soffre e sei generoso di parole di conforto e di aiuto,
quel momento è Natale.
Quando ti rechi da un ammalato e ti metti a servirlo,
quel gesto è Natale.
Quando educhi te stesso e gli altri a rinunciare a qualche cosa per offrirlo a chi è nel bisogno,
quell'atteggiamento è Natale.
Quando senti rimorso per lo spreco di denaro, pensando a chi muore di fame, e attui gesti di solidarietà fraterna,
per te comincia il Natale
Quando capisci che questa vita, resa arida dalle convenienze, dai rancori e dalla violenza, può essere abbellita dal tuo amore,
esulta perché è entrato nel tuo cuore il Natale".
Auguri, tuo amico e fratello in Cristo

Mario

Commissione Diocesana Cultura e Comunicazioni Sociali
dell'Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie
- http://www.webdiocesi.chiesacattolica.it/cci_new/vis_diocesi.jsp?idDiocesi=205







 

Stampa l'articolo

 
© Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia. Sede e Presidenza: Via Rizzitelli 62 - 70051 Barletta BT ITALY
Tel: (+39) 0883 532180 - Email: comitatoprocanne@oggiweb.com. Credits: OggiWeb www.oggiweb.com