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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

13/02/2008.  BARI - “CONTROLLO DEL PATRIMONIO BOSCHIVO, GIUNTA REGIONALE INADEMPIENTE”.

Il consigliere regionale di FI e presidente della VII Commissione, Gianfranco Chiarelli, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Se la Giunta Regionale si fosse posto come vero obiettivo da perseguire quello di evitare, nel 2008, il ripetersi della catastrofe incendi che ha colpito e distrutto meravigliosi scorci della nostra Regione nel corso del 2007, avrebbe dovuto adoperarsi molto tempo prima per garantire una migliore gestione del territorio e dell’ambiente, soprattutto attraverso la pianificazione di strategie e la previsione di interventi utili a combattere con efficacia il rischio degli incendi boschivi.

Invece oggi in Consiglio Regionale ci siamo trovati a prendere atto della mancata conclusione della procedura per l’affidamento del servizio di prevenzione e tutela del patrimonio boschivo regionale (servizio ancora in proroga fino al 28 aprile prossimo) e della necessità di autorizzare l’impegno di somme del bilancio 2008 per liquidare e pagare spese sostenute per la prosecuzione del servizio per il mese di dicembre 2007.

La presentazione di uno specifico disegno di legge in materia dimostra oggi la poca accortezza del centro sinistra pugliese che, dopo aver impedito il confronto nel Consiglio del 27, 28 e 29 dicembre ed aver privato la massima assise regionale delle sue prerogative presentando un sub emendamento che ha di fatto eliminato la possibilità di esaminare tutti gli emendamenti presentati (compreso il loro, riguardante i costi del monitoraggio e controllo del patrimonio boschivo), si è trovato oggi a dover porre rimedio ad una situazione che si è configurata con le caratteristiche di un “debito fuori bilancio”, come lo stesso Settore di Ragioneria sottolinea nell’esprimere parere tecnico contabile al Disegno di Legge.

Si è posto rimedio oggi più che ad un’obbligazione, alla totale assenza di una adeguata discussione in Consiglio sulla drammatica estate degli incendi 2007 che ha evidenziato come le dichiarazioni, gli annunci, le promesse fatte nei momenti del disastro siano vuote parole, necessarie per placare lo sdegno dei cittadini dell’intera Regione.

Avremmo preferito che ci si adoperasse per quantificare quelli che sono i costi per la collettività legati allo spegnimento degli incendi (circa 52 milioni di euro all’anno in Italia), cui va aggiunto il costo per il ripristino dei boschi bruciati, (circa 260 milioni di euro all’anno in Italia); avremmo preferito che si calcolasse il notevole impatto ambientale degli incendi; avremmo preferito, inoltre, che ci si ponesse il problema di attuare una seria attività di previsione e di prevenzione del rischio incendi al fine di ripristinare condizioni di normalità.Sarebbe stato opportuno oggi, confrontarsi sulle modalità e sugli interventi da attuare per prevenire il possibile disastro del 2008!

Purtroppo però questa attenzione alla prevenzione non è stata né viene soddisfatta da parte delle Istituzioni regionali, ed oggi non possiamo non constatare con profondo rammarico sia la loro totale impotenza di fronte al disastro estivo, sia la necessità di una radicale svolta nelle loro iniziative. Siamo stati chiamati semplicemente a sanare una grave irregolarità contabile al fine di evitare altri danni ed eventuali contenziosi, con conseguenti aggravi di costi per la Regione.Arriviamo così all’estate del 2008 in un clima di totale inerzia e rassegnazione: all’assenteismo totale del Ministro dell’Agricoltura e del Ministro dell’Ambiente, si contrappone l’inerzia del Capo del Dipartimento di Protezione Civile e la rassegnazione del Presidente Prodi capace solo di intuire la gravità della situazione e la necessità di fare presto: che cosa non si sa! Fino ad arrivare all’immobilismo della Giunta Regionale Pugliese che pur spende per monitorare ma che dimostra, di fatto, tutta la propria incapacità a prevenire tali catastrofi con una seria pianificazione degli interventi e delle risorse .

Se non si vuole ridurre il tutto ad una variazione di bilancio ed evitare che il problema si trasformi semplicemente in sperpero e clientelismo generalizzato, è necessario non solo la previsione nel bilancio regionale di rilevanti risorse finanziarie ma l’adozione di un efficace piano di tutela del patrimonio boschivo dagli incendi e di una riorganizzazione del sistema di protezione Civile.Tutto, naturalmente, partendo da un’analisi a monte su tutto quanto non ha funzionato, per arrivare a realizzare compiutamente una responsabilizzazione sia dello Stato Centrale sia della Regione cui spetta il difficile compito di tutelare il nostro patrimonio e la nostra gente”.







 

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