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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

29/08/2005.  Regione Puglia e WWF, una nuova stagione per la tutela dell'ambiente.

BARI - Un numero verde 800.085898 per i reati e i danni ambientali: per segnalare - ogni giorno dalle 8 alle 20 - incendi, abusi edilizi, inquinamento acustico, delle acque,del suolo e dell'aria. E' l'iniziativa dell'assessorato regionale al demanio marittimo e del Wwf Puglia presentata nel corso di un incontro al quale hanno partecipato il presidente della Regione, Nichi Vendola, l'assessore regionale al demanio marittimo, Guglielmo Minervini, il coordinatore regionale del Wwf, Pasquale Salvemini, e il direttore esecutivo di Ecoregione Mediterranea Wwf-Ricerche e progetti, Rosario Aiello.

"I cittadini - ha commentato Vendola - possono sentirsi fino in fondo proprietari di un bene pubblico che va curato, con amore come fosse la propria casa. Un numero verde dentro una politica di forte stigmatizzazione delle illegalità in campo ambientale è lo strumento che consente un rapporto immediato tra istituzioni e cittadini. Tutti sono in grado di fare meglio la loro parte. Questa iniziativa ci soddisfa perchè prelude a un ben più corposo piano di tutela e di riqualificazione della costa e all'introduzione di strumenti del governo del territorio che assumano la qualità ambientale come un vincolo assoluto".

"Siamo di fronte alla stagione delle prove concrete - ha detto ancora Vendola - e una di quelle più delicate riguarda l'innalzamento della soglia della tutela ambientale. E' un problema di legalità , ha a che fare con la cultura delle regole e la possibilita di disegnare uno sviluppo armonico del territorio pugliese, sapendo che il recupero dei valori paesistici, ambientali, artistici, archeologici, culturali è uno dei valori fondamentali di un'altra idea dello sviluppo. Pensiamo al numero verde come a un elemento di un percorso coordinato che parte della denuncia della insopportabilità della situazione della Puglia, seconda regione d'Italia per abusivismo. Un dato che pesa come un macigno sul presente e sul futuro. Tra le nostre priorità rientra il governo urbanistico del territorio, la programmazione delle scelte energetiche, un governo più razionale e meno emergenziale del ciclo dei rifiuti e un governo moderno e democratico del ciclo dell'acqua".

"Questo numero verde - ha detto Minervini - vuole stimolare una partecipazione condivisa. Si inserisce in uno sforzo quasi titanico che abbiamo intrapreso per restituire un regime di regole e tutela alle nostre coste che rappresentano una pregevole risorsa per il turismo. Nel corso di questa inversione di tendenza che abbiamo segnato negli ultimi due mesi riportando la tutela delle coste all'attenzione dei cittadini, abbiamo constatato quanto sia elevata la sensibilità della comunità regionale. Non un bene consegnato nelle mani di alcuni rapaci privati, ma nel cuore dei cittadini".

"Quello che è accaduto a Castrignano del Capo - ha aggiunto Minervini - con il consiglio comunale che si è sciolto perchè la maggioranza è entrata in aperto dissenso con il sindaco che in violazione di un'ordinanza della Regione voleva coprire un abuso edilizio è simbolico. Non siamo soli se accanto a noi ci sono cittadini, forze dell'ordine e autorità giudiziaria". "Con gli operatori del settore - ha concluso - abbiamo avviato un tavolo di concertazione per gestire da settembre le regole per il futuro e la attivita 'di rigoverno del passato, perche' il peggio è già avvenuto".

(ANSA) --- ECOPIAZZOLE" - LA CASSAZIONE: E' ATTIVITA' DI STOCCAGGIO SOGGETTA AD AUTORIZZAZIONE REGIONALE - LA PROVINCIA NON PUO' DEROGARE ALLA NORMA NAZIONALE E RISERVARE LA GESTIONE AI SINDACI "Isole ecologiche comunali" o "ecopiazzole".

Una importante sentenza della Cassazione chiarisce finalmente la reale natura formale di questa controversa figura giuridica, in ordine alla quale si sono confrontate fino ad oggi due scuole di pensiero totalmente antitetiche. La Suprema Corte, con la sentenza n. 26379/05 della terza sezione penale (Pres. Postiglione - Est. Onorato) depositata in data 18/7/05 (cc 21.4.05) con prot. n. 542/05 conferma un sequestro preventivo d' iniziativa nell'estate del 2004 dell'isola ecologica del Comune di Celle Ligure (SV) operato dal Comando Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente - Nucleo Operativo Ecologico di Genova.
La motivazione della pronuncia è perfettamente in linea con la teoria giuridica da noi sostenuta da tempo su questo sito in ordine alla natura di attività di gestione di rifiuti delle "ecopiazzole" come documentato dai diversi interventi pubblicati nell' "Area rifiuti" e smentisce ogni opposta linea interpretativa tendente alla deregulation per tali attività comunali. Peraltro, la sentenza attesta che nessuna pubblica amministrazione con un atto amministrativo può derogare ai principi generali della normativa nazionale sui rifiuti. (http://www.pmgline.com/clienti/dirittoambiente/file/news_152.doc) di Maurizio SANTOLOCI
LA SENTENZA COMPLETA http://www.vigilanzambientale.it/giurisprudenza/ecopiazzole.pdf









 

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