Sistemata l’area archeologica dell’Ipogeo dell’Oplita e realizzata presso la stessa un orto botanico. Fra le iniziative volte ad utilizzare i proventi della campagna del 5 per mille, la Fondazione Archeologica Canosina di concerto con Agriservice, ha realizzato presso l’area archeologica dell’Ipogeo dell’Oplita un orto botanico. Su suggerimento del WWF sezione di Canosa nella figura di Sabino Lagrasta e sotto l’attenta supervisione del vice presidente della Fondazione, già ispettore agrario, Franco D’Ambra, sono state messe a dimora piante di: carrubo, oleandro, alloro, rosmarino, ginestra, lavanda, salvia, origano, menta e cipresso. Importante è stato il contributo della ditta Agriservice srl di Canosa di Leonardo Matera. La stessa dottoressa Marisa Corrente che ha seguito i lavori ricorda che l'ipogeo è denominato dell'Oplita per il soggetto figurato rilevato al suo interno, è ubicato a 200 metri dalla Stazione in prossimità del Regio Tratturo. >>>


L'articolo di Antonio Bufano sulla Gazzetta del Nord Barese