Dopo aver letto sulla prima pagina dell’8 agosto l’intervento di Raffaele Iorio sulla Battaglia di Canne ed aver rispolverato le vecchie annate della Gazzetta nelle quali monotonamente il nostro “pigro” opinion maker rimesta nella sua solita aria fritta e rifritta i medesimi concetti da professore di liceo (Stalingrado dell’antichità, scontro di civiltà ed altre amenità varie ad uso e consumo di chi vuole lui e sa soltanto lui), , gli vogliamo dedicare la popolare canzone di Ivan Graziani, il quale, pur non avendolo di sicuro conosciuto (beato lui!), lo descrive così tanto bene da avergli lasciato un bellissimo epitaffio con tanto di ritratto da mettere sul comodino.
Ma avranno mai letto dalle parti della Tunisia quanto va scrivendo dal 1997 (anno dei Giochi del Mediteraneo a Bari) Ele Iorio su Annibale? Che ne pensa oggi Mohamed Assine Fantar, direttore del Museo del Bardo a Cartagine e socio straniero dell’Accademia dei Lincei? Si staranno rivoltando nella tomba il compianto Sabatino Moscati, che fu presidente dei Lincei e punicista di prima classe, con Giancarlo Susini dell’Università di Bologna? E Gianni Brizzi, collaboratore della Rai e docente dell’Università di Udine, allievo di Moscati ed oggi unico in grado di spiegare al mondo cosa significhi ridare senso alla personalità di Annibale come ambasciatore di una nuova comprensione multietnica?
Perché non spendiamo in questa operazione quei famosi mille euro persi da Raffaele Iorio nel suo concorso sulla filastrocca che ha indovinato il nostro bravo concittadino Angelo Torre, e che costui non ha mai preteso d’incasare benché abbia vinto e stravinto ridicolizzando la saccenteria del nostro professore?… Altro che pigro: io direi che sia proprio avaro!

Nino Vinella
A nome proprio e del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia
Barletta

Lettere al Direttore
Gazzetta del Mezzogiorno
Martedì 6 settembre 2205


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