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CANNE DELLA BATTAGLIA:
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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

23/07/2008.  BRUCIA CANNE DELLA BATTAGLIA: MA GLI INCENDI SI DEVONO PREVENIRE CON ADEGUATI MEZZI E DISPONIBILITA’.

Nell’estate dei misteriosi incendi sotto indagine di sospetto, anche quest’anno la Cittadella di Canne della Battaglia è andata a fuoco. E’ tutto nero carbonizzato da ieri il fianco della celebre collina archeologica, per capirci quello sottostante alla colonna celebrativa della battaglia eretta dal prof. Michele Gervasio nell’estate 1939, che si affaccia sulla strada provinciale “Salinelle”. E così i bagnanti-pendolari che si spostano da Canosa verso Margherita di Savoia verso il mare lungo questa via potranno, per così dire, ammirare i devastanti effetti provocati da un incendio le cui origini sono sempre abbastanza sospette.
Dopo i roghi del deposito Trasmar e di via del Gelso, il “Nerone” di turno (se di mano dolosa si tratta) si é… cimentato a Canne della Battaglia anche a spese dei nostri più preziosi beni culturali: in paradossale e assurdo contrasto con il campo di ricerca archeologica appena cominciato sulla opposta collina di San Mercurio.
A domare l’incendio dell’altro giorno sulla collina della Cittadella, i nostri bravi vigili del fuoco, che ci hanno impiegato più tempo perché sono dovuti arrivare da via Canosa, mentre, se il ponticello sotto la ferrovia Barletta-Spinazzola nei pressi della stazioncina di Canne fosse allargato, la velocità di intervento sarebbe molto maggiore e più efficaci i risultati dello spegnimento.
Il nostro Comitato queste cose le ha denunciate e scritte più volte, anche indirizzandosi alle competenti sedi istituzionali (Comune di Barletta in quanto proprietario dei luoghi e Soprintendenza) coinvolgendo la Barsa che, per missione e possibilità d’impiego mezzi e risorse, è il naturale braccio operativo meglio delegato all’uopo.
Non si tratta di interventi estemporanei: la collina fiorisce ad ogni primavera e puntualmente ad ogni estate le sterpaglie sono a grosso rischio (vero) di incendi. Quindi, il problema è a carattere stagionale, è una questione endemica che va affrontata e risolta con impegni programmatici a adenza annuale periodica fissa.
La Barsa dovrebbe essere di presidio permanente su Canne della Battaglia: tra prevenzione boschiva e anti-incendio, piantumazione di nuove essenze (anche per impedire smottamenti a carattere franoso dall’alto della Collina di Canne), manutenzione del verde e quant’altro, oltre allo smaltimento differenziato dei rifiuti, il lavoro ce n’è ed avanza in ogni parte dell’anno.

Nino Vinella
Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia
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Barletta,lunedì 21 luglio 2008





 

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