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07/04/2009.  BARLETTA - INQUINAMENTO DELL'ARIA: ALLARME PER DUE FABBRICHE.


Era il 1991 quando, su disposizione dell’Ufficio Igiene pubblica, fu effettuato un rilevamento della qualità dell’aria in città. I dati resi noti dall’Istituto di Medicina del lavoro dell’Università di Bari evidenziarono la presenza di forme di inquinamento derivanti soprattutto dal traffico. A distanza di 18 anni una nuova campagna effettuata dall’Arpa Puglia, commissionata dal comune di Barletta, ed effettuata nei periodi tra il 15 luglio al 11 agosto e dal 11 settembre al 8 ottobre del 2008 con una centrale di rilevamento mobile ubicata in via del Mare, mette in evidenza che, così come riportato nella relazione tecnica n. 1/Aria/08, «a Barletta sono presenti diversi insediamenti produttivi responsabili di immissioni inquinanti in atmosfera: tra i più rilevanti si evidenziano il cementificio Buzzi Unicem e lo stabilimento di produzione di fertilizzanti della Timac Italia».
Altro dato importante che si evince dalle conclusioni è che: «Durante le campagne di monitoraggio le concentrazioni più elevate registrate sono state quelle del PM10 e dell’ozono. Considerando che l’andamento delle concentrazioni di PM10 in atmosfera è regolata da variabili di carattere meteorologico, tanto che in siti di monitoraggio distanti tra loro ma appartenenti alla stessa regione geografica si riscontrano generalmente valori di concentrazione paragonabili, è ipotizzabile la presenza di una sorgente locale di particolato fine. Dalle risultanze delle due campagne condotte si è portati a escludere che tale fonte possa essere il traffico autoveicolare: le concentrazioni di benzene, che delle emissioni da traffico sono un tracciante, sono state basse durante l’intero periodo del monitoraggio». In merito all’ozono: «Il valore limite per la protezione della salute umana per l’ozono, nel corso delle due campagne, è stato superato 26 volte ».
Lanciare l’allarme gli esponenti del Comitato per la Salute pubblica. Scrivono il vicepresidente Mauro Papagno e Marco Pedico: «La situazione ambientale della zona è critica per la salute di tutti i cittadini barlettani. Non è certamente nostra intenzione creare allarmismi inutili e sterili ma chiediamo lumi e risposte concrete. Al sindaco Nicola Maffei chiediamo risposte concrete e provvedimenti che sono nel suo potere per l’immediata soluzione di questo grave problema».
«Il monitoraggio è stato fortemente voluto dall’Amministrazio - ne per dare ai cittadini risposte basate su dati certi in merito ai livelli di inquinamento presenti nella zona di via del Mare. Proprio al fine di ricondurre il particolato misurato ad una fonte emissiva certa, è stato richiesto all’Arpa di effettuare una speciazione del particolato. Un’aria respirabile e che non contenga sostanze pericolose per la salute è un diritto dei cittadini e l’Amministrazione ha avviato questo percorso proprio per dare le giuste risposte ai residenti della zona - scrive l’assessore Caterina Dibitonto -. Purtroppo quando si decide di affrontare con coraggio situazioni e si decide di andare in fondo avviando percorsi di conoscenza, può capitare di riscontrare situazioni problematiche. È la prima volta che Barletta ha dei dati certi sui valori di qualità dell’aria. Avrei di gran lunga preferito apprendere notizie diverse e purtroppo non è stato così: si sono osservati superamenti delle concentrazioni di polveri e ora si tratta di capire cosa queste polveri contengono».

GIUSEPPE DIMICCOLI
La Gazzetta del Nord Barese

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