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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

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11/06/2009.  BENI CULTURALI – RIENTRANO DAGLI USA ANCHE GLI EX VOTO RUBATI A CANOSA.


NEW YORK. C'era materiale a sufficienza per aprire un piccolo museo. Una raccolta di antichità e documenti di un valore compreso tra i cinque e i dieci milioni di dollari verrà consegnata dall’Fbi (Federal Bureau of investigation) al governo italiano dopo essere stata scoperta in un appartamento di Berwyn, nello stato dell’Illinois.
ACQUISTI ILLEGALI -La collezione apparteneva a John Sisto, un antiquario di origine italiana morto nel 2007, che attraverso il padre Giuse ppe acquistava illegalmente i manufatti in Italia e li spediva poi negli Stati Uniti. Tra gli oggetti catalogati ci sono documenti vaticani, una dedica scritta a mano da Benito Mussolini, corrispondenze tra sovrani europei, dipinti e alcune statue. L’Fbi, in collaborazione con le autorità italiane, ha identificato nella regione di Bari l’origine di gran parte del mat e r i a l e.
RESTITUITI ALL’ITALIA -Gli oggetti – tra questi una piccola collezione di ex voto da Canosa – saranno rimpatriati in settimana per essere studiati e esposti in musei.
Il piccolo tesoro era conservato nell’appartamento di Sisto, che negli ultimi anni della sua vita aveva ricevuto pressioni dalla famiglia perchè restituisse i reperti contrabbandati. Il figlio Joseph Sisto, che vive in Georgia, ha spiegato al Chicago Tribune che il padre collezionava gli oggetti per il piacere di averli in casa, non per profitto.
«Se ne era innamorato», ha aggiunto.
Alla morte del padre, Joseph chiamò la polizia e fece entrare gli agenti nell’appartamento.
DUE ANNI DI STUDI - «C'erano oggetti disseminati ovunque, non avevo mai visto una cosa simile in trentatrè anni di servizio», ha raccontato William Kushner, capo della polizia di Berwyn.
Lo studio dei reperti, durato due anni, ha permesso alle autorità americane e italiane di identificare l'origine di milleseicento dei tremilacinquecento manufatti conservati nell’appar tamento.
Ross Rice, portavoce dell’Fbi, ha chiarito che nessuno verrà incriminato per la vicenda. I quasi duemila oggetti la cui origine non è stata verificata verranno riconsegnati alla famiglia Sisto.
I reperti identificati verranno invece spediti in Italia lunedì. «È la cosa migliore», ha spiegato a tale proposito Joseph Sisto che poi ha concluso affermando: «Parliamo di storia non ancora svelata. Non dovrebbe restare assolutamente a conoscenza di un uomo solo».





 

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