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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

02/07/2009.  SPECIALE - LA CARICA DEI TRECENTO SUL TRENO DELL’ARCHEOLOGIA.



Trecentocinquanta persone, tra cui una ventina di disabili dell’Aias, hanno preso parte con grande entusiasmo all’iniziativa del Treno dell’archeologia e dell’ambiente nella Valle dell’Ofanto e nell’Alta Murgia, una carovana festosa che nella giornata di ieri ha percorso la storica tratta ferroviaria Barletta-Spinazzola con tappe a Canne della Battaglia, Canosa di Puglia, Minervino Murge e Spinazzola.
L'iniziativa è stata promossa dal comitato italiano Pro Canne della Battaglia, in collaborazione con l’Agenzia Puglia Imperiale e i comuni coinvolti, con il supporto dei volontari dell’Avser (protezione civile) della Pro loco di Spinazzola, del Ser e degli operatori Emergenza Radio, nonché il Nucleo di vigilanza ittico-faunistica. Hanno pure preso parte all’iniziativa i volontari dell’Associazione Treni storici pugliesi di Taranto. Sette carrozze e un locomotore sono partiti da Barletta, con il fischio di partenza d’eccezione del sindaco della città della Disfida Nicola Maffei. Prima tappa Canne della Battaglia, con la visita alla cittadella, alle Terme romane di San Mercurio e ai suggestivi reperti custoditi nel Museo Antiquarium. Subito dopo la littorina d’epoca ha toccato Canosa di Puglia e i suoi splendidi siti archeologici.
Qui turisti e visitatori sono stati accolti dal sindaco della città e neo presidente della sesta Provincia, Fr ancesco Ve n t o l a , che ha avuto parole di apprezzamento per l’inizia - tiva. Per il presidente Ventola: «Uno dei compiti della nuova provincia Barletta-Andria-Trani sarà quello di valorizzare la tratta ferroviaria Barletta-Spinazzola, arteria nevralgica del territorio ed utilizzata quotidianamente da pendolari e studenti».
Insomma un impegno a rilanciare la tratta ferroviaria anche attraverso iniziative come quella del turismo su rotaia, un ponte di collegamento tra i comuni di questo territorio. Dopo la tappa di Canosa, il treno dell’archeolo gia si è fermato a Spinazzola, dove è stato allestita una ricca degustazione sotto le pensiline della stazioncina ferroviaria, a cura della Pro loco. I turisti hanno potuto apprezzare la ricca gastronomia e i corposi vini locali. Il maltempo ha però obbligato i partecipanti a qualche cambiamento nel programma: i turisti hanno comunque visitato il centro storico, siti e monumenti.
Ultima tappa il Balcone delle Puglie con visita al Faro votivo dal quale i visitatori hanno potuto godere di un panorama mozzafiato che si estende dall’Ofanto fino ai comuni della Basilicata. «L'iniziativa può dirsi riuscita, ha detto il presidente del comitato Pro Canne Nino Vinella, è stato centrato l’obiettivo di rilanciare il turismo su rotaia e di valorizzare il turismo archeologico sostenibile nella Valle dell’Ofanto e nell’Alta Murgia, promuovendo un itinerario nella sesta provincia, dove il treno diventa protagonista della riscoperta del territorio, ma anche di storia, arte, cultura, bellezze monumentali e paesaggistiche».

Leggi l’annuncio in prima pagina

Leggi l’articolo di ROSALBA MATARRESE su La Gazzetta del Nord Barese di lunedì 29 giugno 2009


• SPINAZZOLA – IL TRENO FRA STORIA, TURISMO E FUTURO: DOPO L’INIZIATIVA DI DOMENICA, LA SPERANZA DEI PENDOLARI È CHE LA TRATTA NON VENGA DIMENTICATA


Indiscutibilmente una bella manifestazione del “treno storico dell’archeolo - gia e dell’ambiente”, organizzata dal Comitato Italiano Pro-Canne della Battaglia e dell’Agenzia Puglia Imperiale Turismo, svoltasi domenica 28 giugno per festeggiare i 115 anni della tratta ferroviaria Barletta-Spinazzola.
Un plauso meritato va a quanti si sono adoperati affinché gli oltre 300 viaggiatori, posti sul treno d’epoca, potessero apprezzare la ricchezza e le peculiarità storico-ambientali di parte del territorio, importante, della nuova Provincia. Partendo dalla costa per giunge sino al promontorio murgiano.
Ma a guadagnarci in termini di quattrini più di tutti, in questa avventura, è stata soprattutto “T renitalia”. Per via del nolo del convoglio composto da carrozze dai sedili in legno, distribuite in prima, seconda e terza classe. «Una sventola non da poco il costo sopportato» hanno affermato gli organizzatori, durante la pausa nella stazione di Spinazzola, che forse sono riusciti con il biglietto da 25 euro a passeggero, a pareggiare con l’investimento.
Per loro, non certo per “Trenitalia”, era importante far apprezzare, perché è gente che ci crede profondamente, la località di Canne della Battaglia con il suo sito archeologico, le città di Barletta, Canosa, Minervino, Spinazzola per il loro aspetto culturale, architettonico, enogastronomico e storico.
Gli organizzatori, stanchi ma soddisfatti a fine giornata, hanno sottolineato: «l’iniziativa è la conferma di come anche il treno, utilizzato a scopo turistico, può essere strumento e volano di sviluppo per questo tratto di paese. Dopo questa manifestazione appare però necessario non spegnere i riflettori sulla tratta Barletta - Spinazzola. Principalmente per non ritrovarsi, solo tra qualche giorno o tra qualche mese a parlare nuovamente dei tanti disagi che anche la “Gazz etta” di recente ha fatto conoscere. Riportando appelli e petizioni dei viaggiatori, specie dei pendolari che usufruiscono di questa tratta ferrata. Trenitalia rifletta, con lei i sindaci dei quattro comuni ed in particolare il neo presidente Francesco Ventola».
Quel che è avvenuto il 28 giugno potrebbe ben ripetersi, magari eliminando o riducendo i costi del “treno d’e poca” con ogni probabilità nelle prossime domeniche, se solo la tratta Barletta-Spinazzola non verrà, come ormai brutta consuetudine d’estate chiusa e sostituita da corse con pullman.

Leggi l’articolo di COSIMO FORINA su La Gazzetta del Nord Barese di mercoledì 1° luglio 2009


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