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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

03/09/2009.  NOTIZIE DAL GOVERNO – NEWSLETTER ANNO X N. 31 DEL 1° SETTEMBRE 2009.

In questo numero:



Colf e badanti, al via la procedura di regolarizzazione


Dal primo settembre è possibile regolarizzare la posizione lavorativa di colf e badanti che prestano servizio a domicilio in assenza di permesso e con rapporto di lavoro non conforme alle norme del nostro paese. La regolarizzazione interessa i datori di lavoro italiani o cittadini di uno Stato membro dell'UE, o extracomunitari in possesso del titolo di soggiorno che alla data del 30 giugno 2009 occupavano irregolarmente alle proprie dipendenze, da almeno tre mesi, lavoratori italiani o cittadini di uno Stato membro dell'UE o lavoratori extracomunitari per attività di assistenza o per lavoro domestico. Costoro possono regolarizzarne la posizione lavorativa presentando una dichiarazione dal primo al 30 settembre 2009. La procedura è esclusivamente gratuita on-line, disponibile sul sito del ministero dell'Interno. I datori di lavoro possono dichiarare la sussistenza del rapporto di lavoro: a) all'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) mediante apposito modulo, per il lavoratore italiano o per il cittadino di uno Stato membro dell'UE; b) allo sportello unico per l'immigrazione mediante apposita dichiarazione, per il lavoratore extracomunitario. La dichiarazione è presentata previo pagamento di un contributo forfetario di 500 euro per ciascun lavoratore (non deducibile ai fini dell'imposta sul reddito), che può essere versata a partire dal 21 agosto 2009 secondo le modalità dettate dall'Agenzia delle Entrate.

Dossier "La regolarizzazione di colf e badanti"

           


Piano casa: il decreto sull'edilizia residenziale pubblica


Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 191 del 19 agosto 2009 è operativo il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, che approva il "Piano nazionale di edilizia abitativa", previsto dalla Manovra finanziaria 2009. L'obiettivo è quello di garantire su tutto il territorio nazionale il rispetto dei livelli minimi essenziali di fabbisogno abitativo, per il pieno sviluppo della persona umana. Il Piano, attraverso la costruzione di nuove abitazioni o il recupero di quelle esistenti, mira, infatti, a incrementare l'offerta di abitazioni, da destinare prioritariamente alle categorie sociali più svantaggiate: a) i nuclei familiari a basso reddito, anche monoparentali o monoreddito; b) le giovani coppie a basso reddito; c) gli anziani in condizioni sociali o economiche svantaggiate; d) gli studenti fuori sede; e) i soggetti sottoposti a procedure esecutive di rilascio; f) altri soggetti in possesso dei requisiti di cui all'articolo 1 della legge n. 9 del 2007; g) gli immigrati regolari a basso reddito, residenti da almeno dieci anni nel territorio nazionale o da almeno cinque anni nella medesima regione. Gli alloggi saranno realizzati con contributi statali, il cui onere potrà raggiungere il 30% del costo di realizzazione, acquisizione o recupero se offerti in locazione a canone sostenibile, anche trasformabile in riscatto, per una durata di 25 anni, e il 50% del costo per quelli locati per una durata superiore ai 25 anni. Nel caso di alloggi di edilizia residenziale pubblica a canone sociale l'onere a carico dello Stato potrà essere pari al costo di realizzazione. Le risorse finanziarie, individuate dal decreto legge 112, saranno ripartite con decreto del ministero delle Infrastrutture e Trasporti, di concerto con il ministero dell'Economia, entro 60 giorni dall'entrata in vigore del DPCM.

Dossier "Piano nazionale di edilizia abitativa"


Azioni e risultati nel settore sicurezza e lotta alla criminalità


Un Piano operativo straordinario di contrasto alla criminalità organizzata per i prossimi 4 anni è il progetto lanciato dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, al termine della riunione del Comitato Nazionale per l'Ordine e la Sicurezza pubblica. Al vertice sulla sicurezza, convocato dal ministro dell'Interno Roberto Maroni sono stati presentati i risultati ottenuti del Governo nei suoi 14 mesi di attività. Per quanto riguarda la lotta alla criminalità organizzata, si è giunti all'arresto di 29 latitanti tra i 100 più pericolosi ed al sequestro di beni alla mafia per un valore superiore a 4 miliardi e mezzo (+31%). Con la costituzione del Fondo Unico di Giustizia i soldi tolti alla mafia sono immediatamente reimpiegati contro di essa. Anche la delittuosità generale è diminuita del 13,95 %. In calo gli omicidi (-3,7 %), le violenze sessuali (-7,7 %); i furti (-18,6 %), le rapine (-20,4 %), le estorsioni (-15,1 %) e i reati di usura (-16,1 %). Gli stadi sono oggi più sicuri, essendo dimezzato il numero dei feriti civili durante il campionato di calcio 2008-2009 (-52 % rispetto a quello precedente) e diminuito il numero dei tifosi arrestati dalle forze dell'ordine (-27,5 %). A partire dal primo gennaio, gli appassionati di calcio potranno seguire la loro squadra in trasferta solo se muniti della tessera del tifoso. Dal prossimo campionato, infatti, tutte le società dovranno garantire il rilascio della tessera del tifoso a chi la richiede e per chi ha la tessera dovranno essere attivate in ciascun settore dello stadio corsie più veloci.

Dossier "Sicurezza: azioni e risultati"


Innovazione e investimenti, agevolazioni alle imprese


Le piccole e medie imprese che realizzeranno investimenti produttivi innovativi riceveranno nuove agevolazioni, con l'obiettivo di rafforzare la competitività del sistema industriale. Le risorse impegnate saranno di circa 700 milioni di euro come prima dotazione: lo ha affermato il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola nel presentare il Decreto del 23 luglio 2009, in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Gli investimenti, riguardanti le aree tecnologiche dell'efficienza energetica, della mobilità sostenibile, delle nuove tecnologie della vita, delle nuove tecnologie per il made in Italy e delle tecnologie innovative per i beni e le attività culturali, devono essere finalizzati allo sviluppo di piccole imprese di nuova costituzione; alla industrializzazione dei risultati di programmi qualificati di ricerca o di sviluppo sperimentale; alla realizzazione di programmi di investimento volti al risparmio energetico o alla riduzione dell'impatto ambientale; al perseguimento di specifici obiettivi di innovazione, miglioramento competitivo e tutela ambientale, che saranno precisati dal ministero dello Sviluppo economico con un successivo decreto. I Programmi ammissibili (elencati al Titolo II) devono essere relativi: alla realizzazione di nuove attività produttive; all'ampliamento di unità produttive esistenti; alla diversificazione della produzione in nuovi prodotti aggiuntivi; al cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di un'unità produttiva già esistente. Possono accedere alle agevolazioni relative alle attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli anche le imprese di grandi dimensioni, purchè abbiano meno di 750 dipendenti o un fatturato inferiore a 200 milioni di euro.

Dossier "Innovazione e investimenti, agevolazioni alle imprese"


Sicurezza stradale: disciplinato l'uso degli autovelox


Stop alla gestione degli autovelox a società private; mai più pattuglie nascoste per la rilevazione della velocità; massima tutela della privacy. Questi i contenuti principali della direttiva che il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha inviato ai Prefetti e agli organi di Polizia stradale. L'obiettivo è la prevenzione sulle strade, in vista del traguardo, fissato dalla Commissione Europea, di dimezzare entro il 2010 il numero delle vittime per incidenti stradali. La direttiva affida ai Prefetti il compito di monitorare sul territorio il fenomeno della velocità e di pianificare le attività di controllo, in modo che rappresentino uno strumento reale di prevenzione, avvalendosi del contributo delle Conferenze Provinciali Permanenti. In particolare, dovranno essere individuati i punti critici dove si registrano più incidenti (con riferimento al biennio precedente) e dovrà essere previsto il diffuso impiego della tecnologia di controllo remoto, che consente il controllo di tutti i conducenti che passano in un determinato tratto di strada con contestazione successiva della violazione. Altra novità di rilievo è la gestione delle apparecchiature, affidata unicamente agli operatori di Polizia. La direttiva prevede anche controlli periodici di funzionalità degli autovelox e stabilisce le modalità di segnalazione della presenza delle postazioni di controllo. Per una maggiore tutela della riservatezza, fotografie o riprese video saranno trattate solo da personale degli organi di polizia, evitando accessi non autorizzati ai dati e alle immagini.

Dossier "Sicurezza stradale, disciplinato l'uso degli autovelox"


Terremoto Abruzzo: gli strumenti per ripartire


È partita il 21 agosto scorso la campagna di comunicazione del Dipartimento per la protezione civile su "Emergenza terremoto Abruzzo: gli strumenti per ripartire" dedicata alle misure, agevolazioni e contributi per i cittadini colpiti dal terremoto. Per le riparazioni degli immobili danneggiati dal terremoto, la campagna rende note alcune delle novità introdotte con l'ordinanza 3803, firmata dal Presidente del Consiglio dei Ministri il 15 agosto e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 21 agosto 2009, n.193, con la quale: a) cambiano le procedure per l'avvio dei lavori nelle case di tipo B o C; b) vengono concessi i contributi anche ai proprietari delle case date in affitto e alle cooperative edilizie a proprietà indivisa; c) si stabilisce che, per le parti comuni di condomini danneggiati, deve essere l'Amministratore a fare domanda. L'ordinanza prevede, infine, che il Presidente della Regione Abruzzo, dopo aver presentato un Piano che deve essere approvato dal Commissario delegato per l'emergenza terremoto in Abruzzo, può affidare la realizzazione degli interventi alla stessa ATER (Azienda Territoriale Edilizia Residenziale pubblica Regionale). Ugualmente, gli assegnatari che hanno già riscattato gli alloggi possono affidarne la riparazione o la ricostruzione all'Ater che provvederà in qualità di Amministratore di condominio. Per la riparazione o la ricostruzione di tali immobili sono stati previsti 150 milioni di euro.


Dossier "Terremoto Abruzzo: gli strumenti per ripartire"







 

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