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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

17/09/2009.  NOTIZIE DAL GOVERNO – NEWSLETTER ANNO X N. 33 DEL 15 SETTEMBRE 2009.

In questo numero:



 


Stadi sicuri con la "Tessera del tifoso"


Con una direttiva del 14 agosto 2009 il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha disposto per la stagione calcistica in corso, e per quelle successive una serie di misure finalizzate alla lotta contro la violenza negli stadi. Dal 1° gennaio 2010, la tessera del tifoso sarà indispensabile per seguire la propria squadra in trasferta e a partire dalla stessa data, inoltre, le società potranno rilasciare nuovi abbonamenti solo ai possessori della tessera. Entro il 31 dicembre 2009 negli impianti con capienza superiore a 7.500 spettatori dovranno essere previste corsie di accesso 'dedicate' ai possessori della card e ai loro familiari o accompagnatori. Il titolare della card potrà accedere allo stadio anche nei casi di partite soggette a restrizioni. Potrà - inoltre - godere di procedure veloci per l'accesso allo stadio, attraverso la creazione di varchi dedicati. Procedure snelle sono previste anche per l'acquisto dei biglietti. Chi ha la carta usufruirà delle eventuali ulteriori promozioni e opportunità offerte dalle società calcistiche in esclusiva (diritto di prelazione per l'acquisto di biglietti, accumulo di punti, convenzioni con altre società private come Ferrovie dello Stato, Autogrill e altri partner e sponsor). La tessera contribuisce ad aumentare gli standard di sicurezza all' interno dello stadio. Infatti, per ottenere il nulla osta della Questura che autorizza le società a rilasciare la carta, è necessario non avere Daspo in corso e condanne per reati da stadio negli ultimi 5 anni. Dopo le verifiche, i dati personali dei tifosi saranno conservati dalle società sportive e non dalla Questura.

Dossier "Sicurezza negli stadi: arriva la Tessera del tifoso"


 


Associazionismo sociale: le linee di indirizzo per l'anno 2009


Undici milioni di euro stanziati nel 2009 per l'associazionismo dal Ministero del Welfare per la realizzazione di iniziative e progetti. Lo rende noto la Direttiva ministeriale 30 luglio pubblicata in Gazzetta ufficiale il 10 settembre scorso. Dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali arrivano le linee di indirizzo per le associazioni di promozione sociale che vogliano presentare progetti o avviare iniziative di formazione e di informatizzazione. Una disponibilità di 11 milioni di euro dedicata, per l'anno 2009, alla realizzazione di progetti rivolta alla popolazione più soggetta a situazioni di marginalità e disagio, ma anche alla promozione di tutela di anziani o bambini, e dei ragazzi più giovani, in particolare coloro che non sono inseriti nel tessuto occupazionale del Paese. Disabilità, tutela dell'infanzia e dell'adolescenza, promozione dell'inclusione sociale e sostegno a situazioni di marginalità, attenzione ai cittadini anziani e alle qualità della vita di chi vive in condizioni di non autosufficienza. Queste dunque le aree che il Welfare intende sostenere con i contributi alle associazioni, invitate, quest'anno, a rivolgere un'attenzione particolare alle popolazioni dell'Abruzzo colpite dal sisma dell'aprile scorso. Gli interventi legati all'evento sismico otterranno un punteggio maggiore se proposti e realizzati con l'impegno della regione Abruzzo. Possono presentare richiesta di contributo le associazioni di promozione sociale che risultino iscritte nei registri, singolarmente o in forma di partenariato tra loro. La richiesta di contributo può prevedere la collaborazione di enti pubblici. I moduli per la presentazione della domanda sono disponibili nella sezione "documenti" di questo approfondimento.

Dossier "Associazionismo sociale: le linee di indirizzo per l'anno 2009"


 


Autostrade del mare tra Italia e Spagna


Per ridurre il traffico nei grandi assi viari, attraverso un trasferimento alla via marittima, in una logica di rispetto del territorio, il 10 settembre scorso, nell'ambito del vertice italo-spagnolo che si è svolto a La Maddalena, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, ed il suo omologo spagnolo, Josè Blanco Lopez, hanno firmato un accordo che ha per oggetto la determinazione delle condizioni generali per la selezione e la successiva realizzazione e gestione di una o più Autostrade del Mare tra Spagna e Italia. Tale servizio di trasporto marittimo-terrestre internazionale, che si dedicherà principalmente al trasporto intracomunitario di merci, potrà consistere nel miglioramento dei collegamenti marittimi esistenti o nella creazione di nuovi collegamenti che presentino un'alta relazione qualità/prezzo e possano essere avviate entro scadenze determinate, regolari e frequenti. Le Autostrade del Mare saranno costituite per il tratto o tratti di linee marittime che uniscano in modo diretto Spagna e Italia e potranno prolungarsi con tratti di cabotaggio nazionale e/o verso porti di paesi membri o meno dell'Unione Europea. "Incrementare i traffici delle merci tra l'Italia e la Spagna e, nel contempo, tutelare l'ambiente abbattendo le emissioni di C02 è questo lo scopo dell'accordo ha dichiarato il ministro Matteoli.

L'accordo prevede, infine, l'istituzione di una Commissione mista che avrà il compito di selezionare le varie proposte per i collegamenti marittimi tra Italia e Spagna, attraverso apposite gare internazionali.

Dossier "Autostrade del mare: accordo Italia Spagna"


 


Misure per garantire la tutela e il benessere degli animali di affezione


Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali ha emanato il 16 luglio 2009 l'Ordinanza, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 207 del 7 settembre 2009 per garantire la tutela e il benessere degli animali di affezione. L'Ordinanza dispone: L'affidamento del servizio di mantenimento e gestione, da parte dei Comuni, dei cani randagi, deve tener conto della natura di esseri senzienti degli animali. I Comuni sono tenuti: ad assicurare la microchippatura dei cani e la contestuale iscrizione nell'anagrafe canina, la sterilizzazione entro il termine di sessanta giorni e, comunque, sempre prima dell'eventuale trasferimento in altro Comune; ad evitare lo stress degli animali di affezione dovuto a trasporti su lunga distanza; ad assicurare il possesso, da parte della struttura individuata, di requisiti strutturali e condizioni di mantenimento non inferiori a quelli previsti dalle leggi regionali e dei regolamenti attuativi del territorio di provenienza dei cani; a far sì che la struttura individuata, inclusi eventuali moduli contigui alla struttura, non abbia una capacità superiore alle duecento unità di animali; ad assicurare la restituzione dell'animale al proprietario che ne faccia richiesta, prevedendo la precisa indicazione delle procedure e delle modalità per assicurare tale restituzione; a garantire attività che aumentino l'adottabilità dei cani e l'apertura al pubblico almeno tre giorni a settimana, di cui uno festivo o prefestivo, per almeno quattro ore al giorno. Da parte sua la struttura individuata deve prevedere l'accesso e la presenza delle associazioni riconosciute in conformità alla vigente normativa regionale, onlus o enti morali, aventi come obiettivo la protezione degli animali, al fine di favorire l'adozione. I cani non ancora sterilizzati all'entrata in vigore dell'Ordinanza presenti in strutture convenzionate con i Comuni, devono essere sottoposti all'intervento di sterilizzazione entro novanta giorni dall'entrata in vigore dell'Ordinanza stessa a cura del servizio veterinario dell'azienda sanitaria locale territorialmente competente o di medici veterinari liberi professionisti convenzionati, con spese a carico dei Comuni proprietari dei cani.

Dossier "Misure per garantire la tutela e il benessere degli animali di affezione"


 


Controlli sui prodotti in commercio, rafforzata la vigilanza


Più vigilanza sui prodotti di largo uso e più tutela per i consumatori: è l'obiettivo del Protocollo d'intesa siglato dal Ministero dello Sviluppo economico e dall'Unione italiana della Camere di Commercio, industria, artigianato e agricoltura ( Unioncamere). In particolare, il protocollo attua un piano di potenziamento delle attività di controllo in alcuni ambiti, tra cui: - sicurezza e conformità alla nomativa di giocattoli, prodotti elettrici, dispositivi di protezione individuale, - etichettatura di prodotti tessili e di calzature, - concorsi ed operazioni a premio , - vigilanza sui prezzi, tramite gestione del numero verde e del contact center in supporto all'attività del Garante per la sorveglianza dei prezzi, - metrologia legale, con sorveglianza (casuale e a sorpresa) sugli strumenti di misurazione in uso o anche con vigilanza sui laboratori autorizzati alla verifiche periodiche, - vigilanza sui metalli preziosi. Saranno rese omogenee le procedure su tutto il territorio nazionale e potenziata la collaborazione con le diverse autorità, a cominciare dalla Guardia di Finanza. Sono destinati al progetto (che avrà una durata di 30 mesi) 5 milioni di euro, pariteticamente dal Ministero e da Unioncamere. L'iniziativa attua il Regolamento comunitario 765/2008, che entrerà in vigore nel gennaio 2010.

Dossier "Controlli sui prodotti in commercio, rafforzata la vigilanza"


 


Conferenza internazionale sulla violenza contro le donne


Si è svolta dal 9 al 10 settembre alla Farnesina, alla presenza del Presidente della Repubblica, del Ministro per le Pari opportunità e del Ministro degli Esteri la "Conferenza internazionale sulla violenza contro le donne", una iniziativa della Presidenza italiana del G8. Il Presidente della Repubblica ha affermato che la violenza sulle donne, l'omofobia e la xenofobia nascono "dall'ignoranza, dalla perdita di valori ideali e morali, da un allontanamento spesso inconsapevole dei principi su cui la nostra Costituzione ha fondato la convivenza nazionale democratica", per cui è quindi fondamentale "educare l'insieme delle nostre società ai valori dell'uguaglianza di tutti i cittadini senza distinzione di sesso e ai valori della non discriminazione". Il Ministro degli Affari esteri ha sottolineato, che, inevitabilmente, "esiste uno stretto legame tra godimento dei diritti umani e sviluppo". I diritti umani rimangono una "priorità assoluta" del Governo italiano, ha aggiunto, ricordando che da tempo l'Italia combatte contro "una forma aberrante di violazione fisica del corpo femminile, le mutilazioni genitali": di qui l'appello alle Nazioni Unite perché le mettano definitivamente al bando. Il Ministro per le Pari Opportunità ha ribadito l'impegno del governo per l'affermazione dei diritti delle donne, sia sul piano nazionale che internazionale. "La violenza contro le donne", ha detto il Ministro, "è un crimine" che troppo spesso si accetta, quasi fosse una parte della natura umana. Noi non accettiamo questa indifferenza, o peggio, questa acquiescenza: vogliamo che tutto il mondo parli, si scandalizzi, agisca". Le conclusioni della Conferenza, di cui la Carfagna ha dato lettura al termine dei lavori, confluiscono in un appello a definire una strategia comune per sconfiggere "una inaccettabile forma di violazione e privazione dei diritti umani".


Dossier "Conferenza internazionale sulla violenza contro le donne "








 

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