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03/12/2009.  BARLETTA – CON LA DALMAZIA IN ADRIATICO UN RAPPORTO STORICO DA RAFFORZARE.


Rinsaldare i rapporti tra le due sponde dell’Adriatico. Questo l’appello di Giuseppe Dicuonzo, presidente della delegazione provinciale Anvgd Barletta-Andria-Trani. «Sin dalla preistoria le due sponde dell’Adriatico sono state accomunate da stretti rapporti - precisa Dicuonzo - sviluppatisi nel corso dei secoli con la Puglia che ha sempre primeggiato nei rapporti con la vicina Dalmazia. Barletta ha occupato un posto di rilievo in questi rapporti: sia in età angioina che sveva per continuare con il Regno di Napoli deteneva il primato dei traffici con l’altra sponda, in particolare con Ragusa di Dalmazia città che non tutti sanno ma che è stata la 5^ Repubblica Marinara con Venezia, Amalfi, Genova e Pisa. Barletta era porto obbligato anche per i rapporti d’altri Stati e Regioni con Ragusa: da Firenze si ha la preferenza della nostra città di compagnie famose quali i Bardi, gli Acciaiuoli,i Bonaccorsi».
«Dal porto di Barletta partivano olio, vino, grano, sale, formaggio; da Ragusa, invece, giungevano cavalli, cuoio, cera, resina, legname che raggiungevano Napoli e quindi il versante tirrenico della Campania. - prosegue Dicuonzo - L’importanza del nostro porto è dimostrata dalla presenza di un Regio Portolano ed è sottolineata dall’esistenza nel 1600/1700 della istituzione nella nostra città della Corte del Portolano che era una Corte speciale (magistratura) che si interessò soprattutto delle vertenze inerenti il commercio marittimo».
Nel Medioevo ci fu anche un legame stretto nel campo artistico/culturale fra le due sponde dell’Adriatico e Barletta occupa un posto di rilevo e di primo piano. La cattedrale di Ragusa, distrutta dal terremoto del 1600, aveva sui muri alte arcate nello stesso modo di quelle della chiesa del Santo Sepolcro a Barletta e delle cattedrali di Trani e di Bitonto. L’elegante ciborio della cattedrale di Cattaro fu costruito sul modello del Ciborio della cattedrale di Barletta».
Insomma, conclude Dicuonzo, «vivi ed interessanti siano stati rapporti tra Barletta, la Puglia tutta e le città della costa dalmata da centinaia di anni, sperando che, con la nuova Europa anche l’attuale Dalmazia (Croazia) possa riprendere rapporti più sereni con l’Italia».

Fonte: La Gazzetta del Nord Barese martedì 1° dicembre 2009






 

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