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01/12/2005.  Cacciatore di giorno, e ambientalista di notte..

BARI - Cacciatore di giorno, e ambientalista di notte. O se preferite, anche viceversa. Sta di fatto che quel cacciatore, travestito da ambientalista, non poteva far parte del Comitato tecnico per la tutela faunistica e venatoria. In due pagine, il Tar tira le orecchie al presidente della Provincia, Vincenzo Divella, per aver nominato tra le rappresentanze degli ambientalisti, chi - in realtà - è un cacciatore. I giudici della III sezione (presidente Amedeo Urbano, relatore Roberto Bucchi) hanno accolto il ricorso presentato dall'associazione ambientalista e annullato il decreto di nomina di Divella. A rivolgersi al Tar è stata la Lida, Lega italiana per i Diritti dell'animale, una delle otto "vere" associazioni ambientaliste escluse dal Comitato provinciale. A far andare su tutte le furie gli ambientalisti era la stata la nomina, all'interno del Comitato, di Tommaso Piarulli, presidente di Ekoclub, un'associazione che si è presentata come ambientalista. Nel ricorso della Lida, viene in realtà «svelata» l'identità di Piarulli. Il presidente di Ekoclub, è il presidente di una delle due sezione di Corato di Federcaccia. «Come può un cacciatore sedere tra gli ambientalisti?» si è chiesta la LIDA che ha precisato - è stato finalmente scritto nella sentenza, una volta per tutte - che bisogna annoverare "la ekoclub tra le associazioni venatorie e non tra quelle ambientalistiche". E' vero che cacciatori e ambientalisti possono sedere allo stesso tavolo; ma in questo caso si rischiava di creare una maggioranza occulta in un comitato che deve essere trasparente.

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II TAR SPODESTA IL CACCIATORE DAL COMITATO AMBIENTALISTA

Il Presidente della Provincia Vincenzo Divella ha nominato componente del comitato Tecnico per la tutela faunistico venatoria come rappresentante degli ambientalisti, ma lui è presidente di un'associazione venatoria e quindi non può ricoprire quell'incarico.Con questa motivazione i giudici del Tar hanno accolto il ricorso della Lida, Lega italiana per i diritti dell'animale, e hanno bocciato il provvedimento con cui, nel giugno del 2005, Tommaso Piarulli è stato nominato componente del comitato tecnico provinciale. Secondo la terza sezione presieduta da Amedeo Urbano, Tommaso Piarulli non può rappresentare le associazioni ambientaliste, prima di tutto perché è presidente delia sezione di Corato della Federcaccia. A dimostrarlo c'è una nota, firmata dal presidente provinciale della associazione venatoria e depositata dalla LIDA negli uffici del Tribunale amministrativo. Non solo. Tommaso Piarulli è anche presidente della Ekoclub International che, spiegano i giudici, si colloca "tra le associazioni venatorie e non tra quelle ambientaliste". La nomina, quindi, e illegittima. "Tommaso Parulli - spiegano alla LIDA - durante le riunioni del comitato, sosteneva più le cause dei cacciatori che quelle degli ambientalisti". Il comitato tecnico per la Tutela faunistico venatoria ha un ruolo importante. Ha prima di tutto un potere consultivo. Esprime, ad esempio, il proprio parere sul piano venatorio della Regione Puglia ...

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