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08/12/2005.  MINERVINO MURGE - «Giusta la tutela del geosito».

La soddisfazione di Michele Della Croce per la decisione sul vincolo di salvaguardia

Il sindaco ha apprezzato la delibera regionale per le grotte carsiche

La delibera di giunta regionale che ha posto sotto tutela il sito di interesse geologico, scoperto di recente a Minervino, viene vista favorevolmente dal sindaco della città, Michele della Croce.

«Abbiamo preso atto della delibera - rileva il primo cittadino - e siamo stati informati della proposta dell'assessore regionale all'ecologia, Michele Losappio. La Regione si è mossa molto velocemente e il provvedimento non può che favorire la tutela e la ricerca scientifica nell'interessante sito geologico». Così il sindaco ha commentato la delibera di giunta approvata il 30 novembre scorso. E sempre nell'ottica dell'approfondimento e della conoscenza del sito geologico (indispensabile premessa a qualsiasi intervento di tutela e valorizzazione del geosito anche in futuro) che l'amministrazione comunale, in collaborazione con l'associazione Archeoclub ha promosso per venerdì 9 dicembre un convegno a Palazzo di città (ore 18), alla presenza di esperti, docenti, speleologi.

«Con questo convegno - ha detto il sindaco - vogliamo approfondire e conoscere meglio l'interessante scoperta geologica, che potrebbe essere in futuro un parco geologico, destinato a ricerche da parte di Cnr ed Università». Ma veniamo alla delibera della Regione. Cosa prevede nello specifico? «Si tratta - come si legge anche in una nota dell'Ufficio stampa della Regione Puglia - di alcune misure di salvaguardia per la tutela delle cavità carsiche individuate, lo ricordiamo, a maggio scorso in contrada Porcili. «In particolare, in attesa delle opportune ricerche scientifiche, - si legge - è vietato nel sito in questione l'abbandono dei rifiuti, la modificazione dell'equilibrio idrogeologico, l'alterazione della morfologia del terreno e dello stato dei luoghi per un raggio di 150 metri a partire dall'esterno della cava. È altresì vietato il libero accesso alle grotte, salvo che per motivi di ricerca scientifica e speleologica, fino a successiva ordinanza del sindaco di Minervino, che può concederlo in assenza di situazioni di pericolosità, all'interno delle grotte è comunque vietato abbandonare rifiuti solidi o liquidi, alterare il regime idrico carsico.

E ancora: nel sito è vietato effettuare scavi o sbancamenti, asportare o danneggiare concrezioni, animali o vegetali, fossili e reperti, svolgere, infine, qualsiasi attività che possa creare disturbo alla fauna nidificante». Il geosito, ricordiamo, risalirebbe a 50 milioni di anni fa ed è considerato dagli esperti pari a quello di Castellana grotte, un universo sotterraneo in grado di gettare luce sulla storia geologica della nostra regione.

Fonte: La Gazzetta del Nord Barese 08/12/2005





 

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