Altro che 57 mila euro per mettere definitivamente fine gli allagamenti di Ippocampo! Il mare si è appropriato di un’intera zona del villaggio, penetrando dai varchi che si sono aperti nelle dune venute giù durante le ultime forti mareggiate, barriere naturali che preservavano l’entroterra, non ripristinate.

Le aree edificate più prossime alla spiaggia si sono trasformate in un acquitrino paludoso e le opere che l’amministrazione comunale sta realizzando intorno alle villette invase dall’acqua, stanno procurando più danni che benefici: lo dicono i proprietari delle abitazioni che hanno visto i loro beni andare in malora.

«Il geometra del comune Matteo Rucher, incaricato di seguire i lavori commissionati dalla pubblica amministrazione - sostengono - procede imperterrito con la realizzazione di barriere di pietrisco e cemento a protezione delle abitazioni allagate senza rendersi conto che questi interventi peggiorano la situazione perché rallentano l’ingresso dell’acqua nelle villette e impediscono il deflusso di quella che è già penetrata».

Anche gli altri interventi per la regimentazione dell’acqua risultano inadeguati: «L idrovore, ad esempio - viene spiegato - non possono funzionare perché l’acqua ha messo fuori uso le cabine elettriche, lasciando al buio le strade e le case e creando il rischio, per i residenti, di rimanere folgorati. La stessa pompa di sollevamento delle acque reflue ver so l’impianto di depurazione è ferma perché il mare ha raggiunto i componenti elettrici».

Carte, documenti, la perizia del Ctu che individua cause e rimedi e quantifica i danni, fotografie e filmati sono stati consegnati alla Procura di Foggia allegati alla denuncia presentata da una trentina di famiglie.

«Abbiamo interessato tutte le autorità, dagli enti al prefetto, dall’Asl al tribunale. Stiamo riportando danni ingenti agli immobili e agli arredi per i quali procederemo con le richieste di risarcimento che tuttavia non consideriamo l’aspetto più importante di questa vicenda. Ciò che più ci preme difendere - dichiara Giuseppe Valerio - è il diritto di chi ha scelto di trasferirsi a Ippocampo o di trascorrere il proprio tempo libero qui. Case regolarmente autorizzate con concessioni edilizie dal Comune, case su cui paghiamo Ici e Irpef, soldi che vanno a finire nelle casse comunali e che il Comune investe in altre zone del centro abitato ma non a Ippocampo. Cosa dobbiamo fare di più per tutelare il diritto di proprietà?».

ANNAMARIA VITULANO
Fonte: La Gazzetta di Capitanata
Venerdì 25 giugno 2010

Nella foto, un'eloquente immagine del villaggio Ippocampo allagato