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24/07/2010.  BARLETTA - PROGRAMMA DI RIQUALIFICAZIONE URBANA. MENNEA (PD): "CLAMOROSO AUTOGOL DI MARMO E ALFARANO".

Il consigliere regionale del PD replica con ironia alle dichiarazioni dei due esponenti del Pdl sul programma di riqualificazione urbana del Comune di Barletta

“Quando si innescano polemiche strumentali, il rischio che si corre è sempre quello di incappare in clamorosi autogol, soprattutto quando prima non ci si documenta.

Proprio quello che è successo a Marmo ed Alfarano, degni delle performance del miglio Riccardo Ferri, calciatore diventato celebre anche per le sue autoreti”.

Comincia così l’ironica replica di Ruggiero Mennea, consigliere regionale del Partito Democratico, alle pretestuose ed infondate accuse mosse dai due esponenti del Pdl all’amministrazione comunale di Barletta, in merito al programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile (Pruacs).

“Marmo ed Alfarano – continua Mennea – se si fossero documentati prima di gridare allo scandalo, avrebbero scoperto che il Comune di Barletta, oltre un anno fa, aveva già presentato ricorso al Tribunale Amministrativo della Puglia, ritenendo che la commissione esaminatrice fosse incorsa in un errore di valutazione.

E avrebbero pure saputo che dal primo sommario esame, la decisione cautelare del 10 giugno 2009 n.731/2010 della terza sezione del Tar Bari, è stata sospesa in prima battuta l’efficacia della decisione regionale di esclusione del Pruacs del Comune di Barletta riservandosi, lo stesso Tribunale, di decidere in seguito nel merito.

Dunque non vi è stato affatto, come accertato dal Tar, alcuna madornale omissione, restando aperta la verifica amministrativa degli atti compiuti nel rispetto dei ruoli istituzionali del Comune di Barletta e della Regione Puglia. Di conseguenza il goffo tentativo di Marmo e Alfarano di gettare discredito sull’Amministrazione di Barletta fallisce miseramente e si ritorce contro gli autori stessi, troppo precipitosi e poco accorti”.

“Quanto poi alle insinuazioni – conclude laconico il consigliere regionale del PD – sull’incomunicabilità dell’Amministrazione di Barletta con la Regione, malgrado la loro ‘vicinanza’, per usare le parole dei due esponenti del Pdl, anche i neofiti della politica sanno che quando la Regione emana un bando diviene ente “super partes” per garantire la par condicio tra tutti i comuni partecipanti, indipendentemente dal colore politico di appartenenza.

Guai se non fosse così! Invece per Marmo ed Alfarano il ruolo istituzionale super partes, serbato in questo caso dalla Regione Puglia, adombrerebbe una fantomatica sconfessione di ruoli politici all’interno delle forze del centrosinistra.

Evidentemente questa è la concezione e il modo di fare politica del centrodestra. Una logica che, per fortuna, non ci apparterrà mai”.





 

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