Antiquarium chiuso a Canne nel giorno in cui si celebrava l’anniversario della battaglia. Sulla strana circostanza interviene il Comitato Italiano pro Canne della Battaglia.

«Alla faccia dei beni culturali come valore per promuovere il territorio! - precisa il presidente del Comitato, Nino Vinella - È stato come trovare la cattedrale chiusa alle visite dei fedeli proprio il giorno di Natale... È successo tale e quale con l'Antiquarium di Canne lunedì pomeriggio 2 agosto, data storica della battaglia più famosa dell'antichità, mentre nell'area della stazioncina erano in pieno svolgimento le attività sostenute dalla Provincia (col patrocinio del Comune e della Regione) ed organizzate dal Comitato italiano Pro Canne della Battaglia.

In quel pomeriggio, sotto il tipico sole infuocato d'agosto, fra la conferenza della prof.ssa Morizio (Università di Foggia), la presentazione del libro di Ferruccio Gemmellaro su Iride la salapina amante italiana di Annibale, l'attivazione dei radioamatori in collegamento con tutto il resto del mondo, lo sportello di Poste Italiane per l'annullo filatelico dedicato al 2226° anniversario della Battaglia, l'esposizione delle opere del pittore Antonio Cilli in omaggio a Canne della Battaglia, il concerto di musiche da film del bravo chitarrista Domenico Mezzina, la proiezione del documentario storico di History channel, insomma in mezzo a tutto questo po' po' di programma di animazione del territorio, applauditissimoe seguitissimo dal numeroso pubblico nell'arco del suo svolgimento di ben quattro ore e passa, ecco spuntare il primo gruppo di turisti milanesi, e poi un altro del Veneto ed un altro ancora di passaggio verso l'imbarco a Brindisi che domandavano piuttosto arrabbiati ai presenti perché l'Antiquarium fosse letteralmente sbarrato e quindi sembrava del tutto abbandonato a se stesso mentre qui c'era tanto movimento, trenino per bambini compreso».

Testimone della circostanza anche l'assessore provinciale Dario Damiani che, unitamente al consigliere provinciale Gigi Antonucci, ha ascoltato le lamentele di questi turisti e di tanti altri ancora, arrivati con i bus sostitutivi di Trenitalia sulla Barletta-Spinazzola con la fermata proprio sotto la Cittadella, almeno fino alle 20,30 orario ufficiale di chiusura del museo e della Cittadella.

«Io stesso - ha detto Damiani - dopo essere intervenuto ufficialmente all'inaugurazione delle attività del Comitato alla stazioncina con numeroso pubblico molto entusiasta e partecipante, mi sono avviato a piedi verso l'Antiquarium convinto che non solo fosse aperto ma che ci fosse un minimo di accoglienza. Il 2 agosto é per noi barlettani una data storica fortissima, come il 13 febbraio della Disfida. Sono rimasto dunque di sasso davanti alla porta sbarrata, ed immediatamente ho deciso di scrivere una lettera di protesta alla Soprintendenza di Taranto, alla Direzione regionale di Bari ed a Roma al Ministero dei beni culturali: noi come Provincia ci siamo sempre battuti per valorizzare il nostro patrimonio archeologico, ma evidentemente c'é qualcuno che non la pensa così, e ne chiederemo conto e ragione ad altissimi livelli perché ne va di mezzo la nostra faccia e le eccellenze turistiche e culturali della Provincia».