Un ponte teatrale tra la Scozia e la Puglia. Anche quest’anno all’Edimburgo Fringe Festival - in scena nella capitale scozzese da oggi, 4 al 30 agosto - sarà possibile ammirare le performance teatrali della Compagnia delle Formiche, Itaca International Theatre Academy of Adriatic.

Gli attori pugliesi quest’anno proporranno «Diario di un killer sentimentale» tratto dall’omoni - mo romanzo breve di Luis Sepulveda.

A «firmare» questo spettacolo il regista barlettano Gianpiero Borgia, la traduzione inglese di Paul Grens. Per quanto riguarda le musiche ci penserà Papaceccio (al secolo Ceccio Crudele) MMC e Cespo Santalucia.

Lo spettacolo che Borgia ha reso teatrale sarà in scena all’interno del «Pleasance Baby Grand», all’interno della più rinomata e grande rassegna di arti sceniche del mondo quale è appunto il Fringe Festival di Edimburgo.

A dir poco impressionati i numeri di questa manifestazione unica al mondo nel suo genere che continua a crescere come certificato dall’Official Guinness Book of Record: 2.800.000 pernottamenti nell’area di Edimburgo durante il festival, 1.500.000 biglietti venduti, 265 spazi teatrali aperti contemporaneamente, 34.265 repliche di 2098 spettacoli diversi, 1500 membri accreditati dei media e della stampa provenienti da 40 paesi, 1.000 talent scout e operatori, 75 milioni di euro di ricaduta economica sul territorio.

Una «lettura formativa» per coloro che non credono che la cultura, oltre ai tanti effetti positivi sull’aninmo, non produce ricchezza. Tutto questo. però, a patto che si abbia la cultura per riuscirvi senza improvvisare nulla.

È opportuno ricordare che è la quinta presenza consecutiva per la Compagnia delle Formiche/Teatro dei Borgia nel contesto scozzese. Ma soprattutto vi ritorna con la capacità accresciuta di promuovere il territorio e le sue eccellenze artistiche.

Tratte dalle note di regia è possibile leggere che «Con stringata precisione, condotto costantemente sul filo di un registro ironico privo di ogni forma di filantropia, il Diario di un killer sentimentale diretto da Gianpiero Borgia mantiene la struttura noir del testo originale, con i suoi perfetti meccanismi e efferatezze.

Il racconto viene trasposto in teatro con una regia nitida ed essenziale. Il risultato scenico - prodotto finale di un meticoloso lavoro sulla ritmica e sui dettagli del movimento, che danno all’azione un’ipnotica dinamica minimale - è quello di un monologo serrato e coinvolgente in cui si alternano momenti di azione e intrigo, ricordi tristi e solitari di un amore finito, frutto acerbo di una relazione precaria fondata su trame e bugie».

Inoltre: «Lo spettacolo diretto da Borgia conserva lo stile secco e fulminanti che decretò il successo del libro, promuovendolo a caso letterario, riproponendo la vasta gamma di emozioni già suscitate dall’opera dello scrittore sudamericano che ha attraversato, con incredibile disinvoltura, i più diversi timbri stilistici».

GIUSEPPE DIMICCOLI

Fonte: La Gazzetta del Nord Barese
Mercoledì 4 agosto 2010