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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

06/09/2010.  IN LIBRERIA - I RICETTARI DI FEDERICO II. DAL MERIDIONALE AL LIBER DE COQUINA.

L’attribuzione a Federico II del Liber de coquina e dei ricettari imparentati permette di scoprire la fastosa cucina della corte palermitana, ben radicata nel territorio, ricca di influssi arabi filtrati attraverso la mediazione normanna e sveva, ma aperta a suggerimenti nazionali e internazionali; all’inizio del Trecento, attraverso la mediazione toscana, questa prima cultura gastronomica ‘italiana’, sbocciata insieme alla poesia siciliana, si è ormai affermata da un capo all’altro della Penisola.

Un esame comparativo del Liber de coquina e dei ricettari imparentati (la raccolta Meridionale, la traduzione ‘Toscana’ e il trattato latino conservato nel ms. Palat. lat. 1768 della Biblioteca Vaticana, stampato qui per la prima volta insieme agli altri testi) permette di attribuirne la stesura al patrocinio di Federico II, tra il 1230 e il 1250.

Si scopre così la cucina della corte palermitana, ben radicata nel territorio, intrisa di influssi arabi trasformati dalla mediazione normanno- sveva, ma aperta a suggerimenti nazionali e internazionali, che ai prestigiosi piatti di carne e di pesce contrappone ricercate preparazioni di verdura e registra la prima affermazione delle paste alimentari, dei ravioli e delle torte ripiene.

Attraverso documenti e testimonianze diverse si ricostruisce il rapporto ambivalente dell’imperatore con il cibo, tra rivalutazione epicurea dei piaceri conviviali e preoccupazioni salutistiche; e se la sperimentazione gastronomica che culmina nel Meridionale ben si inquadra nella cornice festosa del banchetto accanto al fiorire della poesia siciliana, il Liber de coquina si presenta come un rigoroso trattato scientifico suddiviso in capitoli sul modello delle opere dietetiche.

La Toscana, erede dell’esperienza poetica in volgare, accoglie con entusiasmo la bella cucina sveva e, parafrasando Dante, si può affermare che intorno al 1300 tutto quello che gli italiani mangiano è ‘siciliano’.

LA SCHEDA BIBLIOGRAFICA

Autore: Anna Martellotti
Editore: Olschki
Collana: Biblioteca dell'"Archivum Romanicum" - Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia, vol. 326
Formato: 17 × 24 cm
Pagine: 284
Anno: 2005
Codice ISBN: 88-222-5442-2
Prezzo (di copertina): 29,00 Euro

PER APPROFONDIMENTI O PER ACQUISTARLO: http://www.archimagazine.com/bookshop/lvricettari.htm

Nell'immagine, l'unico busto esistente al mondo di Federico II di Svevia conservato nel Castello di Barletta





 

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