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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

24/10/2010.  BARLETTA - II CONVEGNO MISSIONARIO DIOCESANO: CON PADRE RAFFAELE DI BARI VERSO LA GIOIA CHE RINNOVA LA MISSIONE .

Il ricordo commosso di Padre Raffaele Di Bari, a dieci anni dal suo assassinio in Uganda, è stato quel filo sottile di umanità e speranza che ha legato i giorni di sabato 18 e domenica 19 settembre scorsi nei quali si è svolto, nella parrocchia del SS.mo Crocifisso di Barletta, il 2° Convegno Missionario Diocesano dal tema “MISSIO GIOIRE E RINNOVARSI”.

L’intento di don Ruggiero Caporusso, organizzatore dell’evento in qualità di direttore della Commissione Evangelizzazione dei Popoli e Cooperazione tra le Chiese della Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e dell’intera Commissione Diocesana, è stato quello di unire la memoria della vita e del martirio del missionario comboniano barlettano ad un momento ampio di formazione, approfondimento e confronto su tematiche missionarie.

S.Ecc.Mons.Giovan Battista Pichierri ha aperto i lavori con la preghiera invitando tutti i convegnisti ad essere “pronti ad accogliere le sollecitazioni” dei relatori.

Mons.Pichierri ha poi sottolineato la responsabilità missionaria della parrocchia, ad intra e ad extra, in proiezione della missione diocesana in questo anno pastorale.

Successivamente il Prof. don Francesco Piazzolla ha tenuto una lectio divina sul tema “La nostra gioia sia piena” (1Gv 1,1-4) nella quale ha messo in rilievo l’evento missionario dell’annuncio che porta alla gioia attraverso la sofferenza.

In una visione pasquale di koinonia nella luce, don Piazzolla ha definito la missione come “annuncio di ciò di cui abbiamo fatto esperienza. È qualcosa al di fuori che ci spinge alla realizzazione della comunione e della gioia”.

Molto diretto e pieno di interrogativi posti alle coscienze l’intervento di don Savino Filannino, assistente regionale del Movimento Giovanile Missionario. Percorrendo un itinerario missionario ideale (frutto della sua esperienza personale da vice-parroco a Sant’Helena in Brasile), fatto di immagini evocate, di volti emarginati o segnati dalla fame, di situazioni d’indigenza e di disuguaglianza sociale, don Filannino ha invitato a “cambiare lo stile di vita qua da noi” perché le scelte fatte incidono a livello globale, concludendo che “chi evangelizza, è evangelizzato da quella gente”.

Subito dopo il Prof. Michele Memeo, docente di filosofia, con la relazione “La Giustizia sociale come esigenza etica” ha messo in luce le varie forme di giustizia in un articolato percorso filosofico. Partendo da Platone (giustizia come equilibrio nella polis) e passando per Aristotele (giustizia come legalità) e Tommaso d’Aquino (giustizia come ricerca del bene comune), il prof. Memeo è giunto al pensiero di Martha Nussbaum (giustizia come uguaglianza di opportunità) e alla visione finale giudaico-cristiana dove, nella figura di Gesù, “la giustizia è la risposta gioiosa alla fedeltà e alla misericordia di Jahvè”.

A conclusione della prima serata, dopo la celebrazione Eucaristica nella quale Mons. Pichierri ha intitolato a Padre Raffaele Di Bari il gruppo diocesano del Movimento Giovanile Missionario, l’intervento-testimonianza di Padre Giulio Albanese, direttore responsabile delle riviste delle Pontificie Opere Missionarie.

Padre Albanese, ricordando affettuosamente la figura di Padre Raffaele, ha tratteggiato le sue caratteristiche di sensibilità, forza d’animo e predilezione per Cristo. “Mi spiegò -ha detto Padre Albanese- la ragione per cui era rimasto a Pajule, dicendo che il modo migliore di vivere il suo sacerdozio era quello di dare voce a chi non aveva voce”, da loribamoi, cioè da uomo creatore di comunione nelle difficoltà.

Una presenza scomoda la sua perché unico osservatore tra le parti in conflitto, dove i bambini vittime di wiro ki moo (ipnosi collettive) diventavano olum, baby-soldier.

Nella seconda giornata dei lavori i saluti del vicario generale del vescovo, Mons. Savino Giannotti, e la lectio divina di don Francesco Piazzolla sul tema “Lasciatevi trasformare”(Rm 12,2).

Don Piazzolla ha delineato un profondo itinerario argomentativo basandolo su due punti fondamentali: il non conformarsi alla mentalità di questo secolo prendendo distanza da ciò che non è cristiano, evitando di farsi plasmare dalla sua logica implicita e manifesta; il lasciarsi trasformare rinnovando la mente rifacendosi “a quello che dice Gesù quando parla di tempo compiuto e di convertirsi e credere al Vangelo”.

Solo offrendo il corpo nella sua concretezza spazio-temporale, in una metanoia continua e costante “questa operazione ha un fine: raggiungere il volere di Dio, cioè il suo bene per l’uomo”.

Informale nei toni ma intenso nei contenuti don Amedeo Cristino, Segretario Nazionale della Pontificia Unione Missionaria, intervenuto su “La Costruzione della Comunità Ecclesiale è la chiave della missione che si rinnova”.

Per Don Cristino l’ideale missionario non può non coinvolgere comunitariamente chi crede davvero, poiché la missione che si rinnova è un luogo prossimo e non necessariamente lontano.

L’essere missionari inoltre deve tenere in considerazione tre temi cardine: l’origine della missione, riscontrabile nei vangeli della risurrezione dove i discepoli “trovano una presenza e una convocazione” chiamati da Gesù proprio in quella Galilea (inteso come cerchio) delle genti; l’evangelizzazione, cioè il “dare gambe e far camminare il Vangelo” con lo scopo di “prendere Dio e darlo al mondo, ma anche prendere il mondo dandolo a Dio”; la comunione nella chiesa che, facendo venire “voglia di Dio”, senza chiusure, porta “l’invito a far esperienza di Cristo come la Samaritana di ritorno al suo villaggio”.

Visibilmente soddisfatto per la buona riuscita del Convegno, don Ruggiero Caporusso si è augurato di ripetere l’esperienza in un futuro prossimo, invitando tutti alla lettura del libro Padre Raffaele di Bari, loribamoi. Una vita per l’Africa, da lui curato, “ricco di spunti veramente missionari per chi vuol fare della propria vita quotidiana una missione credibile”.

TOTALE 171 PARTECIPANTI AL II° CONVEGNO MISSIONARIO DIOCESANO 2010. Cosi suddivisi:

Barletta ……… 131
Bisceglie ………….8
Trani ……………..7
Corato ……………5
Margherita di S. ... 4
Andria ……………2
S. Ferdinando ……0
Sacerdoti ………..11
Diaconi perm. ……3

La Segreteria della Commissione Evangelizzazione dei Popoli e Cooperazione tra le Chiese






 

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