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09/02/2011.  REGIONE - "DONNE E TELEVISIONI LOCALI", PRESENTATO IL PROGETTO: MA LA SESTA PROVINCIA DOV'E'? MARMO (PDL) PROTESTA.

Dalla “casalinga di Voghera” alla “casalinga di Manhattan”, una giovane massaia coi capelli in ordine e la cucina linda, ma sempre casalinga rimane. È l’immagine che i media danno delle donne pugliesi e che un’indagine sulla programmazione di sei emittenti locali dovrebbe verificare: “La mamma del Mulino Bianco”, ha detto il presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna presentando il progetto di monitoraggio della commissione Pari opportunità, che sarà realizzato dal Corecom Puglia.

Mettendo sotto osservazione il modo in cui le televisioni veicolano l’immagine femminile, ha fatto notare il presidente, “risulterà uno spaccato della condizione delle donne, che nella nostra regione e in tutto il Mezzogiorno le vede ancora più penalizzate degli uomini sul piano occupazionale”.

Verificare le difficoltà, gli stereotipi deteriori o convenzionali (la casalinga, appunto, la donna oggetto o anche l’oggetto di allusioni sessuali per vendere prodotti) è uno degli obiettivi di un intervento che guarda anche al ruolo delle giornaliste nell’informazione televisiva.

“Le donne sono protagoniste nel mondo delle professioni, del lavoro autonomo e dipendente, ma il codice della società resta maschile”, ha fatto notare il presidente Introna, ricordando che “tra gli estremi dei modelli rappresentativi: la mamma del Mulino Bianco e la casalinga senza speranza, c’è un intero e variegato universo femminile che ha attende visibilità”.

Il progetto di ricerca “Emittenti locali e differenze di genere” ha un doppio obiettivo. Da un lato, rilevare se le emittenti pugliesi riescono a rappresentare la nuova identità di genere o insistono in vecchi modelli che condannano la figura femminile alla marginalità.

Dall’altro, offrire alla Regione un’analisi della comunicazione verso il pubblico femminile, capace di incentivare una presenza attiva in termini personali e sociali.

In particolare si guarderà a chi fa le notizie (la visibilità di giornaliste e giornalisti nei notiziari), a chi fa notizia (l’inclusione-esclusione femminile e maschile nelle notizie dei telegiornali), se e quanto le notizie sono orientate (centralità femminile, stereotipi di genere).

Il monitoraggio si concentrerà su Antenna Sud di Bari, Studio 100 Taranto, Tele Radio Città Bianca di Ostuni, Telefoggia, Telenorba e Telerama Lecce.

I risultati dell’indagine aiuteranno a predisporre un “Manuale di comunicazione per le emittenti televisive”, per valutare la qualità dell’informazione ed il ruolo delle donne transitato attraverso l’informazione televisiva locale. Verificare, per intervenire, per rendere la rappresentazione femminile sempre più aderente alla realtà e meno legata a stereotipi, per progredire verso una “parità di genere non affermata ma realizzata”, ha sottolineato la presidente della commissione Pari opportunità Magda Terrevoli.

Per il Corecom, sono intervenuti il presidente Giuseppe Giacovazzo, il vicepresidente Anna Montefalcone e il direttore Mimmo Giotta, che hanno messo a fuoco contenuti e modalità di rilevazione.

Marmo: “Nel progetto al femminile manca una Provincia e le sue televisioni"

Il Consigliere Regionale PDL Nino Marmo, Vice-Presidente del Consiglio regionale, ha diffuso la seguente nota:

"Con riferimento al progetto di monitoraggio televisivo presentato questa mattina dal Presidente Introna e dalla Commissione Pari Opportunità, mi permetto preliminarmente dissentire dall’ennesima, stucchevole analisi sociologica sulle donne, condita con diluvi de “la parità”, “la visibilità”, “la marginalità”, “l'inclusione-esclusione”, “la centralità femminile”, “gli stereotipi”, “rappresentazione femminile”, “la casalinga senza speranza”, “la donna oggetto”, “lo strumento per la vendita”, “donne protagoniste e codice maschile”.

Non osando, dinanzi ad un progetto di evidente rilevanza epocale, chiedere quanto costa, mi permetto sommessamente di rilevare che le discriminazioni giustamente evidenziatievi vi si verificano anche all'interno dello stesso genere femminile: le Province infatti, pur essendo asessuate, vengono declinate al femminile: la Provincia. Tra queste, per l'appunto, per questa imperdibile ricerca, manca la Provincia (femminile) Barletta Andria Trani. E mancano anche le sue emittenti (femminili plurali), alias “Televisioni” (sempre femminili plurali). Sveglia, soloni e solonesse”.

Fonte: Ufficio Stampa Consiglio Regionale






 

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